21 research outputs found

    Endoscopic findings and psychometric abnormalities: what is the relationship in upper endoscopic outpatients?

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    Background. Psychological disorders are often associated with diseases of the upper digestive tract. Although emotions can influence gastrointestinal function in healthy individuals, psychological setting in upper gastrointestinal patients are unclear. We evaluate the psychological alterations prevalence in outpatients submitted to upper endoscopy. Materials and Methods. A total of 130 patients (50 males and 80 females; mean age 54±17 years) submitted to upper gastrointestinal endoscopy, were enrolled over the period May 2009 - September 2010. Subjects were asked to complete questionnaires before endoscopic examination. Alexithymia, anxiety, depression and coping style were assessed using the Toronto Alexithymia Scale, Spielberger Trait Anxiety Inventory, Beck Depression Inventory and Coping Inventory for Stressful Situations, respectively. Results. Coping impairment, Alexithymia, Anxiety and Depression were found respectively in 80.3%, 25.4%, 24.6% and 17.2%, often in association. Task-oriented, emotion-oriented and avoidance-oriented alterations were found in 41.8%, 40% and 30.6%, respectively. No correlations were demonstrated between diagnosis of upper gastrointestinal disease and psychometric results. Conclusions. In our study, a high prevalence of psychometric alterations in gastrointestinal outpatients was unconnected with endoscopic findings, especially considering coping style alterations. This aspect should be taken into account in patients management and a long-term follow-up should clarify a possible role of these factors in patients prognosis and compliance

    Analisi dell’attività quinquennale del Servizio di Pronta Reperibilità Endoscopica dell’Azienda Policlinico “Umberto I” dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

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    Gli Autori hanno ritenuto utile rivedere l’esperienza operativa degli anni dal 2001 al 2005. La formulazione della diagnosi e la scelta terapeutica adeguata hanno consentito di ridurre i tempi e di conseguenza i costi di degenza del paziente. Le emergenze endoscopiche sono rappresentate, nella maggior parte dei casi, da sanguinamenti del tratto digestivo superiore e inferiore, seguite da ingestione di corpi estranei o di caustici. Il Servizio di Pronta Reperibilità Endoscopica ha consentito di risolvere l’emergenza emorragica in un arco temporale di circa due-quattro ore dall’accettazione e la rimozione in sedazione di corpi estranei, raggiungendo così il gold standard nell’approccio e nella risoluzione di tali patologie. Si è potuto constatare che in un numero discreto di casi (116 esofagogastroduodenoscopie su un totale di 873, per una percentuale del 13%, e 21 pancolonscopie su un totale di 70, per una percentuale del 28%) l’esame endoscopico richiesto non trovava giusta indicazione. Resta, pertanto, assai utile rivedere con l’é- quipe medica di Pronto Soccorso le indicazioni appropriate ad un esame endoscopico in urgenza

    Il Breath Test come indagine non invasiva di scelta per lo screening iniziale della dispepsia non ulcerosa

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    In considerazione dell’importanza del ruolo dell’Helicobacter Pylori (HP) nella patogenesi delle più comuni patologie gastro-ente - riche, gli Autori hanno ritenuto opportuno testare la validità di una delle tecniche diagnostiche non invasive per il riconoscimento della presenza dell’HP nella mucosa gastrica. Alla fine dell’esperienza si può concludere, in accordo con la maggior parte degli Autori, che il Breath Test va considerato assai valido sia per sensibilità che per specificità

    Five-years experience of Emergency Endoscopic Unit at Policlinico "Umberto I" University "La Sapienza" of Rome

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    A second level hospital must assure to the patients a 24 hours service of emergency endoscopy. Since 1989 in the Policlinico 'Umberto I' University 'La Sapienza' of Rome, a dedicated operative unit is active. The Authors present their experience of last five years (2001-2005). The endoscopic diagnosis for appropriate therapeutics reduced time and costs of the hospitalization. The Endoscopic Operative Unit resolved the emergency in two/four hours. Neverthless, in some cases, the referall to Unit was not appropriated

    L'uso dei probiotici in associazione con rifaximina e mesalazina nella prevenzione degli episodi della diverticolite acuta

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    Nei pazienti interessati da attacchi ricorrenti di diverticolite acuta (pazienti con alto rischio di complicanze), l’effetto sinergico di un antibiotico e di un farmaco antinfiammatorio riduce in modo più rapido la durata dei sintomi, migliora le condizioni dell’alvo e ripristina la regolarità del lume del colon più velocemente rispetto ad una terapia farmacologica che si avvale unicamente dell'utilizzo della sola rifaximina. I probiotici, e tra questi, in particolare, il Lactobacillus GG, sonoin grado di esaltare la normale attività antinfiammatoria ed il potenziale immunitario dei pazienti che ne hanno fatto uso. Il paziente affetto da malattia diverticolare si trova spesso di fronte alla comparsa di un attacco diverticolitico, caratterizzato dalla presenza di dolori addominali il più delle volte localizzati in fossa iliaca sinistra, ematochezia, diarrea, ipertermia ed incremento degli indici di flogosi (leucocitosi, VES, PCR ed a-1 glicoproteina acida. A tale evenienza si può porre rimedio mediante una terapia farmacologica ormai scientificamente comprovata per efficacia ed appropriatezza. La associazione tra rifaximina e mesalazina è del tutto efficace nel rattamento della malattia diverticolare e delle sue complicanze. Tuttavia, i nuovi sviluppi della terapia mediante probiotici ed in particolare del Lactobacillus GG, ci hanno portato ad una ipotesi di trattamento del paziente affetto da malattia diverticolare, complicata da frequenti episodi diverticolitici, con l’utilizzo di quest’ultimo in associazione alla terapia di base con rifaximinae mesalazina

    Efficacy of H. pylori eradication with sequential regimen and rescue therapy in clinical practice

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    BACKGROUND: Current Italian guidelines suggest sequential therapy as first-line therapy and a levofloxacin-based rescue therapy for Helicobacter pylori eradication. We evaluated the efficacy of these therapies in clinical practice. METHODS: 84 consecutive patients with dyspeptic symptoms and proven H. pylori infection by either UBT or upper endoscopy with biopsies were enrolled. Patients received a 10-day sequential therapy with lansoprazole 30mg plus amoxycillin 1g (all twice daily) for the first 5 days, followed by lansoprazole 30mg, clarithromycin 500mg, and metronidazole 500mg (all twice daily) for the remaining 5 days. Eradication failure patients received triple therapy with lansoprazole 30mg, levofloxacin 250mg, and amoxycillin 1g (all twice daily) for 10 days. RESULTS: Following the sequential therapy H. pylori eradication was achieved in 70/84 (83.3%; 95% CI=75.4-91.3) patients, and in 70/77 (90.9%; 95% CI=84.5-97.3) patients at ITT and PP analyses, respectively. The infection was cured in all 7 eradication failure patients by using second-line therapy. CONCLUSIONS: A sequential regimen as first-line therapy and a 10-day levofloxacin-based triple regimen in those patients who failed to clear the infection, appear to be a valid therapeutic strategy for management of H. pylori infection in clinical practice

    Breath test as non-invasive assessment for the initial screening of non-ulcerous dyspepsia

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    .Considering the important role of Helicobacter Pylori (Hp) in the most common gastro-intestinal pathologies, the Authors want to test the effectiveness of a non-invasive diagnostic technique for detection of the Hp in the gastric mucosa. At the end of experience they think, like the most of Literature, that the Breath Test, concerning sensibility and specificity, represent the gold standard for detection of the Hp
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