5 research outputs found

    Consensus statement of the Italian society of pediatric allergy and immunology for the pragmatic management of children and adolescents with allergic or immunological diseases during the COVID-19 pandemic

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    The COVID-19 pandemic has surprised the entire population. The world has had to face an unprecedented pandemic. Only, Spanish flu had similar disastrous consequences. As a result, drastic measures (lockdown) have been adopted worldwide. Healthcare service has been overwhelmed by the extraordinary influx of patients, often requiring high intensity of care. Mortality has been associated with severe comorbidities, including chronic diseases. Patients with frailty were, therefore, the victim of the SARS-COV-2 infection. Allergy and asthma are the most prevalent chronic disorders in children and adolescents, so they need careful attention and, if necessary, an adaptation of their regular treatment plans. Fortunately, at present, young people are less suffering from COVID-19, both as incidence and severity. However, any age, including infancy, could be affected by the pandemic. Based on this background, the Italian Society of Pediatric Allergy and Immunology has felt it necessary to provide a Consensus Statement. This expert panel consensus document offers a rationale to help guide decision-making in the management of children and adolescents with allergic or immunologic diseases

    Differenze di genere nella tossicodipendenza e nel gioco d’azzardo patologico

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    Obiettivi: scopo della presente ricerca è esplorare le differenze di genere rispetto all’esordio, il mantenimento del Disturbo da Dipendenza Patologica e la comorbilità in un campione clinico di 155 soggetti: 56 giocatori d’azzardo (9 donne e 47 uomini) e 99 tossicodipendenti (19 donne e 80 uomini). Metodologia: Si sono valutati i dati anamnestici, i resoconti del MCMMI-III e, per il gruppo clinico dei gamblers, l’Intervista Diagnostica sul Gioco Patologico (Ladouceur). Risultati: il campione clinico dei gamblers sviluppa il GAP in età significativamente più tardiva rispetto al campione di tossicodipendenti, inoltre, nel primo gruppo si evidenzia una differenza significativa nell’età di esordio del GAP tra uomini e donne. Il genere, indipendentemente dall’oggetto della dipendenza, evidenzia un punteggio significativamente maggiore nelle donne nelle scale cliniche della Depressione Maggiore e del PTSD; il campione femminile di tossicodipendenti presenta una elevazione significativa rispetto alle gamblers nelle due sindromi cliniche suddet te. Nel campione di donne giocatrici sono diverse le motivazioni che portano a giocare d’azzardo rispetto a quelle maschili e le tipologie di giochi praticati. Nel campione di tossicodipendenti l’eroina è la sostanza d’abuso prevalente; se negli uomini la frequenza del cocainismo è tre volte maggiore rispetto alle donne, per quest’ultime i cannabinoidi costituiscono, invece, la seconda sostanza per frequenza. Conclusioni: dalla ricerca si evidenzia che il genere femminile presenta una maggiore comorbilità psichiatrica rispetto a quello maschile indipendentemente dall’oggetto della dipendenza patologica. Negli uomini il GAP e la tossicodipendenza, in accordo con la letteratura, sembrerebbero associati a tratti antisociali di personalità, in particolare nel GAP. Sembra, dunque, che la dipendenza rappresenti una modalità di gestione della sofferenza psichica, in particolare nel gruppo delle donne tossicodipendenti che sviluppano addiction in età precoce, l’uso di sostanze potrebbe aggravare un quadro psicopatologico già presente prima della tossicodipendenza stessa a causa dell’esposizione a un contesto a rischio di abuso psichico e fisic
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