Produttività e adattabilità all'allevamento in colonia di una razza/popolazione cunicola a lento accrescimento

The main objective of the present paper was to evaluate the effects of an alternative housing system in pens on the performances and productivity of a local breed of domestic rabbits compared to commercial hybrid subjects normally used in intensive rabbitries. One hundred and six rabbits, 39 days old, were divided by breed and sex in two different housing systems, i.e. in two place cages (cm40x30x28h) or in wire mesh floors pens (cm100x100x70h) of 13 subjects each. All the animals were fed, ad libitum, a pelleted commercial feed and slaughtered when they reached the same live weight (2.46 kg  0.27 kg) (71 and 85 days for commercial and rustic breeds respectively). Performances were generally worst for group housed rabbits compared to that intensively bred in cages. Particularly, feed efficiency was significantly higher (P=0.03), dressing out percentage better (61.4% vs 59.5%) and muscle to bone ratio improved (6.8 vs 5.8) for animals traditionally caged. Concerning genetic strain, local breed had a higher dressing out percentage (62.0% vs 57.9%), a lower meat brightness (<L*) and a greater weight of the left hind leg (207.4g vs 184.6g). Also mortality rate as well as intestinal diseases seems to be less important in the local breed group housed.[...

The Quality of Five Natural, Historical Italian Cheeses Produced in Different Months: Gross Composition, Fat-Soluble Vitamins, Fatty Acids, Total Phenols, Antioxidant Capacity, and Health Index

Five natural historic cheeses of Southern Italy were investigated\u2014Caciocavallo Palermitano (CP), Casizolu del Montiferru (CdM), Vastedda della Valle del Bel\uecce (VVB), Pecorino Siciliano (PS), and Caprino Nicastrese (CN)\u2014which are produced with raw milk and with traditional techniques and tools, from autochthonous breeds reared under an extensive system. The effects of the month of production on gross composition, MUFA, PUFA, PUFA-\u3c96, PUFA-\u3c93, \u3b1-tocopherol, retinol, cholesterol, TPC, TEAC, and GHIC were evaluated. In CP, CLA, TPC, and GHIC were higher in April than in February. CdM showed higher values in terms of fat, saturated fatty acids, PUFA-\u3c93, \u3b1-tocopherol, TEAC, and GHIC in May than in February and September, while low values in terms of protein, moisture, and CLA were found. In VVB, MUFA, PUFA-\u3c96, and \u3b1-tocopherol increased in June compared with April; conversely, protein, FRAP, and TEAC were higher in April. In PS, protein, CLA, PUFA, PUFA-\u3c93, \u3b1-tocopherol, and GHIC increased in May compared with January; on the contrary, moisture, NaCl, and TEAC showed high values in January. CN showed higher values in terms of PUFA, PUFA-\u3c96, PUFA-\u3c93, TPC, TEAC, and GHIC in April and June compared with January. It is shown that each cheese is unique and closely linked to the production area. Cheeses produced in the spring months showed a high nutritional quality due to the greatest presence of healthy compounds originating from an extensive feeding system. For the purposes of raising awareness of five historical cheeses of Southern Italy that are less known by consumers, and of restoring dignity to the breeders and producers of these cheeses, we studied their quality in terms of chemical composition, monounsaturated fatty acid (MUFA), polyunsaturated fatty acid (PUFA), conjugated linoleic acid (CLA), PUFA-\u3c96, PUFA-\u3c93, \u3b1-tocopherol, retinol, cholesterol, polyphenol content (TPC), total antioxidant capacity (FRAP and TEAC), and health index (GHIC). Two stretched-curd bovine cheeses, Caciocavallo Palermitano (CP) and Casizolu del Montiferru (CdM), two ovine cheeses, Vastedda della Valle del Bel\uecce (VVB) and Pecorino Siciliano (PS), and one caprine cheese, Caprino Nicastrese (CN), were evaluated. These cheeses are produced in different months, with raw milk from animals reared in an extensive feeding system. In April, the CP cheese showed high values for CLA, TPC, and GHIC, while the CN cheese exhibited high PUFA, PUFA-\u3c96, PUFA-\u3c93, TEAC, and GHIC. In May, the CdM cheese exhibited high content of fat, saturated fatty acids, PUFA-\u3c93, \u3b1-tocopherol, TEAC, and GHIC, while the PS cheese showed high values of protein, CLA, PUFA, PUFA-\u3c93, \u3b1-tocopherol, and GHIC. These measured parameters characterize and distinguish each cheese due to links with numerous factors: Species, breed, feeding system, pasture biodiversity, climate, production technology, traditional tools, and ripening type. It is highlighted that, in general, the highest nutritional quality, linked to the highest presence of healthy compounds, originates from the pasture of cheese production in the spring

Prova di svezzamento precoce dell’agnello di razza Comisana: primi risultati

Nell’allevamento ovino da latte di tipo estensivo, molto diffuso nelle regioni del meridione d’Italia, lo svezzamento dell’agnello viene praticato al raggiungimento del peso di macellazione. Per la razza Comisana, secondo le richieste del mercato (Gambacorta et al., 2005), esso è pari a circa 10 kg di PV e viene raggiunto a 5-6 settimane di età. L’inizio della mungitura, pertanto, ha luogo non prima di 30-40 giorni dall’agnellatura. Con il presente studio si è inteso valutare la fattibilità tecnica e la convenienza economica di una tecnica di svezzamento precoce e graduale applicata a partire dal 12° giorno di vita dei redi. L’indagine è stata svolta nel periodo novembre-dicembre 2009 presso un allevamento estensivo di ovini di razza Comisana situato in Soveria Simeri (prov. CZ). Per la ricerca sono stati arruolati 12 agnelli di entrambi i sessi, nati da parto singolo e da madri clinicamente sane e omogenee per età e per ordine di parto (2° o 3° parto). Al 4° giorno di vita (t4), i soggetti sono stati pesati ed assegnati con criterio casuale ai due gruppi: svezzamento precoce (SP, n = 6); controllo (C, n = 6). La prova è durata 42 giorni e si è conclusa con la macellazione di tutti gli animali. La valutazione dei parametri di macellazione ha evidenziato un peso della carcassa a caldo significativamente superiore per il gruppo C (8,1±1,6 kg vs 5,4±0,3 kg; P=0,0043) e analogo risultato per la resa netta a caldo (62,1±0,8% vs 58,6±0,9%; P=0,0022). La valutazione delle carcasse del gruppo C ha collocato il 33% delle stesse nella categoria A (≤ 7 kg) e le restanti nella categoria B (7,1-10kg), mentre quelle del gruppo SP sono risultate tutte di categoria A. Per entrambi i gruppi le carcasse sono state giudicate di prima qualità. L’anticipo dell’entrata in mungitura delle 6 pecore del gruppo SP, ha consentito di ricavare un totale di 163 litri di latte (composizione media: grasso% 6,9±0,78, proteine% 5,4±0,36, lattosio% 4,8±0,07). L’analisi economica ai prezzi correnti dei fattori (mangime, carni, latte), ha rivelato un aumento del guadagno grazie allo svezzamento anticipato (SP = 32,2 €/capo, C = 28,4 €/capo) e sembrerebbe incoraggiare verso un anticipo dell’entrata in mungitura delle pecore in accordo con quanto stabilito da Palazzo et al. (2005). Ulteriori verifiche, attualmente in corso, riguarderanno la valutazione dell’impatto di tale tecnica sul benessere animale

Produttività e adattabilità all'allevamento in colonia di una razza/popolazione cunicola a lento accrescimento

Il principale obiettivo della ricerca è stato quello di valutare la produttività e l'adattabilità di una popolazione di "conigli rustici" all'allevamento in colonia, confrontandole con quelle di conigli ibridi commerciali caratterizzati da un'elevata velocità di accrescimento. Sono stati impiegati complessivamente 106 conigli, svezzati a 39 giorni e ripartiti omogeneamente nelle tesi sperimentali, in funzione di sesso, peso vivo e linea genetica. Gli animali, alloggiati in gabbie a due posti (cm40x30x28h) o in box collettivi su fondo di rete (cm100x100x70h), sono stati alimentati ad libitum e sacrificati al raggiungimento dello stesso peso vivo (2457+/-268g) (71 o 85 giorni di vita per gli ibridi commerciali ed i "rustici", rispettivamente). Nel corso della prova si è valutato lo stato sanitario, i parametri produttivi in vita e quelli di macellazione, il rapporto M/O del taglio campione ed alcune caratteristiche fisiche, chimiche ed organolettiche delle carni (pH, perdite di gocciolamento e cottura, composizione, colore). I risultati sperimentali confermano che la stabulazione in parchetti collettivi non consente le stesse prestazioni produttive osservate nei conigli alloggiati nelle tradizionali gabbie bicellulari. Infatti, questi ultimi hanno manifestato risultati complessivamente superiori con una migliore efficienza alimentare (p=0,03), rese più elevate (61,4% vs 59,5%; P=0,04) ed un rapporto M/O del taglio campione più favorevole (6,8 vs 5,8; P=0,01). I conigli della popolazione "Grigia rustica locale" hanno fatto registrare risultati produttivi apprezzabili, sebbene inferiori a quelli degli ibridi commerciali, con rese più elevate (62,0% vs 57,9%; P<0,01), un maggior peso del taglio campione (207,4g vs 184,6g; P=0,02) e carni "più scure"

Indagine sulla produzione di agnelli leggeri allevati nella regione Abruzzo con sistema tradizionale: primi risultati.

Forty Appenninica or Bergamasca x Appenninica lambs, half males and half females, traditionally raised in 4 farms of the Teramo Province were slaughtered at 60 d of age (20 kg +/- 3,37). Slaughter data show a high variability of data, particularly as regard to dressing out percentage, pelt and digestive tract incidence. Also carcass classification following Reg. CEE n. 2137/92 and n. 461/93 allow to conclude that Abruzzo's light lamb is not a product sufficiently characterized yet and standardized

Effetti della numerosità del gruppo e dell'aggressività intraspecifica sulle prestazioni produttive in conigli allevati in parchetti collettivi

The performances of fattening rabbits in different housing sustems were investigated. Two hundred and twelve rabbits, 32 days old, were raised in three housing conditions: conventional bicellular cages, groups of 15 in wire netted pens and groups of 30 in wire netted pens, at the same density. The trial lasted 50 days . Differences in weight gain among rabbits pen housed at the higher number (30) and those traditionally or at the lower number (15) appeared significantly (P<0.001) after 10 weeks of age, particularly as a consequence of aggressiveness between males. On the contrary, pen housing system with low group size never differ from conventional cages

Effetti della numerosit\ue0 del gruppo e dell\u2019aggressivit\ue0 intraspecifica sulle prestazioni produttive in conigli allevati in parchetti collettivi.

The performances of fattening rabbits in different housing systems were investigated. Two hundred and twelve rabbits, 32 days old, were raised in three housing conditions: conventional bicellular cages, groups of 15 in wire netted pens and groups of 30 in wire netted pens, at the same density (15 rabbit/m2). The trial lasted 50 days. Differences in weight gain among rabbits pen housed at the higher number (30) and those traditionally or at the lower number (15) appeared significantly (P&lt;0,001) after 10 weeks of age, particularly as a consequence of aggressiveness between males. On the contrary, pen housing system with low group size never differ from conventional cages

Comportamento dei conigli allevati in gabbie tradizionali e in parchetti collettivi a diversa numerosità

The behaviour and aggressiveness of fattening rabbits were investigated in different systems. 12 rabbits housed in cage, 30 and 15 rabbits raised in wire netted pens (P15 and P30) were recording by videotape (from 8:00 AM to 12:00 PM) at weaning, 60 days and slaughtering age. Scan-sampling method was used to evaluate behaviour (1’ every 10’). Ad libitum sampling was used to study aggressiveness (all animals and tapes). All interactions solved with a dominant-subordinate pattern were considered aggressive behaviours. Results showed more activity in rabbits housed in the pens than in the cages. Aggressive behaviours appeared early in both wire netted pens. P15 showed the higher percentages attack than P30 at every age (P<0.01). Within P30 the number of attacked rabbits significantly increased at slaughtering age (P<0.01), and, always behaviour differed by a stable linear dominant hierarchy. The increased activity and the aggressiveness showed a consequent no-welfare status