Stati e contee. Le Venezie tra Serenissima e Impero asburgico

L'articolo illustra, analizza e interpreta il significato delle istituzioni politiche dello spazio triveneto tra XV e XVIII secolo: spazi statuali, principati della Venezia Giulia, vescovado di Trento e territori tirolesi meridionali, la Serenissima dall'Istria all'Adda, le énclave feudali e le comunitò di montagna

Paolo Preto (Valdagno, 1942-2019)

Profilo biobgrafico ed esemplare e inedita bibliografia del compianto storico valdagnese Paolo Preto, già professore emerito di Storia moderna presso l'Università di Padova

The Republic of Venice in the 18th Century

This book traces the last century of life of the Republic of Venice. It aims to show why the \u201cSerenissima\u201d, unlike large countries such as France or England, was not on the way to becoming a modern nation. Until its end, the city of Venice never took the shape of a real national capital, but remained the dominant centre linking wide-ranging and diverse territories around the Adriatic. The particularism, or rather polycentrism, of her state apparatus is the key to understanding her limitations, as well as the legacy left in Venice\u2019s vast domains, reaching from Corfu to Lombardy. In the 18th century the Republic was weak compared to the great European states. Its institutions and leadership had been frozen for two centuries and there was no political reform, although Enlightenment culture diffused widely over the century. On the economic level, however, there was little sign of \u201cdecay\u201d: merchant traffic continued to prosper and there were a number of new developments in the manufacturing sphere

Le scienze storiche tra ricerca e didattica

The essay focuses on the relationship between the "history" discipline and its "didactics”. In particular, for a teaching of innovative history it is essential to proceed towards a learning of the discipline focused on the acquisition of skills, which are able to enhance the historiographic method and the approach for problems. A teaching therefore that, while not renouncing the transmission of historiographic knowledge, the contents of which are considered essential and indispensable, can contribute to the construction of four of the eight key competences defined in the Recommendation of the Council of the European Union in 2006, including digital competence and the ability to learn to learn, social and civic skills and cultural awareness and expression. The article ends with the presentation of a practical scheme concerning the application of the guiding principles set out in the definition of the goals, a starting point that really puts into practice the change of paradigm in the training model of the European citizen, of which the historical sciences they could become one of the fundamental pillars.Trattando del rapporto tra la disciplina “storia” e la sua “didattica", si affronta il tema della sua effettiva innovazione che deve necessariamente basarsi su un apprendimento incentrato sull’assunzione e sulla padronanza di quelle competenze che consentono di avvalersi e di mettere a frutto il metodo storiografico e l’approccio per problemi. Una didattica quindi che, pur non rinunciando all'acquisizione del sapere storiografico, i cui contenuti si ritengono essenziali e irrinunciabili, può contribuire al conseguimento e all'utilizzazione di quattro delle otto competenze chiave definite nella "Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea" del 2006. Nel dettaglio: la competenza digitale; la capacità di imparare ad imparare; le competenze sociali e civiche; la consapevolezza ed espressione culturali. A coronamento della trattazione si presenta uno schema pratico riguardante l’applicazione dei principi guida esposti nella definizione dei traguardi di competenze; un itinerario che rende davvero possibile e concreto il cambio di paradigma nel modello di formazione del cittadino europeo, di cui le scienze storiche potrebbero divenire le basi fondamentali

Le \u2018prove di fortuna\u2019 ovvero i testimoniali veneziani settecenteschi: una fonte per lo studio qualitativo e quantitativo della storia marittima e della navigazione

This essay aims to illustrate the potentialities and the use of a par- ticular type of source: the sea-protests of general average in the Med- iterranean space. The essay describes the source and its meaning in the historical context; then proposes some quantitative elaborations and some cases of qualitative nature, considered in the area of the Republic of Venice, to argue that the same source provides some important information for the maritime and the economic history

Introduzione. Le istituzioni politiche delle Venezie

L'introduzione spiega le linee interpretative generali e i criteri metodologici del volume, che ricostruisce l’alternarsi delle diverse istituzioni politiche che hanno interessato i territori delle Venezie, dall’antichità fino ai giorni nostri. Resta così definito uno spazio macroregionale dai confini certo mutevoli, di quelle Venetiae che papa Gregorio Magno riconobbe già alla fine del VI secolo come un ambito omogeneo e che si dimostra ancora adatto a riconoscere continuità e discontinuità, in senso cronologico e territoriale. L’ordinamento dei tredici saggi che lo compongono segue il classico asse diacronico dell’età antica, medievale, moderna e contemporanea, con l’eccezione di una cesura all’inizio del XV secolo, segnato dalle conquiste veneziane in terraferma. I caratteri fondamentali dei diversi periodi storici sono indicati dalle “parole chiave” del titolo dei singoli contributi, che riassumono il significato complessivo dell’interpretazione storica

Trasformazione e bonifica. Il network infrastrutturale

Il contributo ripercorre le principali linee di sviluppo della sistemazione idraulica, della bonifica e delle reti di canali nel Veneto del Rinascimento, con riferimento ai loro riflessi sul fenomeno della villa

Transformation and Reclamation. The Network of Infrastructures

The contribution traces the main lines of development of the hydraulic arrangement, he reclamation and the networks of canals in the Venetian Renaissance, with reference on the phenomenon of the 'villa'