34 research outputs found

    Who chooses alternative sources of information about childhood vaccinations? A cross-sectional study

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    Introduction: Vaccine hesitancy can lead to problematic outcomes in terms of public health. A factor playing a fundamental role in this dynamic is the source of information considered by parents in the decision-making progress that leads to the acceptance or refusal of childhood vaccinations. This study aims to investigate the sources of information considered by the parents of children attending primary and secondary schools in two large Italian cities and to identify predictors that led to choosing alternative sources of information. Methods: An online questionnaire was administered to the parents of students attending elementary, middle, and high schools in Rome and Turin. Two validated tools were used: the Parent Attitudes about Childhood Vaccines Survey and the Vaccine Health Literacy of adults in Italian. Sources of information about vaccinations, trust toward the healthcare system, hesitancy and attitudes about COVID-19 vaccinations, were also investigated. A multivariable logistic regression model was built to identify predictors of the preferred sources of information on the topic. Results: Totally, 2,301 answers to the survey were collected from June to October 2021. Of these, 1,127 came from parents in Rome (49%) and 1,174 from parents based in Turin (51%) with a mean age of 47.7 years (±6.4). The majority of the respondents were mothers (81%), married (73%), with two or more children (70.5%). The multivariable logistic regression model results showed that fathers were more inclined than mothers to use alternative sources of information (OR 1.48, 95% CI 1.29–2.00). Moreover, a higher level of vaccine hesitancy was a strong predictor for choosing alternative sources of information (OR 2.45, 95% CI 1.73–3.46). The HLVa-it scores show that parents with a lower Vaccine Literacy (VL) were more inclined to use alternative sources of information. Discussion: Addressing health literacy issues and changing the official forms of communication could help improving vaccine acceptance. This study shows the importance of rebuilding a trusting relationship between patients and health care providers, which is fundamental in the fight against vaccine hesitancy

    Patient-reported outcomes in relapsed/refractory multiple myeloma: a systematic review

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    We performed a systematic review to quantify the amount of evidence-based data available on patient-reported outcomes (PRO) in Relapsed/Refractory Multiple Myeloma (RRMM) patients and to examine the added value of such studies in supporting clinical decision-making

    Social Media & Professioni Sanitarie della Prevenzione, una strategia digitale per la valorizzazione del Tecnico della Prevenzione in Ambiente e nei luoghi di Lavoro

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    Comunemente il Tecnico della Prevenzione in Ambiente e nei luoghi di Lavoro (TdP) appare essere una figura pro fessionale poco chiara nella definizione dei ruoli e dei compiti assegnati per la tutela della Salute Pubblica. A lungo la Prevenzione è stata relegata in una dimensione poco pratica che ha determinato una scarsa conoscenza del TdP, anche al momento di scegliere il percorso di studio dei neodiplomati, sapienti di altre figure professionali, facen done spesso una professione di nicchia piuttosto che come membro integrante di un team multidisciplinare (TM) per le attività di Prevenzione. Scopo del presente lavoro è quello di descrivere l’attività Digitale e di Social media marketing promossa per la valorizzazione di questa Figura Professionale Sanitaria, anche per aiutare i giovani ad effettuare scelte alternative. Tra Gennaio e Agosto 2021 un TM composto da TdP ed esperti di comunicazione ha utilizzato un approccio digitale multimediale riguardo la figura del TdP mostrandone la profondità e l’ampiezza di tale Professione Sanitaria. Le at tività si sono svolte per mezzo di un Sito internet (www.tecnicoprevenzione.it) al quale sono stati collegati i profili dei maggiori Social media (SM) (Facebook, Instagram etc). E’ stato pubblicato un contenuto al giorno (Post, Video, Articoli). L’impatto di queste attività è stato misurato attraverso l’analisi digitale restituita da Google Analytics ed è stato realizzato un servizio televisivo su un talk show nazionale che tratta temi riguardanti la formazione pro fessionale e il mercato del lavoro che ha l’obbiettivo di raccontare storie riguardanti professioni innovative e in ascesa. Nell’arco temporale considerato, il sito internet ha avuto 21.213 visualizzazioni con picchi di 600 visualizzazioni giornaliere ad aprile. I profili Social hanno ottenuto una copertura di persone raggiunte di 480.259, 6.155 intera zioni con il post e 4.809 click sul link. I followers sono stati circa 1900. Effettuando l’attività di promozione si sono registrate 326.112 impression sui post e 140.963 persone raggiunte dalla promozione. Contrariamente l’attività senza promozione sponsorizzata ha raggiunto un massimo di 494 impression con 158 reazioni raggiute e 42 “Mi piace” sui post. Il risultato della attività di comunicazione sul progetto ha portato ad una conoscenza su più ampia scala del TdP, creando una base solida sulla quale consolidare l’attività di comunicazione per il futuro sui canali esistenti. L’ac cessibilità dei SM ha dato più visibilità ai TdP e potrebbe essere applicata a tutte le professioni sanitarie. La scienza della comunicazione ed i social media possono essere determinanti per valorizzare i profili delle Profession

    Politiche di gestione dei Rifiuti Solidi Urbani. Il caso di un Comune della Basilicata

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    La direttiva 2008/98/CE individua i principi fondamentali per le politiche virtuose sui rifiuti, che devono essere finalizzate alla riduzione al minimo di conseguenze negative per la Salute umana e per l’Ambiente. Attraverso al cune iniziative l’UE ha stabilito obiettivi di riciclaggio e di riduzione del ricorso alle discariche tra cui il riciclo di al meno il 55% di Rifiuti Urbani (RU) entro il 2025, del 60% entro il 2030 e del 65% entro il 2035 oltre alla riduzione dello smaltimento in discarica che deve essere pari al massimo al 10% del totale di RU entro il 2035. L’obiettivo di questo Studio è di descrivere la gestione dei RU di un Comune della Basilicata nel periodo 2014-2018 in relazione alla produzione dei Rifiuti, allo smaltimento in discarica ed al conseguente andamento della Raccolta Differenziata (RD) anche in confronto con i dati della Regione Basilicata e proporre semplici strumenti di valutazione del grado di engagement dei Cittadini anche attraverso una Survey e conseguenti interventi formativi/educativi. E’ stata condotta un’indagine per verificare il flusso dei rifiuti solidi urbani in un Comune della Regione Basilicata di medie dimensioni. In un database sono stati riportati i dati comunali di: Produzione totale dei Rifiuti, percentuale di RD e quantità di RU conferiti in Discarica per gli anni 2014-2018. Successivamente sono stati confrontati con gli stessi dati riportati sui Rapporti RU di ISPRA per la Regione Basilicata. I dati evidenziano che, dal 2014 al 2018, la produzione totale dei rifiuti per il Comune oggetto di analisi è aumenta ta di 3 T (2.079 T VS 2.082 T) a fronte di una riduzione di circa 1.500 Tonnellate (201.130 T VS 199.425 T) in Regio ne Basilicata. Lo smaltimento in discarica si è ridotto di 90 T (1.575 T VS 1.485 T) mentre per la Regione Basilicata si è ridotto di 66.000 T (105.000 T VS 39.000 T) e la RD ha avuto un incremento del 4,5% (24,2% VS 28,7%) mentre per la Regione Basilicata l’incremento è stato del 19,7% (27,6% VS 47,3%). Possiamo affermare che esiste una differenza sostanziale tra le performances comunali e regionali. In tale contesto appare evidente che sarebbe necessario intervenire con strumenti di governance appropriati per dare più impulso alla gestione dei RU. Semplici strumenti di educazione/sensibilizzazione della Popolazione come l’introduzione di materiale divulgativo (brochures informative) o la progettazione di momenti formativi ad hoc nelle Scuole pos sono contribuire ad orientare la Comunità ed i decisori politici verso nuovi indirizzi di Policy virtuose in materia ambiental

    Vaccine literacy e attitudini vaccinali dei Genitori degli Studenti di una Asl di Roma. Risultati preliminari di uno Studio Cross-Sectional

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    In Europa solo l’85% dei cittadini ritiene che i vaccini siano efficaci (78% in Italia) e quasi la metà della popolazio ne ha paura degli effetti indesiderati gravi (48% Europa vs. 46% Italia). Queste convinzioni alimentano quella che l’OMS definisce “esitazione al vaccino”, ovvero il ritardo nell’accettazione o il totale rifiuto dei vaccini. Lo studio si propone di valutare in un campione di genitori di studenti di una ASL di Roma: i) il livello di esitazione vaccinale nei confronti delle vaccinazioni dei figli; ii) il livello di esitazione nei confronti dei vaccini anti COVID-19; iii) il livello di alfabetizzazione vaccinale dei genitori. Un questionario è stato somministrato on-line in modalità anonima ai genitori degli studenti tramite il registro elettronico delle scuole di appartenenza. Sono stati utilizzati due strumenti validati: il Parent Attitudes about Chil dhood Vaccines Survey (PACVs), e lo Health Literacy Vaccinale degli adulti in italiano (HLVa-IT). In una terza sezione è stata valutata l’esitazione vaccinale relativamente al COVID-19. Due modelli di regressione logistica multipla sono stati costruiti per identificare i predittori dell’esitazione vaccinale e del rifiuto del vaccino anti COVID-19. Tra giugno e settembre 2021 sono state raccolte 1005 risposte. In 818 di essi (81,4%), la compilazione è stata effettuata dalle madri degli studenti. I rispondenti affermano di essere coniugati e di essere occupati nell’83,4% e nell’88,4% dei casi, rispettivamente. L’età media è di 49,8 (±5,9) anni per i genitori e 14,3 (±3,2) per gli studenti. Globalmente, l’8,5% dei genitori ha dichiarato di essere assolutamente contrario alla vaccinazione anti-COVID19 per i propri figli, mentre il 5,9% rifiuta in maniera categorica la vaccinazione per sé stesso. La prevalenza di esitanti vaccinali nel campione indagato è pari a 9,7% (score PACVs≥50). I risultati della regressione logistica multivariata mostrano una associazione statisticamente significativa tra l’esitazione vaccinale e il basso livello di alfabetizza zione vaccinale sia funzionale (OR=0,58; IC 95%=0,39-0,88) sia interattiva/critica (OR 0,50; IC 95% 0,26 – 0,94), mentre il rifiuto del vaccino anti COVID-19 per sé stessi è fortemente associato all’esitazione vaccinale (OR 3,6; IC 95% 1,18 – 10,90). L’alfabetizzazione vaccinale è un forte predittore dell’esitazione vaccinale dei genitori; questa a sua volta è as sociata al rifiuto del vaccino anti COVID-19 da parte dei genitori per sé stessi. Il miglioramento dell’educazione sanitaria in ambito vaccinale deve essere costantemente perseguito per ridurre gli ostacoli alla vaccinazion

    Activity and molecular targets of pioglitazone via blockade of proliferation, invasiveness and bioenergetics in human NSCLC

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    Background: Pioglitazone, a synthetic peroxisome proliferator activated receptor (PPAR-γ) ligand, is known as an antidiabetic drug included in the thiazolidinediones (TZDs) class. It regulates the lipid and glucose cell metabolism and recently a role in the inhibition of numerous cancer cell processes has been described. Methods: In our work we investigate the anti-tumor effects of pioglitazone in in vitro models of non small cell lung cancer (NSCLC) and also, we generated ex-vivo three-dimensional (3D) cultures from human lung adenocarcinoma (ADK) as a model to test drug efficacy observed in vitro. The inhibitory effect of pioglitazone on cell proliferation, apoptosis and cell invasion in a panel of human NSCLC cell lines was evaluated by multiple assays. Results: Pioglitazone reduced proliferative and invasive abilities with an IC 50 ranging between 5 and 10 μM and induced apoptosis of NSCLC cells. mRNA microarray expression profiling showed a down regulation of MAPK, Myc and Ras genes after treatment with pioglitazone; altered gene expression was confirmed by protein analysis in a dose-related reduction of survivin and phosphorylated proteins levels of MAPK pathway. Interestingly mRNA microarray analysis showed also that pioglitazone affects TGFβ pathway, which is important in the epithelial-to-mesenchimal transition (EMT) process, by down-regulating TGFβR1 and SMAD3 mRNA expression. In addition, extracellular acidification rate (ECAR) and a proportional reduction of markers of altered glucose metabolism in treated cells demonstrated also cell bioenergetics modulation by pioglitazone. Conclusions: Data indicate that PPAR-γ agonists represent an attractive treatment tool and by suppression of cell growth (in vitro and ex vivo models) and of invasion via blockade of MAPK cascade and TGFβ/SMADs signaling, respectively, and its role in cancer bioenergetics and metabolism indicate that PPAR-γ agonists represent an attractive treatment tool for NSCLC

    Financial Toxicity and Health-Related Quality of Life Profile of Patients With Hematologic Malignancies Treated in a Universal Health Care System

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    purpose: we investigated the association of financial toxicity (FT) with the health-related quality of life (HRQoL) profile of patients with hematologic malignancies treated in a universal health care system. methods: we did a secondary analysis of six multicenter studies enrolling patients with hematologic malignancies. FT was evaluated using the financial difficulties item of the european organisation for research and treatment of cancer quality of life questionnaire core 30 (EORTC QLQ-C30). multivariable linear regression models were used to assess the mean differences in HRQoL scores between patients with or without FT, while adjusting for key potential confounding factors. we also examined the prevalence of clinically important problems and symptoms by the experience of FT, using established thresholds for the EORTC QLQ-C30. multivariable binary logistic regression analysis was performed to explore the risk factors associated with FT. results: overall, 1,847 patients were analyzed, of whom 441 (23.9%) reported FT. we observed statistically and clinically relevant worse scores for patients with FT compared with those without FT for all the EORTC QLQ-C30 scales. the three largest clinically relevant mean differences between patients with and without FT were observed in pain (∆ = 19.6 [95% CI, 15.7 to 23.5]; P < .001), social functioning (∆ = -18.9 [95% CI, -22.5 to -15.2]; P < .001), and role functioning (Δ = -17.7 [95% CI, -22.1 to -13.3]; P < .001). patients with FT tended to report a higher prevalence of clinically important problems and symptoms across all EORTC QLQ-C30 scales. In the univariable and multivariable analyses, the presence of FT was associated with the presence of comorbidities, an eastern cooperative oncology group performance status ≥1, and not receiving a salary. conclusion: patients with hematologic malignancies treated in the setting of a universal health care system who experience FT have a worse HRQoL profile compared with those without FT
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