Etica ed Economia: alcune riflessioni sul concetto di scelta

In questa nota vorrei proporre una mia interpretazione, spero non troppo pedante, della natura dei rapporti che intercorrono tra etica ed economia, intese soprattutto come discipline ovvero come punti di vista per l'interpretazione dell'azione umana. La mia riflessione ha inizio con la riconsiderazione, nella sezione I, de La Favola delle api di Mandeville, opera che da molti viene considerata il punto di partenza dell'emancipazione dell'ambito economico e della sua separazione dalla riflessione morale. Esaminera soprattutto gli assunti e le implicazioni del messaggio di Mandeville, alla luce degli sviluppi successivi dell'analisi economica e della visione utilitarista che ne fonda i presupposti. Nella sezione II analizzo il ruolo della razionalita' e della avalutativita che, riducendo l'economia a tecnica, ne minano le basi morali, illustrando anche gli effetti perversi che le categorie economiche hanno sulla societa' nel suo insieme. Nella sezione III argomento la centralita' di tre dimensioni - identita', complessita' e responsabilita' - per il perseguimento della auspicata ricongiunzione tra economia e valori morali. Concludo, nella sezione IV, con alcune considerazioni su due fenomeni che si situano al confine tra i due ambiti disciplinari: la responsabilita sociale d'impresa e il non profitscelta; identita'; complessita'; responsabilita'; terzo settore; etica; valori morali

R&D for quality improvement and network externalities

We investigate the bearings of network externalities on product quality im- provements requiring costly R&D investments. The model considers the dynamic behaviour of a monopolist alternatively maximising profits or social welfare. On the one hand, we confirm much of the acquired wisdom from the static literature on the same topic, about the arising of quality undersupply at the private optimum. On the other, we identify the initial conditions that must be met for R&D activity to be observed under profit-seeking behaviour. We also show that the presence of network externalities affects the optimal behaviour of the profit-seeking firm but not that of a benevolent planner, who serves all consumers and smooths the R&D costs leading to a steady state quality which is independent of network concerns