12 research outputs found

    BENI CULTURALI TRA TUTELA, FRUIZIONE E VALORIZZAZIONE

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    Beni culturali tra tutela, fruizione e valorizzazion

    IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI NELLA LEGISLAZIONE ARCHIVISTICA

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    La legislazione archivistica negli enti local

    COMMENTO ALL'ART. 1 (OGGETTO) DEL TESTO UNICO SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

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    Ordinamento istituzionale Disposizioni generali "Oggetto

    COMMENTO ALL'ART. 2 (AMBITO DI APPLICAZIONE) DEL TESTO UNICO SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

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    Ordinamento istituzionale Disposizioni generali "Ambito di applicazione

    Cambiare New York 2002-13. Il progetto come risorsa strategica

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    Il testo del saggio assume come scenario la crisi che nel mondo occidentale, e in particolare negli USA, ha caratterizzato le vicende economiche e urbane degli utlimi anni, e ipotizza che si possa identificare una chiara contro-tendenza nel lavoro svolto dall’amministrazione Bloomberg per la città di New York. Dopo 12 anni la città non solo presenta molte aree e realtà urbane trasformate, ma trasmette un vero e proprio “sense of change”, che rimanda a lontane epoche (su tutte quella di Robert Moses) che sembravano irripetibili. Rispetto a quel periodo vi sono molte positive diversità, che vanno dal coinvolgimento dei cittadini (un processo bottom up opposto rispetto all’esperienza top down di Moses) al ruolo centrale affidato agli uffici tecnici della pubblica amminstrazione. L’articolo quindi analizza l’azione dell’amministrazione Bloomberg, che sin dal suo insediamento si è posta l’obiettivo di dimostrare che “is possible to redesign New York City” e ha costantemente e coerentemente lavorato in questo senso per 12 anni. L’idea di re-design la città rappresenta al tempo stesso un forte messaggio collettivo, identitario e di speranza per i residenti dopo il 9/11 e parallelamente una consapevole presa d’atto della necessità di riassorbire le zone di “scarto” prodotte nel corso degli anni precedenti da processi di crescita e trasformazione urbana sostanzialmente spontanei. Il saggio analizza quindi gli obiettivi e gli strumenti messi in campo dall’Amministrazione Bloomberg nell’arco di 12 anni

    Un progetto realista

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    Il progetto che il gruppo di lavoro del Dipartimento di Architettura di Roma Tre ha sviluppato per il quadrante 8, nell’ambito della consultazione Roma 2025, è stato caratterizzato da un atteggiamento realista, che ha preso atto delle difficili condizioni culturali e operative all’interno quali un processo di pianificazione può sperare di trasformare una realtà urbana come quella romana oggi. Questa presa d’atto ha spinto ad adottare una strategia da bricoleurs, che ha rinunciato preventivamente a tracciare grandi segni e ha puntato piuttosto a riassemblare le parti di una porzione organismo urbano nato dalla sovrapposizione di interventi incoerenti tra loro. Questo processo di decongestionamento, di restituzione di un senso logico all’insieme, si è espresso in operazioni che hanno puntato a riconoscere le risorse fisiche e ambientali presenti nel quadrante e a metterle in valore, quasi senza costruire nulla. Ciò ha comportato da un lato un lavoro di recupero, riorganizzazione e connessione dei sistemi vegetali e agricoli, dall’altro un lavoro sistematico di definizione di spazi pubblici di piccola e media scala. L’organizzazione degli spazi a uso collettivo è consistita nella creazione di “pontili”, ambiti di supporto alla viabilità esistente, destinati a ospitare una mobilità “dolce”, di connessione del costruito alle reti di trasporto pubblico. Pontili popolati da attrezzature e dispositivi per la misura e la messa in scena dei frammenti di paesaggio agricolo ancora presenti nell’area. All’interno del tessuto edilizio residenziale il progetto ha liberato gli spazi interstiziali tra gli edifici ai piani terreni, delineando una rete di percorrenza pedonale. L’opera di decongestione ha restituito le cubature eliminate alla quota della città sulle coperture dei fabbricati. Alla liberazione dell’attacco a terra è corrisposta così la definizione di un principio d’ordine per l’attacco al cielo. Una memoria sublimata delle altane della Roma storica
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