4 research outputs found

    Lettura centralizzata di esami TC nell'ambito della sperimentazione clinica indipendente dal titolo: "ERbitux MEtastatic colorectal cancer Strategy (ERMES) Study"

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    Lo studio ERMES è uno studio di fase III a due bracci con disegno di non inferiorità in pazienti affetti da carcinoma colo-rettale metastatico RAS e BRAF wild type. Il braccio di controllo riceverà cetuximab e folfiri fino a progressione di malattia, il braccio sperimentale riceverà cetuximab e folfiri per 8 cicli, poi solo cetuximab fino a progressione di malattia. L'endpoint primario è il tempo di progressione di malattia, studiato tramite analisi dei criteri RECIST. La struttura dello studio prevede centri periferici di acquisizione immagini e un Central Radiology Imaging Center per l'analisi centralizzata dei dati. Questo centro sarà rappresentato dall'università di Pisa. I centri periferici si occuperanno dell' acquisizione diretta delle immagini, con particolare attenzione all'ottimizzazione della dose radiante, il centro pisano si occuperà della refertazione tramite software di ricostruzione delle immagini e avrà un ruolo di guida e coordinamento. Ci si attende che la divisione gerarchica migliori lo svolgimento dello studio e che l'utilizzo di software di elaborazione avanzata di immagini velocizzino lo svolgimento delle operazioni di lettura centralizzata

    Inflammatory Microenvironment in Early Non-Small Cell Lung Cancer: Exploring the Predictive Value of Radiomics

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    Patient prognosis is a critical consideration in the treatment decision-making process. Conventionally, patient outcome is related to tumor characteristics, the cancer spread, and the patients’ conditions. However, unexplained differences in survival time are often observed, even among patients with similar clinical and molecular tumor traits. This study investigated how inflammatory radiomic features can correlate with evidence-based biological analyses to provide translated value in assessing clinical outcomes in patients with NSCLC. We analyzed a group of 15 patients with stage I NSCLC who showed extremely different OS outcomes despite apparently harboring the same tumor characteristics. We thus analyzed the inflammatory levels in their tumor microenvironment (TME) either biologically or radiologically, focusing our attention on the NLRP3 cancer-dependent inflammasome pathway. We determined an NLRP3-dependent peritumoral inflammatory status correlated with the outcome of NSCLC patients, with markedly increased OS in those patients with a low rate of NLRP3 activation. We consistently extracted specific radiomic signatures that perfectly discriminated patients’ inflammatory levels and, therefore, their clinical outcomes. We developed and validated a radiomic model unleashing quantitative inflammatory features from CT images with an excellent performance to predict the evolution pattern of NSCLC tumors for a personalized and accelerated patient management in a non-invasive way

    La diagnosi precoce delle complicanze polmonari nel paziente onco-ematologico neutropenico febbrile in due passi

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    Obiettivi didattici: Illustrare come ottimizzare il management del paziente ematologico neutropenico febbrile ad alto rischio di Infezioni Fungine Invasive (IFI) mediante TC ad alta risoluzione (HRCT) del torace e angio-TC polmonare (CTPA). Nel paziente neutropenico febbrile sono frequenti le complicanze polmonari infettive con prognosi severa, tra cui quelle ad eziologia fungina, il cui outcome \ue8 strettamente legato alla tempestivit\ue0 della diagnosi. L\u2019imaging TC ha un ruolo fondamentale nel confermare il sospetto clinico e formulare un\u2019ipotesi diagnostica . Secondo i criteri EORCT, la diagnosi di IFI \ue8 possibile in presenza di un\u2019ampia gamma di quadri HRCT (lesioni nodulari dense, con o senza halo sign, cavitazione o air-crescent sign) che entrano in diagnosi differenziale con altre condizioni infettive (batteri, virus, PJ, ecc\u2026) e non infettive (localizzazione di malattia, BOOP, reazione a farmaci, ecc...). In tale contesto, l'angiografia TC polmonare (CTPA) si \ue8 dimostrata utile nel restringere il ventaglio di possibili diagnosi differenziali in quanto aumenta la performance diagnostica della TC nella diagnosi precoce di IFI potendo documentare la presenza di angioinvasione. Conclusioni: Nel paziente neutropenico febbrile, la HRCT a bassa dose eseguita precocemente \ue8 utile come screening (step1) per individuare le complicanze polmonari da caratterizzare mediante CTPA (step2)

    TC TORACE LOW-DOSE IN PAZIENTI EMATOLOGICI NEUTROPENICI FEBBRILI: COMPARAZIONE CON RX TORACE

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    Scopo Valutare l\u2019accuratezza di esami TC torace low-dose (LDCT) rispetto a RX torace nella valutazione di complicanze polmonari in pazienti ematologici con febbre antibiotico resistente. Materiale e metodi \uc8 stato svolto uno studio prospettico monocentrico, sono stati arruolati 50 pazienti ematologici febbrili ad alto rischio (BOscore >5) per patologia fungina invasiva polmonare che sono stati sottoposti a RX torace e LDCT (100 kV; 30 mAs) entro 48 ore dall\u2019esordio febbrile. Una TC a dose standard (SDCT) eseguita sui reperti patologici della LDCT \ue8 stata usata come riferimento. Due radiologi con differente esperienza, non informati dei dati clinici dei pazienti, hanno analizzato indipendentemente gli esami RX e LDCT. Sono stati valutati l\u2019accordo interosservatore (Kappa di Cohen), il risultato diagnostico di RX e LDCT ed i dati dosimetrici. Risultati L\u2019accordo inter-osservatore \ue8 stato basso per le indagini RX (kappa: 0,367) ed alto (kappa: 0,925) per le indagini LDCT.Gli RX hanno dimostrato un risultato diagnostico scarso, lievemente migliorato dall\u2019esperienza (sensibilit\ue0: 40 vs 51 %; specificit\ue0 29 vs 54%; PPV: 41 vs 57%; VPN: 29 vs 48% per il radiologo non esperto rispetto all\u2019esperto). Le indagini LDCT hanno mostrato un alto rendimento diagnostico (entrambi i radiologi hanno individuato il 100% dei reperti LDCT), con differenze interpretative legate all\u2019esperienza.La dose misurata per gli esami LDCT \ue8 stata di 0,75\ub10,15 mSv (vs 0,1 mSv per gli RX), corrispondente a circa 7/8 RX. Conclusioni Il rendimento diagnostico LDCT \ue8 pi\uf9 alto delle indagini RX nello studio delle complicanze polmonari in pazienti ematologici ad alto rischio con febbre antibiotico resistente, ed \ue8 ragionevole utilizzare indagini LDCT al posto di RX come sistema di screening maggiormente accurato
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