10 research outputs found

    SME Development Banks: Conceptual Framework and Empirical Analysis

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    In this paper we develop a conceptual framework to define small and medium-sized enterprise development banks (SMEDB). This conceptual effort is motivated by the lack of a clear definition of SMEDB. Once a consistent definition of SMEDB is provided, we compare a sample of banks that are SMEDB according to such definition with a sample of commercial banks. We conclude that it is possible to separate SMEDB from commercial banks in a statistically significant manner by taking into consideration a set of relevant financial indicators and we confirm the widespread idea that SMEDB play a crucial public/social role

    Analisi dell’andamento della curva di stima del prezzo mediante Convexity. Un caso empirico.

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    L’evoluzione del sistema finanziario, e dei mercati mobiliari in particolare, ha contribuito ad aumentare l’attenzione per corsi universitari di Economia e Tecnica dei Mercati Mobiliari e la richiesta di programmi aggiornati e a contenuto empirico. Sono proprio gli studenti che chiedono, da tempo, maggiori contenuti tecnico-operativi per meglio comprendere le logiche sottostanti ai tanti modelli finanziari trattati da numerosi manuali principalmente a livello teorico. Il presente manuale è stato realizzato proprio per questo specifico scopo: fornire agli studenti dei corsi universitari, e per gli operatori finanziari che desiderino apprendere le logiche di molti software gestionali, uno strumento per impadronirsi delle logiche e tecniche che regolano i mercati mobiliari. Ogni argomento, dal più semplice al più complesso, è stato affrontato sia sul piano teorico che su quello applicato attraverso file Microsoft Excel (è un programma prodotto da Microsoft, dedicato alla produzione ed alla gestione di fogli elettronici. È parte della suite di software di produttività personale Microsoft Office) e di MATLAB ((abbreviazione di Matrix Laboratory, è un ambiente per il calcolo numerico e l’analisi statistica scritto in C, che comprende anche l’omonimo linguaggio di programmazione creato dalla MathWorks) a corredo dei singoli capitoli, guidando lo studente lungo un percorso di chiarificazione dei tanti aspetti affrontati nel manuale. Il supporto fornito dai file facilita l’apprendimento, consentendo di associare ad una solida impalcatura teorica una applicata. Il percorso logico affrontato presenta, sinteticamente: • i contenuti e la collocazione scientifica della materia evidenziando che catalizza, sempre in misura maggiore, l’attenzione di studiosi appartenenti a discipline diverse (capitolo 1). Il confine della materia è, infatti, esteso ed interdisciplinare con la conseguenza che l’approccio risulta diverso in relazione all’attenzione data a determinati aspetti e alle caratteristiche dell’osservatore; • le funzioni assegnate alla Borsa Italiana S.p.A. e le caratteristiche dei principali strumenti finanziari in essa negoziati con lo scopo di delineare una breve guida strumentale agli applicativi trattati nel resto del volume, nonché una prima fonte informativa sull’attività di organizzazione e gestione dei mercati regolamentati (capitolo 2); • le principali modalità di valutazione dei titoli obbligazionari (capitolo 3) con un approfondimento dell’andamento della curva di stima del prezzo mediante Convexity e, come conseguenza logica, le modalità di costruzione della curva dei rendimenti per scadenze unitamente all’analisi delle possibili configurazioni (capitolo 4); • le principali modalità di valutazione dei titoli azionari (capitolo 5) affrontando, più specificatamente, la valutazione del rendimento e del rischio di singoli titoli azionari in relazione ai frutti che la posizione può generare; • il passaggio dalla logica di valutazione del profilo di rischio-rendimento del singolo titolo a portafogli di titoli (capitolo 6) ripercorrendo i precetti teorici di H.M. Markowitz sulla selezione di portafoglio. In particolare il percorso metodologico costruito chiarisce come sia possibile individuare portafogli azionari preferibili tra i tanti possibili in ottica di valutazione dei singoli titoli che di una pluralità. L’approccio consta di una moltitudine di applicazioni che mostrano come sia realizzabile la frontiera efficiente per portafogli composti da 2,3,10, e “n” titoli quanti ne compongono gli indici azionari, a dimostrazione che è possibile superare il problema delle correlazioni tra titoli attraverso il calcolo matriciale nonché individuare il portafoglio di minima varianza e le quote di ogni portafoglio nell’universo possibile; • il Capital Asset Pricing Model (capitolo 7), modello di equilibrio dei mercati per individuare la relazione tra rendimento e rischio attesi per qualsiasi attività rischiosa. In particolare identificare, dalla combinazione di un titolo free risk con la frontiera efficiente, la soluzione che consente a parità di rischio di ottenere un rendimento atteso superiore; • la distinzione tra rischio specifico e rischio sistematico per la valutazione di titoli o portafogli azionari (capitolo 8) evidenziando e misurando gli effetti della diversificazione, intesa come la possibilità di ridurre la rischiosità del proprio portafoglio inserendo titoli i cui rendimenti non siano perfettamente correlati; • l’analisi di uno specifico mercato azionario, la verifica di alcune metodologie di selezione e l’efficacia delle strategie di portafoglio (capitolo 9). In particolare, sono affrontate le strategie (passive) che mirano a replicare, nel modo più fedele possibile, un benchmark e le strategie (attive), che si propongono l’obiettivo di “battere” il mercato e dunque il benchmark di riferimento; • quanto affrontato nel capitolo 6 in tema di teoria di portafoglio ma sviluppato in ambiente MATLAB con riferimento a 2, 3 ed “n” titoli rischiosi (capitolo 10); • la descrizione e lo sviluppo in ambiente Excel e MATLAB delle principali strategie di portafoglio, con riferimento alle ipotesi di base, la modellizzazione, nonché gli indicatori di performance per la selezione dei titoli da ammettere nel portafoglio(capitolo 11); • i fondamenti dell’analisi tecnica attraverso la descrizione dei principi fondamentali dell’analisi grafica, i criteri di individuazione di un trend attraverso l’uso degli indicatori fondamentali (12). • le principali caratteristiche degli strumenti finanziari derivati più comuni, il pricing degli stessi e le strategie di copertura al fine di garantire un rendimento minimo (capitolo 13)

    Strategic group lending for banks

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    Credit institutions often refuse to lend money to small firms. Usually, this happens because small firms are not able to provide collateral to lenders. Moreover, given the small amount of required loans, the relative cost of full monitoring is too high for lenders. Group lending contracts have been viewed as an effective solution to credit rationing of small firms in both developing and industrialized countries. The aim of this paper is to highlight the potential of group lending contracts in terms of credit risk management. In particular, this paper provides a theoretical explanation of the potential of group lending programs in screening good borrowers from bad ones to reduce the incidence of non-performing-loans (NPL). This paper shows that the success of firms involved in selected group lending programs is due to the fact that co-signature is an effective screening device: more precisely, if lenders make a proper use of co-signature to screen good firms from bad ones, then only firms that are good ex-ante enter group lending contracts. So, the main argument of this paper is that well designed group lending programs induce good firms to become jointly liable, at least partially, with other good firms and discourage other – bad-firms to do the same. Specifically, co-signature is proven to be a screening device only in the case of a perfectly competitive bank sector

    L’impatto delle sanzioni sulla probabilità di default. Il caso delle banche italiane

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    In questo articolo cerchiamo di identificare gli effetti delle sanzioni sul rischio di insolvenza impiegando uno stimatore di tipo diff-in-diff. L’analisi si basa su dati raccolti in una banca dati proprietaria (OASI e CASMEF Luiss Guido Carli), mediante la quale è stato possibile confrontare simultaneamente le azioni di contrasto del regolatore e le prestazioni delle banche. I risultati dell'analisi empirica suggeriscono l’esistenza sia di un attrition bias sia di un randomization bias. Una volta filtrato l’effetto indiretto che gli indicatori selezionati esercitano sulla redditività attraverso la probabilità di insolvenza, concludiamo che l’attività sanzionatoria non ha alcun impatto diretto significativo sulla probabilità di default

    ESG and reputation. The case of sanctioned italian banks

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    The aim of this paper is to investigate whether banks adopt Environmental, Social, and Governance (ESG) practices to reduce reputational damage due to financial pen- alties and whether the adoption of ESG factors can reduce the probability to receive sanctions. This study extends a previous research (Guerello et al., North American Journal of Economics and Finance, 2018, 48, 591–612) by including ESG scores as determinant of the probability to be sanctioned. The econometric analyses in this paper are based on a sample of 13 Italian banks for the years 2008–2018 and includes ESG scores provided by both Thomson Reuters and Bloomberg. The research shows that ESG score and the probability of sanctions are positively related. However, a careful analysis of causal directions clarifies the meaning of such positive relationship: receiving financial penalties is detrimental for banks reputations, there- fore it's necessary for banks to improve their reputation through the adoption of ESG practices

    L'analisi tecnica

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    L’evoluzione del sistema finanziario, e dei mercati mobiliari in particolare, ha contribuito ad aumentare l’attenzione per corsi universitari di Economia e Tecnica dei Mercati Mobiliari e la richiesta di programmi aggiornati e a contenuto empirico. Sono proprio gli studenti che chiedono, da tempo, maggiori contenuti tecnico-operativi per meglio comprendere le logiche sottostanti ai tanti modelli finanziari trattati da numerosi manuali principalmente a livello teorico. Il presente manuale è stato realizzato proprio per questo specifico scopo: fornire agli studenti dei corsi universitari, e per gli operatori finanziari che desiderino apprendere le logiche di molti software gestionali, uno strumento per impadronirsi delle logiche e tecniche che regolano i mercati mobiliari. Ogni argomento, dal più semplice al più complesso, è stato affrontato sia sul piano teorico che su quello applicato attraverso file Microsoft Excel (è un programma prodotto da Microsoft, dedicato alla produzione ed alla gestione di fogli elettronici. È parte della suite di software di produttività personale Microsoft Office) e di MATLAB ((abbreviazione di Matrix Laboratory, è un ambiente per il calcolo numerico e l’analisi statistica scritto in C, che comprende anche l’omonimo linguaggio di programmazione creato dalla MathWorks) a corredo dei singoli capitoli, guidando lo studente lungo un percorso di chiarificazione dei tanti aspetti affrontati nel manuale. Il supporto fornito dai file facilita l’apprendimento, consentendo di associare ad una solida impalcatura teorica una applicata. Il percorso logico affrontato presenta, sinteticamente: • i contenuti e la collocazione scientifica della materia evidenziando che catalizza, sempre in misura maggiore, l’attenzione di studiosi appartenenti a discipline diverse (capitolo 1). Il confine della materia è, infatti, esteso ed interdisciplinare con la conseguenza che l’approccio risulta diverso in relazione all’attenzione data a determinati aspetti e alle caratteristiche dell’osservatore; • le funzioni assegnate alla Borsa Italiana S.p.A. e le caratteristiche dei principali strumenti finanziari in essa negoziati con lo scopo di delineare una breve guida strumentale agli applicativi trattati nel resto del volume, nonché una prima fonte informativa sull’attività di organizzazione e gestione dei mercati regolamentati (capitolo 2); • le principali modalità di valutazione dei titoli obbligazionari (capitolo 3) con un approfondimento dell’andamento della curva di stima del prezzo mediante Convexity e, come conseguenza logica, le modalità di costruzione della curva dei rendimenti per scadenze unitamente all’analisi delle possibili configurazioni (capitolo 4); • le principali modalità di valutazione dei titoli azionari (capitolo 5) affrontando, più specificatamente, la valutazione del rendimento e del rischio di singoli titoli azionari in relazione ai frutti che la posizione può generare; • il passaggio dalla logica di valutazione del profilo di rischio-rendimento del singolo titolo a portafogli di titoli (capitolo 6) ripercorrendo i precetti teorici di H.M. Markowitz sulla selezione di portafoglio. In particolare il percorso metodologico costruito chiarisce come sia possibile individuare portafogli azionari preferibili tra i tanti possibili in ottica di valutazione dei singoli titoli che di una pluralità. L’approccio consta di una moltitudine di applicazioni che mostrano come sia realizzabile la frontiera efficiente per portafogli composti da 2,3,10, e “n” titoli quanti ne compongono gli indici azionari, a dimostrazione che è possibile superare il problema delle correlazioni tra titoli attraverso il calcolo matriciale nonché individuare il portafoglio di minima varianza e le quote di ogni portafoglio nell’universo possibile; • il Capital Asset Pricing Model (capitolo 7), modello di equilibrio dei mercati per individuare la relazione tra rendimento e rischio attesi per qualsiasi attività rischiosa. In particolare identificare, dalla combinazione di un titolo free risk con la frontiera efficiente, la soluzione che consente a parità di rischio di ottenere un rendimento atteso superiore; • la distinzione tra rischio specifico e rischio sistematico per la valutazione di titoli o portafogli azionari (capitolo 8) evidenziando e misurando gli effetti della diversificazione, intesa come la possibilità di ridurre la rischiosità del proprio portafoglio inserendo titoli i cui rendimenti non siano perfettamente correlati; • l’analisi di uno specifico mercato azionario, la verifica di alcune metodologie di selezione e l’efficacia delle strategie di portafoglio (capitolo 9). In particolare, sono affrontate le strategie (passive) che mirano a replicare, nel modo più fedele possibile, un benchmark e le strategie (attive), che si propongono l’obiettivo di “battere” il mercato e dunque il benchmark di riferimento; • quanto affrontato nel capitolo 6 in tema di teoria di portafoglio ma sviluppato in ambiente MATLAB con riferimento a 2, 3 ed “n” titoli rischiosi (capitolo 10); • la descrizione e lo sviluppo in ambiente Excel e MATLAB delle principali strategie di portafoglio, con riferimento alle ipotesi di base, la modellizzazione, nonché gli indicatori di performance per la selezione dei titoli da ammettere nel portafoglio(capitolo 11); • i fondamenti dell’analisi tecnica attraverso la descrizione dei principi fondamentali dell’analisi grafica, i criteri di individuazione di un trend attraverso l’uso degli indicatori fondamentali (12). • le principali caratteristiche degli strumenti finanziari derivati più comuni, il pricing degli stessi e le strategie di copertura al fine di garantire un rendimento minimo (capitolo 13)

    Dalla traditional compliance al Regtech. Soluzioni innovative per il sistema dei controlli interni.

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    Il libro “Dalla traditional compliance al regtech” intende trattare il tema dell’importanza strategica della funzione compliance per gli intermediari finanziari. Il volume, oltre ad offrire un panorama completo e aggiornato sull’operato delle funzioni aziendali di controllo, si sofferma su temi meno esplorati e di ricerca, offrendo un contributo all’acceso dibattito sull’importanza dei controlli interni nelle banche e sulla loro effettiva efficacia. L’intento è di ripercorrere non solo l’evoluzione della normativa della funzione compliance e del sistema dei controlli interni, ma di evidenziarne il mutamento culturale e le innovazioni organizzative e tecnologiche. In particolare, nell’ultima parte del volume, si è dato spazio agli aspetti più innovativi della materia, affrontando i temi della misurazione e della gestione del rischio di non conformità, i risvolti legati alle sanzioni amministrative delle autorità di vigilanza e l’innovativo tema della regulatory technology (Regtech). All’interno del volume viene divulgato l’esito di una ricerca volta ad applicare il Regtech alla normativa in materia di sanzioni e viene illustrato il modello empirico MRSV che ha come obiettivo quello di misurare la probabilità di ricevere una sanzione amministrativa. Nell’ultimo capitolo del volume, a seguito di un approfondimento descrittivo sui fenomeni del Fintech e del Regtech, viene confermato come l’innovazione tecnologica rappresenti per la funzione di conformità un elemento chiave sia per migliorare la sua efficienza e la sua funzionalità sia per portare valore all’intero sistema di controllo

    Can the Current State Support Mechanisms Help the Growth of Renewable Energies in Wind Markets?

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    The aim of this paper is to provide evidence on the effectiveness of the current state support mechanism incentive adopted by the Italian government in the wind market. In particular, this paper intends to investigate the effectiveness of the auction mechanism as an incentive tool for renewable sources as required by the transposition of Directive 2009/28/EC. In order to demonstrate the economic and financial feasibility of a typical wind-sector investment, we performed a scenario analysis (Monte Carlo simulation) determining a 52,500 Net Present Value (NPV) by varying the key underlying variables of the investment. The results show that with the mechanism currently in place the percentage of positive leveraged NPV is approximately equal to 70%. Despite the state contribution provided through the “Feed-in tariff” mechanism, the profitability of wind projects is not always successful, and this problem could be amplified by the slowness of the authorization procedures. The article offers prime reflections for scholars and policy makers who have long been committed to promoting sustainable development and important considerations on the introduction of further incentive models

    National Recovery and Resilience Plan (NRRP), Energy Transition and Climate Change: An Alternative Incentive Mechanism for an Efficient Allocation of Public Resources

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    The awareness to protect and safeguard our planet is growing rapidly among most developed countries which indeed have adopted a progressive use of green resources. In this context, several policies have been set by European Union and in particular different forms of incentives have been adopted to make renewable energy production more profitable. Considering the commitment of the European Union and the limited presence of the resources, we want to investigate whether the incentive mechanism currently adopted to promote sustaianble development is the most effective or, with the same resources, there may be an alternative that can lead to better results for Member States and enterprises as well. Indeed, to start projects to produce green energy, a significant support of long-term credit capital is required but, in many European countries, companies tend to be undercapitalized and often encounters some resistance from the banking system in receiving long-term capital. For this reason, we want to verify whether an alternative incentive mechanism can allow a greater involvement of small and medium-sized enterprises in the energy transition and verify whether there can be an alternative that can lead to better results for both investor and companies’ financial structures. To analyze the impact of incentives on entrepreneurs and companies, we carry out a scenario analysis on a hypothetical wind farm with size and capacity in line with the European average and evaluate the potential costs and revenues by varying the key underlying variables. Specifically, a comparison was made between two alternative scenarios: the one currently adopted by the main European countries, which consists of ensuring a certain price for those who produce energy from renewable sources, and the one proposed in this paper, characterized by a different logic of public support that significantly reduces the minimum price, with the double effect of making the investment profitable for the energy producer (van levered = 0) and reducing the public burden. The article offers important reflections for scholars and policy makers who have long been committed to promoting sustainable development and is also relevant under the context of the new plan Next Generation European Union adopted by the European Commission
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