318 research outputs found

    Stratified Slope-Waste Deposits in the Esino River Basin, Umbria-Marche Apennines, Central Italy

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    Literature Circles in a Fifth Grade Classroom: A Qualitative Study Examining How the Teacher and Students used Literature Circles and the Impact They Have on Student Learning

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    State and national standards, including the Common Core State Standards, state that students should be expected to learn to discuss and analyze texts, comprehend ideas in increasingly complex texts, and justify their thinking. Literature circles are an instructional practice suggested by many educational writers as an instructional practice that can help students meet these standards; however, research examining the impact literature circles have on students and their teacher in the classroom is needed. The purpose of this study was to investigate the implementation of literature circles in a classroom by examining how students engage in the literature circle process and the instructional practices that contribute to the level of engagement that is experienced by the students during literature. Vygotsky’s socio-cultural learning theory provides a context to understand the impact that literature circles and learning with and through others have on students. The data revealed that students engaged in the literature circle process by participating in discussions, through purposeful collaboration, and by thinking critically. The data also revealed that the level of student engagement was influenced by several practices the teacher had in place. These included (a) purposeful tasks and learning; (b) choice, (c) questioning; (d) argumentative reading and writing; and (e) role sheets. This research demonstrates the ways that using literature circles supported authentic literacy in a 5th grade classroom. Implications include instructional practices that supported engagement including purposeful tasks and learning, choice, and questioning. These instructional practices helped students learn to think critically, have evidence-based discussions, and justify their thoughts and ideas about texts. Additionally, this research has specific implications for the use of role sheets. Role sheets are frequently recommended as a practice for scaffolding student engagement, although little empirical research supports their use. Data from this study suggest that using role sheets as a conversation scaffold and as a means to train students to participate in discussion can support engagement but that discontinuing their use once students are comfortable having text-based conversations and tracking their thinking may be beneficial

    Rainy Day Prediction Model with Climate Covariates Using Artificial Neural Network MLP, Pilot Area: Central Italy

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    The reconstruction of daily precipitation data is a much-debated topic of great practical use, especially when weather stations have missing data. Missing data are particularly numerous if rain gauges are poorly maintained by their owner institutions and if they are located in inaccessible areas.In this context, an attempt was made to assess the possibility of reconstructing daily rainfall data from other climatic variables other than the rainfall itself, namely atmospheric pressure, relative humidity and prevailing wind direction.The pilot area for the study was identified in Central Italy, especially on the Adriatic side, and 119 weather stations were considered.The parameters of atmospheric pressure, humidity and prevailing wind direction were reconstructed at all weather stations on a daily basis by means of various models, in order to obtain almost continuous values rain gauge by rain gauge. The results obtained using neural networks to reconstruct daily precipitation revealed a lack of correlation for the prevailing wind direction, while correlation is significant for humidity and atmospheric pressure, although they explain only 10–20% of the total precipitation variance. At the same time, it was verified by binary logistic regression that it is certainly easier to understand when it will or will not rain without determining the amount. In this case, in fact, the model achieves an accuracy of about 80 percent in identifying rainy and non-rainy days from the aforementioned climatic parameters. In addition, the modelling was also verified on all rain gauges at the same time and this showed reliability comparable to an arithmetic average of the individual models, thus showing that the neural network model fails to prepare a model that performs better from learning even in the case of many thousands of data (over 400,000). This shows that the relationships between precipitation, relative humidity and atmospheric pressure are predominantly local in nature without being able to give rise to broader generalisations

    L’internazionalizzazione delle pmi agroalimentari marchigiane: il ruolo della social network analysis

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    Il moderno ambiente competitivo è stato fortemente condizionato dai processi di globalizzazione e dalle nuove e crescenti forze provenienti dalle economie emergenti, portando continui cambiamenti e innovazioni sui mercati. Il confronto globale spinge le piccole e medie imprese (PMI) a cercare differenti approcci al mercato e in tale contesto l’internazionalizzazione, anche per questa categoria di imprese, diventa una possibilità per garantire loro continuità e redditività nel tempo. Infatti, proprio l’allargamento dei mercati e il confronto con realtà differenti ha posto le piccole e medie imprese di fronte a nuove sfide. Inoltre, oltre a dover competere con imprese di maggiori dimensioni nella stessa arena, si trovano a dover conquistare le preferenze di clienti non necessariamente appartenenti ai medesimi sistemi economici, manageriali, sociali, di comportamento e quindi valoriali. Infine, la globalizzazione, fenomeno caratterizzato dalla crescita progressiva delle relazioni di scambio a livello mondiale in differenti ambiti, generatrice di convergenza economica e culturale tra i diversi Paesi del mondo, ha provocato come effetto immediato la caduta delle barriere che precedentemente separavano i ben delineati spazi competitivi tra le imprese. Il portato di un simile cambiamento risulta quindi legato alla forte integrazione e alla crescente dipendenza dei Paesi gli uni dagli altri e la conseguenza immediatamente derivante è da un lato una competizione allargata e dall’altro nuovi modelli di business da adottare. Ne discende che per le imprese in generale, ma soprattutto per le piccole e medie imprese, risulta alquanto difficoltoso operare chiudendosi e rifugiandosi nei propri tradizionali mercati locali, dovendosi infatti scontrare o trovandosi a dover creare sinergie con imprese di maggiori dimensioni, a prescindere dai limiti strutturali, di risorse disponibili, organizzativi, culturali, etc…, che le caratterizzano (Etemad, 1999; Levitt, 1983). Tale fenomeno trasversale alle logiche nazionali, di settore o d’impresa, porta al concetto di internazionalizzazione, fenomeno che riguarda tutte le imprese, dando origine a una nuova arena competitiva, nella quale le piccole e medie imprese devono affrontare cambiamenti strutturali. Esse devono infatti sviluppare sia le condizioni necessarie per raggiungere il requisito della competitività (Fahy, 2002; Grant, 1991; Mathew, 2003) partendo da una situazione di svantaggio (Bonaccorsi, 1992; Etemad, 1999; McNaughton, Bell, 2000; Miesenbock, 1988) sia far fronte alla mancanza di adeguate teorie e linee guida per una efficace ed efficiente crescita internazionale. Da un punto di vista pratico, alcune ricerche si sono concentrate sull’individuazione sia dei vantaggi per le PMI, realizzati o prospettici (Battaglia, Tzannis, 2007; Battaglia, Corsaro, Tzannis, 2006), derivanti dalla presenza sui mercati internazionali, sia sull’analisi delle motivazioni verso il processo di internazionalizzazione stesso (Cedrola, 2005). Il lavoro di tesi è diviso in cinque macro/capitoli. Il primo capitolo si focalizza sulla letteratura esistente riguardante le principali strategie di internazionalizzazione e le principali modalità di internazionalizzazione con riferimento particolare alle aziende del settore agroalimentare. Ci si concentra più nel dettaglio sul processo di internazionalizzazione delle PMI, a partire dalle principali teorie, analizzando le differenti fasi caratterizzanti il processo, le diverse modalità possibili di ingresso sui mercati esteri e le relative motivazioni che spingono le PMI ad affrontare il processo stesso. Si passa poi ad alcune considerazioni di carattere strategico, cercando di fornire un quadro di sintesi dei fattori che influenzano il processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese oltre confine. Infatti l’obiettivo è quello di rispondere alle seguenti domande: 1. Quali sono le motivazioni che spingono un’impresa all’internazionalizzazione? 2. Quali sono le forme possibili d’internazionalizzazione? 3. Quali sono le strategie più appropriate per affrontare i mercati internazionali? Il secondo capitolo vuole contribuire alla comprensione del ruolo del network nei processi di internazionalizzazione delle PMI, mostrando come sia necessario porre l’accento sulla raccolta di dati “relazionali” al fine di analizzare la posizione dell’azienda all’interno della propria rete sociale e su come questa influisce sia nella scelta del mercato estero, sia nella modalità di entrata. La metodologia per analizzare il network si chiama SNA (Social Network Analysis). Attraverso la revisione della letteratura, l’obiettivo di questo capitolo sarà quello di capire se esiste un gap da colmare all’interno della letteratura. Il terzo capitolo ha come obiettivo la comprensione del quadro economico-giuridico che caratterizza il settore agroalimentare. Si analizza la cornice macroeconomica europea, italiana e della Regione Marche al fine di avere una maggiore comprensione dell’attuale situazione strutturale e congiunturale che caratterizza il settore. Inoltre, viene posto l’accento sul quadro giuridico europeo e italiano sulla sicurezza alimentare, la nuova Politica Agricola Comune (PAC) e si analizza il concetto del Made in Italy dal punto di vista giuridico e commerciale. L’obiettivo è quello di inquadrare il settore agroalimentare nell’attuale contesto economico e giuridico internazionale al fine di una maggiore comprensione per sviluppare la ricerca. Il quarto capitolo intende presentare i risultati della ricerca empirica effettuata tramite questionario e sottoposta alle medie imprese agroalimentari marchigiane al fine di individuare il loro comportamento in ambito internazionale e analizzare l’influenza del network nelle scelte internazionali. Nel quinto capitolo si delinea un modello di strategia di internazionalizzazione per le PMI agroalimentari rivolte al mercato cinese. Per far questo si procede con l’analisi del contesto economico e giuridico della Cina. Inoltre, si vuole mettere in luce l’abilità delle imprese italiane nel trovare nuove ed importanti occasioni grazie all’internazionalizzazione dei loro prodotti nel mercato cinese. Si evidenziano le difficoltà e le sfide che tali imprese devono affrontare e le migliori strategie di ingresso da adottare per esaltare il loro prestigio e soprattutto la qualità dei prodotti. In particolare l’elaborato si concentra sul settore agroalimentare per decantare le potenzialità in Cin

    Microwave Electrodynamics of the Antiferromagnetic Superconductor GdBa_2Cu_3O_{7-\delta}

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    The temperature dependence of the microwave surface impedance and conductivity are used to study the pairing symmetry and properties of cuprate superconductors. However, the superconducting properties can be hidden by the effects of paramagnetism and antiferromagnetic long-range order in the cuprates. To address this issue we have investigated the microwave electrodynamics of GdBa_2Cu_3O_{7-\delta}, a rare-earth cuprate superconductor which shows long-range ordered antiferromagnetism below T_N=2.2 K, the Neel temperature of the Gd ion subsystem. We measured the temperature dependence of the surface resistance and surface reactance of c-axis oriented epitaxial thin films at 10.4, 14.7 and 17.9 GHz with the parallel plate resonator technique down to 1.4 K. Both the resistance and the reactance data show an unusual upturn at low temperature and the resistance presents a strong peak around T_N mainly due to change in magnetic permeability.Comment: M2S-HTCS-VI Conference Paper, 2 pages, 2 eps figures, using Elsevier style espcrc2.st

    Prototype Parts of a Digital Beam-Forming Wide-Band Receiver

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    Some prototype parts of a digital beamforming (DBF) receiver that would operate at multigigahertz carrier frequencies have been developed. The beam-forming algorithm in a DBF receiver processes signals from multiple antenna elements with appropriate time delays and weighting factors chosen to enhance the reception of signals from a specific direction while suppressing signals from other directions. Such a receiver would be used in the directional reception of weak wideband signals -- for example, spread-spectrum signals from a low-power transmitter on an Earth-orbiting spacecraft or other distant source. The prototype parts include superconducting components on integrated-circuit chips, and a multichip module (MCM), within which the chips are to be packaged and connected via special inter-chip-communication circuits. The design and the underlying principle of operation are based on the use of the rapid single-flux quantum (RSFQ) family of logic circuits to obtain the required processing speed and signal-to-noise ratio. RSFQ circuits are superconducting circuits that exploit the Josephson effect. They are well suited for this application, having been proven to perform well in some circuits at frequencies above 100 GHz. In order to maintain the superconductivity needed for proper functioning of the RSFQ circuits, the MCM must be kept in a cryogenic environment during operation

    A Multi-Model Approach Using Statistical Index and Information Criteria to Evaluate the Adequacy of the Model Geometry in a Fissured Carbonate Aquifer (Italy)

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    A conceptual model related to a mountain aquifer that is characterized by a lack of data of hydrogeological parameters and boundary conditions, which were based on a single available observational dataset used for calibration, was studied using numerical models. For the first time, a preliminary spatial-temporal analysis has been applied to the study area in order to evaluate the real extension of the aquifer studied. The analysis was based on four models that were characterized by an increasing degree of complexity using a minimum of two zones and a maximum of five zones, which consequently increased the number of adjustable parameters from a minimum of 10 to a maximum of 22, calibrated using the parameter estimation code PEST. Statistical index and information criteria were calculated for each model, which showed comparable results; the information criteria indicated that the model with the low number of adjustable parameters was the optimal model. A comparison of the simulated and observed spring hydrographs showed a good shape correspondence but a general overestimation of the discharge, which indicated a good fit with the rainfall time series and a probably incorrect extension of the aquifer structure: the recharge contributes more than half of the total outflow at the springs but is not able to completely feed the springs
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