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    Bollettino Sismico Italiano: maggio - agosto 2015

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    Nel secondo quadrimestre 2015 si sono verificati 7 eventi di magnitudo superiore a 4: il 9 maggio un evento di ML 4.5 è stato localizzato nel basso Tirreno ad una profondità di circa 217 km; l’11 maggio un terremoto di Mw 4.4 nel Mar Ionio a circa 47 km di profondità; il 29 maggio un Mw 4.2 nel Mar Adriatico di fronte a San Benedetto del Tronto; il 2 agosto un evento di magnitudo ML4.0 nel Mar Tirreno, al largo della costa calabra occidentale, ad una profondità di circa 247 km e il 3 agosto un terremoto di magnitudo ML 4.0 tra le province di Cosenza e Catanzaro a sud della Sila, seguito da una sequenza di oltre 80 repliche di piccola magnitudo. L’8 agosto 2015 si è verificato un terremoto di ML 4.1 alle Isole Eolie, ed infine il 29 agosto un evento di Mw 4.0 vicino al confine della Slovenia con il Friuli Venezia Giulia, seguito da una sequenza sismica che è continuata anche dopo il 31 agosto.Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Dipartimento di Protezione CivilePublished4IT. Banche dat

    Bollettino Sismico Italiano: maggio - agosto 2016

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    Il 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 ha dato inizio ad una sequenza sismica in Italia centrale, che ha generato decine di migliaia di eventi sismici. Per l’analisi e revisione di questa sequenza si rimanda ad un uscita speciale del BSI prevista per fine 2017(S_BSI_CI). In questo quadrimestre e nel successivo gli eventi nella zona della sequenza sono quelli localizzati nella sala di sorveglianza. Solo gli eventi con M>= 3.5, e pochi altri (vedi Marchetti et al. Annals of Geophys. DOI: 10.4401/ag6116) sono stati rivisti dal BSI.Nel secondo quadrimestre 2016 si sono verificati sedici eventi di magnitudo superiore a 4.0 (ML) rivisti dagli analisti del BSI uno vicino alle coste tunisine quindi fuori dal territorio nazionale; l’evento di Mw 4.1 che è avvenuto il 30 maggio in provincia di Terni vicino al Lago di Bolsena (lat=42.7, lon=11.98 ad una profondità di 8 km) e 14 eventi nella zona della sequenza nell’ultima settimana del quadrimestre: il 24 agosto 2016 si è verificato l’evento di magnitudo ML=6.0 (Mw=6.0) che ha iniziato una sequenza sismica per la quale sono stati localizzati decine di migliaia di terremoti e che alla fine di ottobre 2016 ha generato eventi persino più forti (fino a Mw=6.5) della prima scossa.Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Dipartimento di Protezione CivilePublished4IT. Banche dat

    INGV data lifecycle management system performances during Mw 6.0 2016 Amatrice earthquake sequence

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    At 01:36:32 UTC on August 24, 2016 an earthquake of magnitude 6.0 occurred in Central Italy, affecting many small towns and municipalities in the Lazio, Umbria, Marche and Abruzzo regions. The event caused severe damages, many victims and 299 fatalities. Only 21 seconds after the beginning of the earthquake, the first automatic location of this earthquake was available and stored in our earthquakes database. The first magnitude estimate followed 68 seconds after the origin time. Few seconds later the INGV seismologists on duty in accordance to the agreed protocols provided the first alert to the Italian Civil Protection Department (Dipartimento di Protezione Civile, DPC) and thereby triggered the seismic emergency protocol. Subsequently, they elaborated the data in order to produce the first manually reviewed hypocenter, which was published on the Institute’s website at 01:53:18 UTC. The sequence following this mainshock generated thousands of earthquakes in the epicentral area, which the INGV automated localization system processed and detected along with the usual seismic activity in the rest of the Italian territory. In this paper we analyze the behavior of the automated system and of the data lifecycle management procedures in such extraordinary conditions. In particular we want to measure the capability of the system to manage the huge data flow, in terms of frequency and size of seismic events and its ability to remain fairly responsive and accurate in accomplishing its duty in the expected time. This will help us to identify potential problems and to suggest necessary improvements to better serve the INGV mission for Civil Protection
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