6 research outputs found
Influenza vaccination coverage among medical residents: An Italian multicenter survey
Although influenza vaccination is recognized to be safe and effective, recent studies have confirmed that immunization coverage among health care workers remain generally low, especially among medical residents (MRs). Aim of the present multicenter study was to investigate attitudes and determinants associated with acceptance of influenza vaccination among Italian MRs. A survey was performed in 2012 on MRs attending post-graduate schools of 18 Italian Universities. Each participant was interviewed via an anonymous, self-administered, web-based questionnaire including questions on attitudes regarding influenza vaccination. A total of 2506 MRs were recruited in the survey and 299 (11.9%) of these stated they had accepted influenza vaccination in 2011-2012 season. Vaccinated MRs were older (P = 0.006), working in clinical settings (P = 0.048), and vaccinated in the 2 previous seasons (P < 0.001 in both seasons). Moreover, MRs who had recommended influenza vaccination to their patients were significantly more compliant with influenza vaccination uptake in 2011-2012 season (P < 0.001). "To avoid spreading influenza among patients" was recognized as the main reason for accepting vaccination by less than 15% of vaccinated MRs. Italian MRs seem to have a very low compliance with influenza vaccination and they seem to accept influenza vaccination as a habit that is unrelated to professional and ethical responsibility. Otherwise, residents who refuse vaccination in the previous seasons usually maintain their behaviors. Promoting correct attitudes and good practice in order to improve the influenza immunization rates of MRs could represent a decisive goal for increasing immunization coverage among health care workers of the future. Š 2014 Landes Bioscience
Follow-up isteroscopico post-resezione di carcinoma endometriale focale stadio IA
Introduzione. Uno dei problemi emergenti nel campo della ginecologia oncologica è rappresentato dallâincidenza del carcinoma endometriale in donne in etĂ fertile che non abbiamo ancora completato il programma riproduttivo e quindi desiderose di prole. Pazienti e metodi. Sono state prese in esame 5 giovani donne affette da carcinoma endometriale focalizzato allo stadio IA, che non avevano ancora completato il programma riproduttivo. Il trattamento conservativo per via resettoscopica è stato attuato in tre tempi:1)asportazione del tumore, 2) asportazione dellâendometrio adiacente al tumore, 3) asportazione del miometrio sottostante il tumore. Il trattamento chirurgico è stato seguito dalla somministrazione di un progestinico per 6 mesi. Risultati. Tutte le pazienti sono state libere da malattia con un follow-up isteroscopico mediano di 6 mesi. Due pazienti hanno avuto gravidanze a termine.
Discussione. Il follow-up mediante esame isteroscopico eseguito ad intervalli ravvicinati rappresenta la condizione indispensabile per la prosecuzione del programma clinico di conservazione dellâutero. Conclusioni. La tecnica chirurgica resettoscopica, seguita da un accurato follow-up isteroscopico post-chirurgico, potrebbe rappresentare una nuova opzione terapeutica per il trattamento di donne giovani con carcinoma endometriale focalizzato di tipo 1, che desiderino preservare la condizione di fertilitĂ per il completamento della pianificazione familiare
Follow-up della cupola vaginale con ottica da âoffice hysteroscopyâ dopo isterectomia
Scopo dello studio è valutare lâutilitĂ dellâapproccio vaginoscopico utilizzando lâisteroscopia âofficeâ nel follow-up della cupola vaginale di pazienti sottoposte a isterectomia. Lo studio riguarda 40 pazienti isterectomizzate nel periodo dal 2006 al 2010, sottoposte a follow-up per il controllo della cupola vaginale. Nel primo campione, composto da 20 pazienti, il follow-up è stato condotto con approccio vaginoscopico mediante isteroscopio; nel secondo campione, composto da 20 pazienti, è stata effettuata una visita di controllo con applicazione di speculum per visionare il fondo vaginale. Lâesame condotto con ottica ha consentito la visualizzazione dei recessi vaginali e degli angoli vaginali in 20 casi (100%); sono stati effettuati 10 prelievi bioptici mirati (50%). Nelle pazienti sottoposte a controllo con applicazione di speculum, solo in 4 casi (20%) è stato possibile visualizzare gli angoli vaginali e i recessi vaginali e sono stati effettuati 0 prelievi bioptici mirati (0%). Lâapproccio vaginoscopico mediante strumentario utilizzato per lâisteroscopia supera lâesame di controllo condotto mediante speculum, sia nella capacitĂ di visualizzare accuratamente la cupola vaginale, gli angoli e i recessi vaginali, che per la possibilitĂ di effettuare biopsie mirate in rapporto al riscontro di una condizione patologica vaginale che necessita un approfondimento istologico. Anche in considerazione della ottima compliance delle pazienti allâesame stesso, si può considerare un esame diagnostico strumentale da inserire nel follow-up routinario per tutte le pazienti sottoposte ad isterectomia
Office hysteroscopy: gold standard nella diagnosi e cura dei setti uterini
Obiettivi. Lo scopo dello studio è quello di valutare la fattibilitĂ , lâefficacia, la sicurezza e lâoutcome riproduttivo della metroplastica in âoffice hysteroscopyâ, con rimozione del setto mediante forbici a lama fredda o con Versapoint, in donne il cui utero setto viene diagnosticato mediante un approccio ecografico, isterosalpingografico ed isteroscopico. Pazienti e metodi. Lo studio include 12 pazienti con utero setto ed una storia di poliabortivitĂ o sterilitĂ primaria, di etĂ compresa tra 25 e 35 anni, pervenute alla nostra osservazione nellââAmbulatorio per la diagnosi e cura delle patologie dellâendometrioâ del Policlinico di Catania, dal 2005 al 2009. Tutte le pazienti sono state sottoposte ad isteroscopia operativa âin officeâ, durante la quale veniva confermata la diagnosi e nello stesso tempo resecato il setto, mediante forbici a lama fredda da 5 Fr o mediante un elettrodo bipolare Twizzle connesso al generatore elettrochirurgico (Versapoint Bipolar Sistem). Risultati. Nove pazienti sono rimaste gravide spontaneamente dopo lâintervento di metroplastica e, di queste, 8 hanno portato a termine la gravidanza; in una paziente si è verificato un aborto spontaneo per rottura intempestiva delle membrane. Si è riscontrato un solo caso di parto pretermine, a causa del distacco intempestivo di placenta normalmente inserita. Le rimanenti 3 pazienti, affette da sterilitĂ primitiva, si sono sottoposte ad un programma di fecondazione assistita. Conclusioni. La metroplastica in âoffice hysteroscopyâ oggi rappresenta il gold standard per la rimozione dei setti uterini. Sicura, semplice e riproducibile, tale procedura presenta numerosi benefici intra-operatori e post-operatori e migliora la capacitĂ riproduttiva delle pazienti
La fertiloscopia nella valutazione del fattore tubo-peritoneale
Scopo. Confrontare la fertiloscopia con altre tecniche diagnostiche utilizzate nella valutazione del fattore tubo-peritoneale causa di sterilitĂ . Materiali e metodi. Attraverso la revisione dei lavori scientifici abbiamo riassunto le principali caratteristiche della fertiloscopia (in base a precisione, accuratezza, prognosi, efficacia, complicanze), confrontandola con altri esami strumentali quali isterosalpingografia, laparoscopia e dye test, salpingografia selettiva e cateterizzazione tubarica, isterosalpingosonografia, falloppioscopia. Risultati. La fertiloscopia risulta essere una tecnica riproducibile e la sua accuratezza, per la diagnosi di patologia tubarica, se confrontata con la laparoscopia (considerata lo standard di riferimento), è dellâ88.9%. Il Fecundity Rate Ratio (FRR) per le pazienti con occlusione tubarica monolaterale, bilaterale e con aderenze/endometriosi è, rispettivamente, di 0.59, 0 e 0.80. La maggiore complicanza della fertiloscopia consiste nella lesione delle anse intestinali e si verifica solo nello 0.65% dei casi. Inoltre essa, rispetto allâisterosalpingografia, risulta essere meno dolorosa e ben tollerata dalle pazienti.
Conclusioni. La fertiloscopia è una tecnica mini-invasiva, ambulatoriale e eseguibile in anestesia locale, capace di combinare indagini dettagliate su cavità uterina e pelvi e di offrire una completa valutazione del fattore tubarico (pervietà tubarica, mucosa e ambiente peritoneale).
Ă dunque un importante esame da effettuare come first step nella valutazione del fattore tubo-peritoneale nellâiter diagnostico della infertilitĂ femminile di natura inspiegata, potendo rimpiazzare la laparoscopia nelle donne sterili con nessuna patologia evidente
Neuronal inclusions of alpha-synuclein contribute to the pathogenesis of Krabbe disease
Demyelination is a major contributor to the general decay of neural functions in children with Krabbe disease. However, recent reports have indicated a significant involvement of neurons and axons in the neuropathology of the disease. In this study, we have investigated the nature of cellular inclusions in the Krabbe brain. Brain samples from the twitcher mouse model for Krabbe disease and from patients affected with the infantile and late-onset forms of the disease were examined for the presence of neuronal inclusions. Our experiments demonstrated the presence of cytoplasmic aggregates of thioflavin-S-reactive material in both human and murine mutant brains. Most of these inclusions were associated with neurons. A few inclusions were detected to be associated with microglia and none were associated with astrocytes or oligodendrocytes. Thioflavin-S-reactive inclusions increased in abundance, paralleling the development of neurological symptoms, and distributed throughout the twitcher brain in areas of major involvement in cognition and motor functions. Electron microscopy confirmed the presence of aggregates of stereotypic β-sheet folded proteinaceous material. Immunochemical analyses identified the presence of aggregated forms of Îą-synuclein and ubiquitin, proteins involved in the formation of Lewy bodies in Parkinson's disease and other neurodegenerative conditions. In vitro assays demonstrated that psychosine, the neurotoxic sphingolipid accumulated in Krabbe disease, accelerated the fibrillization of Îą-synuclein. This study demonstrates the occurrence of neuronal deposits of fibrillized proteins including Îą-synuclein, identifying Krabbe disease as a new Îą-synucleinopathy.Fil: Smith, Benjamin R.. University of Illinois; Estados UnidosFil: Santos, Marta B.. University of Illinois; Estados UnidosFil: Marshal, Michael S.. University of Illinois; Estados UnidosFil: Cantuti Castelvetri, Ludovico. University of Illinois; Estados UnidosFil: Lopez Rosas, Aurora. University of Illinois; Estados UnidosFil: Li, Guannan. University of Illinois; Estados UnidosFil: Van Breemen, Richard B.. University of Illinois; Estados UnidosFil: Claycomb, Kumiko I.. University Of Connecticut; Estados UnidosFil: Gallea, Jose Ignacio. Consejo Nacional de Investigaciones CientĂficas y TĂŠcnicas. Centro CientĂfico TecnolĂłgico Conicet - CĂłrdoba. Centro de Investigaciones en QuĂmica BiolĂłgica de CĂłrdoba. Universidad Nacional de CĂłrdoba. Facultad de Ciencias QuĂmicas. Centro de Investigaciones en QuĂmica BiolĂłgica de CĂłrdoba; ArgentinaFil: Celej, Maria Soledad. Consejo Nacional de Investigaciones CientĂficas y TĂŠcnicas. Centro CientĂfico TecnolĂłgico Conicet - CĂłrdoba. Centro de Investigaciones en QuĂmica BiolĂłgica de CĂłrdoba. Universidad Nacional de CĂłrdoba. Facultad de Ciencias QuĂmicas. Centro de Investigaciones en QuĂmica BiolĂłgica de CĂłrdoba; ArgentinaFil: Crocker, Stephen. University Of Connecticut; Estados UnidosFil: Givogri, Maria I.. University of Illinois; Estados UnidosFil: Bongarzone, Ernesto R.. University of Illinois; Estados Unido