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    Il cambiamento della pratica pro­fessionale in seguito a formazio­ne in ambito ICF

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    Objective: After 10 years, the management of the Association “La Nostra Famiglia” (Co­negliano) wanted to measure the effect of the ICF trainings on daily work. So the aim of the study is to detect if and how much the clinical and rehabilitative practice was chan­ged through the daily use of ICF as an interdisciplinary tool. Methods: To reach this aim a questionnaire was delivered to the professionals who have taken part in trainings between 2006 and 2017. The questions were about the changes introduced after the trainings. Results: The complete study revealed that: 51% professionals who work in La Nostra Fa­miglia in Conegliano have and use regularly tools made up with ICF language. ICF has been a common language between professionals: 50% consider it an advantage for the daily work and communication; there is even now an opposition (32%) to the sharing of this culture; perhaps the causes are the difficulty to change attitudes and to understand the relevance of the new bureaucratic performances needed. Discussion. The data collected indicate that the attitude of professionals is substantially positive with respect to the implementation of the ICF, despite some resistance, to be mainly attributed to the difficulties of making a new model of work its own. In the next years the management should evaluate how mantain the professionals update and identify strategies to reinforce the use of ICF in the rehabilitation practice.Obiettivo e finalità della ricerca: Lo studio di seguito presentato si è posto l’obiettivo di rilevare se e quanto l’operatività quotidiana dei professionisti della riabilitazione sia cam­biata dopo un decennio di formazione e implementazione dell’ICF nella pratica clinico-ria­bilitativa presso l’Associazione “La Nostra Famiglia” di Conegliano. Materiali e Metodi: A tal fine è stato predisposto un questiona­rio, distribuito ad un campione di professionisti in servizio presso l’Associazione, formati nel decennio 2006-2016. Risultati Dall’analisi dei 53 questionari raccolti, si evince che: il 51% dei professionisti di­chiara di utilizzare regolarmente gli strumenti predisposti in linguaggio ICF, la cui imple­mentazione è ritenuta un vantaggio dal 50% dei compilatori, che rileva una facilitazione nella condivisione reciproca dei progetti riabilitativi; permane una certa difficoltà nell’uti­lizzo quotidiano di tali strumenti da parte di un 32% di professionisti, che ancora non considera l’ICF parte integrante della pratica clinico-riabilitativa. Discussione. I dati raccolti indicano come l’atteggiamento dei professionisti sia sostan­zialmente positivo nei confronti dell’implementazione dell’ICF, nonostante alcune resi­stenze, da imputare soprattutto alle difficoltà di rendere proprio un nuovo modello di la­voro. Nei prossimi anni sarà necessario valutare come mantenere le conoscenze apprese dai professionisti (anche neo-assunti) e quali ulteriori strategie attuare per consolidare l’uso dell’ICF nella prassi riabilitativa

    Educatore professionale in Pronto Soccorso Pediatrico

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    L\u2019educatore professionale, da alcuni anni, \ue8 impegnato in progetti sperimentali nei reparti pediatrici italiani, in cui ha il compito di attivare strategie finalizzate all\u2019elaborazione della malattia, in chiave educativa, affinch\ue9 essa non si trasformi in un\u2019esperienza traumatica. Finora non sembrano, per\uf2, esserci inserimenti nel Pronto Soccorso Pediatrico. Alla luce di ci\uf2, \ue8 stato condotto uno studio presso il Pronto Soccorso Pediatrico (PSP) dell\u2019Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine per rilevare, in una prima fase, se bambini e caregiver che accedevano al PSP presentassero dei bisogni educativi e per attuare, nella seconda, un progetto educativo che rispondesse ai bisogni emersi. La ricerca ha messo in evidenza che sussiste un bisogno educativo su cui poter intervenire: la riduzione dell\u2019eccesso di preoccupazione dei caregiver. L\u2019intervento proposto, che si \ue8 concretizzato in un\u2019attivit\ue0 di creazione guidata di fiabe da svolgersi in collaborazione tra caregiver e bambino, ha mostrato un\u2019attenuazione delle manifestazioni comportamentali correlate alla preoccupazione. Il positivo risultato dell\u2019esperienza ha fornito un contributo rispetto a quanto gi\ue0 presente in letteratura in merito all\u2019esistenza di uno spazio d\u2019intervento per l\u2019educatore professionale in ambito pediatrico
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