19 research outputs found

    Architettura e arti decorative nell’Hôtel Pourtalès di Félix Duban. Parigi 1837

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    The architecture of Pourtalès Hôtel, realized from 1837 to 1839 by the architect Félix Duban for the count James Alexandre de Pourtalès-Gorgier, represents one of the highest peaks reached of the project and the practical realization of the parisian hôtel particulier of XIX century, gathering in itself the essential characteristics of the habitat for the upper middle class and the parisian nobility of that time. The goal of this article is to analyze the relationship between the decorative solutions adopted by Duban and the client’s taste

    Architettura come architettura. Critica, teoria, progetti e opere da Edvard Ravnikar al gruppo di AB Slovenia 1970-1990

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    L'abstract è presente nell'allegato / the abstract is in the attachmen

    Il mancato riassetto di Atene: il piano urbanistico di Ludwig Hoffmann (1910) come espressione dell’einheitliche Straßenarchitektur

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    Ludwig Hoffmann’s 1910 Plan for Athens may be considered as a case study from a purely historical point of view, and a source of inspiration for today’s urban design practice. It is the only town plan developed by Ludwig Hoffmann’s, who was Berliner Stadtbaurat from 1896 to 1924, before the appointment of Martin Wagner, and, among the manifold Early 20th century plans for Athens, it is the only that shows a realistic approach. From the theoretical point of view, it may be read as one of the most complete practical implementations of the town planning ideals supported by , and Walter Curt Behrendt

    Gli interventi decorativi nei Grandi Magazzini Wertheim di Alfred Messel a Berlino dal 1897 al 1906

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    The solutions adopted by Alfred Messel for commercial architecture, incredibly coherent for the german architecture at that time, have represented an exemplary case of the expressiveness and functionality level reached by the architectonic project in the Gründerzeit age, particularly meaningful for the growth they reached with Peter Behrens’ work. Master of the first Modernity, Messel has always been studied with attention and celebrated as one of the great authors of that formal architecture language’s revolution, which found in Germany its center. His several supplies to art applied to decoration of the Wertheim buildings haven’t received the same attention. In Robert Habel’s definition, Wertheim’s Warehouse represent an “incunabulum of the Modern”

    MERCADANTE R. (2008). Sitografia dei Musei: Musei di arte decorativa in Europa; Musei del mondo. Ricerca eseguita per L’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia "Maria Accascina" - ’Università degli Studi di Palermo

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    Ricerca eseguita per L’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia "Maria Accascina" (Unipa). Malgrado la facilità di accesso alla rete Internet, resta ancora da affinare la qualità delle selezioni su argomenti di ricerca specifici, come quelli relativi ai diversi settori delle Arti Decorative, che sono variamente rappresentate in pressochè tutti i Musei. E’ per questo che, nell’urgenza di mantenere un’informazione precisa e aggiornata sulle strutture museali, cui la produzione bibliografica difficilmente tiene dietro, è necessaria la consultazione puntuale dei siti Internet dei musei. Bisogna tenere presente che essi costituiscono anche una fonte indispensabile per la diffusione e la conoscenza del patrimonio iconologico, nella forma di banche dati accessibili

    FACCIATA, ISOLATO, TIPOLOGIA E COMPOSIZIONE URBANA NEGLI SCRITTI DI WALTER CURT BEHRENDT (1911-1933)

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    Facciata, isolato, tipologia e composizione sono i temi della tesi di dottorato discussa a Dresda ed edita a Berlino nel 1911 dal critico d’architettura Walter Curt Behrendt(1884-1946), Il fronte unitario dell’isolato come elemento spaziale nella costruzione della città, qui tradotta per la prima volta e contestualizzata in seno alla linea critica dell’autore e al dibattito tedesco degli anni Dieci. Al saggio e alla traduzione si aggiunge un’antologia, comprendente alcuni dei riferimenti di Behrendt(Brinckmann, Schur, March, Fischer, Gentzen, Genzmer, Scheffler). Nella seconda parte dell’opera sono inclusi invece scritti del critico tedesco, ma anche di Ludwig Hilberseimer, Udo Rukser, Wolfgang Herrmann, apparsi sulla rivista “Kunst und Künstler” fino all’avvento del Nazismo: dall’interesse esclusivo per il tema formale dell’isolato e della facciata unitaria, l’attenzione si sposta in questi contributi al più vasto dibattito architettonico e urbanistico della prima modernità tedesca e internazionale, con testi che rendono un panorama dello strumentario critico e della raffinatezza d’indagine dell’autore. Tali riflessioni assumono rinnovato interesse alla luce del dibattito italiano e internazionale avviatosi a partire dagli anni Sessanta del Novecento, sulla necessità di recuperare gli spazi urbani, come l’unità architettonica delle quinte stradali, della piazza, dei porticati, dei passaggi coperti, dei cortili ad uso comunitario o pubblico in antitesi alla visione modernista dell’urbanistica a barre e all’ideologia della dissoluzione della città

    JOŽE PLECNIK (1872-1957) architetto dell’ideale comunitario

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    PLEČNIK, JOŽE- architettura-Mitteleuropa-scuola di Otto Wagner-Vienna-Sitte, Camillo-Praga-Lubian

    "La Collection Pourtalès: une architecture de Duban pour les primitifs Italiens. Le rôle d'Antonello" Ricerca prodotta nell'ambito del Progetto di Partenariato CoRi(Contributi di Ateneo per progetti di cooperazione internazionale, Bando 2007) Università di Palermo- Ecole du Louvre, Paris Referenti: Prof.ssa Geneviève BRESC-BAUTIER, Prof.ssa Claire BARBILLON

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    L’architettura dell’hôtel Pourtalès, costruito a partire dal 1837 dall’architetto Félix Duban per il conte James Alexandre de Pourtalès-Gorgier (28 novembre 1776-24 marzo 1855) e terminato nel 1839, conta tra le punte più elevate mai raggiunte del progetto e della realizzazione pratica dell’hôtel particulier parigino del XIX secolo. Obiettivo di questo contributo è analizzare il rapporto tra le soluzioni decorative adottate da Duban e il gusto del committente, valutando in particolare se esiste una relazione privilegiata con il gusto per i pittori Primitivi, di cui Pourtalès fu celebre collezionista, possedendo fra l’altro uno dei primi Antonello che siano poi entrati nelle raccolte pubbliche parigine, “il Condottiero
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