60 research outputs found

    Disruption of the market structure in the tourism and hospitality accommodation service. The impact of the new short-term rental players

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    The tourism industry evolves fast following the current economic, social, political and technological trajectories. The study explores how the appearance of the non-traditional tourist services brokered by digital short-term rental platforms have affected the structure of the tourism accommodation service and have altered the competition among the actors. Finally, it discusses the possible future scenarios. The Porter's five forces model and its evolution are used to disentangle the structure of the tourist accommodation industry through a longitudinal study. The discussion of the changes in strategic network of relationships in which the actorsare involved allows to trace possible future scenarios

    Organic vs conventional stockless arable systems: a multidisciplinary approach to soil quality evaluation

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    Soil quality in Mediterranean conventional and organic stockless arable systems was assessed by a multidisciplinary approach. At the end of the first cycle of a 5-year crop rotation (2002–2006) in the Mediterranean Arable Systems Comparison Trial (MASCOT) long-term experiment, the effects of organic and conventional management systems were evaluated by using soil chemical, biochemical and biological parameters. Chemical and biochemical parameters linked to soil C cycle, arbuscular mycorrhizal fungi (AMF) and microarthropod communities were analysed according to a comparative approach. Results suggested a higher soil carbon sequestration in the organic respect to the conventional system, as shown by the values of total organic C (9.5 and 7.8 g kg1, for organic and conventional system, respectively) and potentially mineralisable C (277 and 254 mg kg1, for organic and conventional system, respectively). AMF population, AMF root colonisation and diversity of microarthropod population were slightly influenced by management system. On the other hand, mites/collembolans ratio was higher in conventionally than in organically managed soil (2.67 and 1.30, respectively), indicating as organic managed soils were more disturbed than conventional ones, probably as the consequence of the more frequent soil tillage performed for mechanical weeds control. The overall results demonstrated that, even in the short-term, the implementation of organically managed stockless systems in Mediterranean areas determined significant changes of some attributes for soil quality evaluation

    Sensitive methods for estimating the anchoring strength of nematic liquid crystals on Langmuir-Blodgett monolayers of fatty acids

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    The anchoring of the nematic liquid crystal N-(p-methoxybenzylidene)-p-butylaniline (MBBA) on Langmuir-Blodgett monolayers of fatty acids (COOHCn_{n}H2n+1_{2n+1}) was studied as a function of the length of the fatty acid alkyl chains, nn (n=15,17,19,21n = 15, 17, 19, 21). The monolayers were deposited onto ITO-coated glass plates which were used to assemble sandwich cells of various thickness that were filled with MBBA in the nematic phase. The mechanism of relaxation from the flow-induced quasi-planar to the surface-induced homeotropic alignment was studied for the four decreases linearly with increasing the length of the alkyl chains nn which suggests that the Langmuir-Blodgett film plays a role in the phenomenon. This fact was confirmed by a sensitive estimation of the anchoring strength of MBBA on the fatty acid monolayers after anchoring breaking which takes place at the transition between two electric-field--induced turbulent states, denoted as DSM1 and DSM2. It was found that the threshold electric field for the anchoring breaking, which can be considered as a measure of the anchoring strength, also decreases linearly as nn increases. Both methods thus possess a high sensitivity in resolving small differences in anchoring strength. In cells coated with mixed Langmuir-Blodgett monolayers of two fatty acids (n=15n=15 and n=17n=17) a maximum of the relaxation speed was observed when the two acids were present in equal amount. This observation homeotropic cells by changing the ratio between the components of the surfactant film.Comment: LaTeX article, 20 pages, 15 figures, 17 EPS files. 1 figure added, references moved. Submitted to Phys. Rev.

    ResponsabilitĂ  o trattamento sufficiente in terapia endodontica e i conservativa"

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    Vengono riportati due casi di trattamento endodontico e conservativo in pazienti con situazione orale peraltro compromessa da altre patologie; l'evoluzione negativa delle cure effettuate ha determinato la citazione in giudizio dei professionisti per ipotesi di responsabilità professionale. AI fine di ricostruire l'iter clinico diagnostico dei casi in oggetto, vengono valutati gli esiti di tali trattamenti alla luce della insorgenza di lesioni apicali, di aggravamento della patologia paro don tale preesistente, e di necessità di ripetizione delle cure stesse, ponendo l'accento sulla qualità della terapia canalare dei casi in esame, che è stata giudicata da i Consulenti del Tribunale "idonea", che "assolvevano" i professionisti. La disamina dei casi in oggetto ci fa porre delle riflessioni anche sulla natura stessa delle alterazioni lamentate dai pazienti (insorgenza di granuloma non complicato da ascesso), inquadrabile dal clinico come malattia da ritrattare, valutata invece dai Consulenti del Tribunale come alterazione non suscettibile di ristoro economico. Abbiamo infine valutato i vari cofattori clinico-sintomatologici che avrebbero portato ad un diverso giudizio medico-legale pur in presenza dello stesso quadro anatorno- radiografico

    Bromazepam nei pazienti pedodontici

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    Nel nostro studio clinico abbiamo trattato pazienti pedodontici non collaboranti alle cure odontoiatriche attraverso un ausilio farmacologico che ci ha permesso di riuscire a trattare questa categoria di pazienti. 57 pazienti sono stati arruolati nello studio. Hanno ricevuto cure odontoiatriche come sigillature, otturazioni, terapie canalari ed estrazioni attraverso la somministrazione di bromazepam. I 57 pazienti si sono mostrati non collaboranti nella prima visita alle cure odontoiatriche, ma attraverso l’ausilio di una terapia farmacologica sono riusciti a ottenere cure odontoiatriche. Bromazepam quindi trova indicazione terapeutica in questa classe di pazienti

    Use of bromazepam in pedodontic patients: our clinical experience

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    Introduzione L'ansia o la paura influisce sul comportamento di un bambino e in larga misura, determina il successo di un appuntamento dal dentista. La paura del dentista nei bambini è riconosciuta in molti paesi come un problema di salute pubblica . Essa può portare a trascurare le cure odontoiatriche e rappresenta quindi un problema sia per i pazienti che per i dentisti ed è il determinante del successo di un appuntamento odontoiatrico . [] Lo studio è stato condotto sui pazienti pediatrici giunti al Policlinico Santa Maria Le Scotte nell’ambulatorio di Pedodonzia. I pazienti che sono stati selezionati per questo studio, dovevano appartenere al gruppo I o II della scala ASA, inoltre non devono avere ipersensibilità alle benzodiazepine, miastenia gravis, insufficienza respiratoria o epatica. IIl farmaco era somministrato secondo la seguente formula: 15-30gtt in relazione al peso corporeo Dopo la somministrazione è stato chiesto ai genitori di far giocare il bambino in attesa che il farmaco facesse effetto. Dopo 15’ circa i pazienti sono stati portati alla poltrona dai propri genitori. Durante il trattamento è stato eseguito un monitoraggio visivo e costante della funzione respiratoria ed è stato mantenuto un contatto verbale con il paziente. I trattamenti eseguiti comprendono interventi chirurgici, terapie conservative ed endodontiche, chirurgia parodontale. Se persisteva, la fase eccitatoria era prescritta terapia domiciliare con diazepam 10-12 gtt da assumere la sera precedente alla seduta odontoiatrica. il giorno dell’intervento erano somministrate 20-30 gtt di bromazepam. Alcuni pazienti hanno avuto bisogno di ripetuti accessi presso la struttura e ad ogni rientro veniva valutato lo stato di ansia del bambino. Conclusioni Il paziente pedodontico frequentemente è difficile da trattare, il bambino normalmente diffidente per l’ambiente nuovo in cui si trova e per la presenza dell’operatore sconosciuto.. La reazione ansiosa certo può rappresentare l’esito di esperienze personali negative, se non traumatiche, ma più frequentemente può manifestarsi come l’esito di un processo di modellamento comportamentale mutuato dagli atteggiamenti e dai comportamenti dei genitori, in particolare quelli materni, oppure di acquisizione di informazioni fortemente suggestive in senso negativo, indotte dalla ripetuta descrizione di esperienze angosciose o terrificanti da parte di coetanei o adulti fobici . Quando l’operatore non riesce a tranquillizzare il paziente e non riesce ad ottenere una collaborazione valida è indicata una sedazione cosciente. L’uso delle benzodiazepine è fortemente aumentato negli ultimi 15 anni è considerato un valido ausilio per poter effettuare procedure diagnostico-terapeutiche. Le benzodiazepine sono farmaci in grado di dare effetti neurologici dose-dipendente. Il loro effetto varia in relazione alla dose somministrata passando da un effetto ansiolitico ad un effetto sedativo. I farmaci utilizzati in ambito odontoiatrico dovrebbero possedere un’azione rapida, allo scopo di ottenere elevate concentrazioni plasmatiche in un breve periodo di tempo; un’emivita breve, ed un maggior effetto ansiolitico e amnestico rispetto a quello sedativo. Il farmaco che meglio si addice a queste caratteristiche e può essere utilizzate in odontoiatria per l’ansiolisi nei pazienti pediatrici non collaboranti è il Bromazepam. Se paragonato al diazepam, il bromazepam presenta un profilo farmaco-cinetico meno complesso. Se applichiamo la regola Peso corporeo x 0.5 mg per le somministrazioni, le complicanze sono quasi nulle. Talvolta si possono verificare effetti collaterali quali sonno intraoperatorio, disturbi respiratori lievi come l’ipercapnia e l’ipossiemia, fino a sopraggiungere a sequele respiratorie severe come la sedazione profonda. Nello studio condotto abbiamo potuto abbandonare l’uso di bromapazepam in modo graduale fino ad arrivare alla sospensione del farmaco. Questo è stato possibile per l’instaurarsi di meccanismi di autocontrollo dell’ansia da parte del paziente, la conoscenza delle metodiche cui era sottoposto, la fiducia nell’operatore, ha fatto sì che il paziente potesse acquisisse sicurezza nel trattamento che gli era eseguito
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