18 research outputs found

    Il culto degli apostoli Pietro e Paolo sulla via Appia : riflessioni vecchie e nuove

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    Margherita Guarducci, Il culto degli apostoli Pietro e Paolo sulla via Appia : riflessioni vecchie e nuove, p. 811-842. La nuova tesi secondo la quale i corpi degli apostoli Pietro e Paolo sarebbero stati temporaneamente trasferiti sulla via Appia nella località Catacumbas è ormai insostenibile. Né si possono invocare a suo favore sia la celebrazione di refrigeria nel santuario della via Appia sia il verbo habitasse nel famoso epigramma di Damaso in lode degli Apostoli. Il santuario della via Appia (la cosiddetta Triclia) fu probabilmente creato per impulso di fedeli africani nel 258 d.C. ed ebbe corne sua origine certi vestigia (= «orme») che li si mostravano e che facevano pensare ad un'antica loro presenza in quel luogo. La festa del 29 giugno non corri-sponde ad un contemporaneo (e inverosimile) martirio degli Apostoli, ma (v. retro) all'inaugurazione della Triclia nell'anno 258. Essa fu ispirata dalla festa pagana che si celebrava proprio il 29 giugno sul Quirinale in onore dei fondatori pagani di Roma, quasi a contrapporre ai fondatori pagani della città (Romolo e Remo) i suoi fondatori cristiani (Pietro e Paolo).Guarducci Margherita. Il culto degli apostoli Pietro e Paolo sulla via Appia : riflessioni vecchie e nuove. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 98, n°2. 1986. pp. 811-842

    Una nuova dea a Naxos in Sicilia e gli antichi legami fra la Naxos siceliota e l'omonima isola delle Cicladi

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    Margherita Guarducci, Una nuova dea a Naxos in Sicilia e gli antichi legami fra la Naxos siceliota e Vomonima isola delle Cicladi, p. 7-34. Un piccolo cippo marmoreo rinvenuto nel 1978 in un'area sacra a Naxos in Sicilia e recante un'epigrafe greca databile verso la fine del VII secolo a.C. assume grande importanza sotto vari aspetti. L'epigrafe consiste in una dedica alla dea guerriera Enyò (primo ricordo epigrafico di questa divinità) e ci permette quindi di dare un nome alla dea armata già nota da un mutilo pinax votivo rinvenuto nell'area medesima. Qui sembra sia stato venerato anche il dio Enyalios, mentre la vicina area sacra spettava alla coppia Ares-Afrodite. L'alfabeto della nuova epigrafe ci riporta con absoluta certezza all'isola di Naxos e riapre così il discusso porblema circa la fondazione della Naxos siceliota, prima colonia greca della Sicilia. A ricerche terminate, si può concludere che i Nassî parteciparono davve- (v. retro) ro, insieme ai Calcidesi, circa la metà dell'VIII secolo a.C, alla fondazione della colonia siceliota e che le imposero il nome di Naxos grazie al prestigio di cui essi godevano come dominatori del santuario di Delo. Ne risulta pertanto che questo predominio risale ad un'epoca più antica di quanto finora non si credesse e che l'Apollo Archegetes, il cui altare esistente nella Naxos siceliota fu a lungo considerato il centro religioso dei Greci di Sicilia, era non già l'Apollo delfico come alcuni studiosi ritenevano ma proprio l'Apollo delio. Altre conseguenze di qualche peso riguardano l'Inno omerico ad Apollo, altre ancora si riferiscono alla ceramica restituita dagli scavi di Naxos siceliota. Si può infatti constatare, oggi, che la def inizione di « euboico-cicladica » già attribuita ad essa rispecchia, in sostanza, la verità.Guarducci Margherita. Una nuova dea a Naxos in Sicilia e gli antichi legami fra la Naxos siceliota e l'omonima isola delle Cicladi. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 97, n°1. 1985. pp. 7-34

    Il missionario di Lione

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    Margherita Guarducci, II missionario di Lione, p. 843-852. Nel 1974 fu trovata a Lione una cospicua epigrafe funeraria in versi greci, databile per la scrittura alla seconda meta del II secolo o all'inizio del III e appartenente ad un siriano di Laodicea, di nome Iulianos e di soprannome Euteknios. Pubblicando il testo, Jean Pouilloux inclinò a ritenere cristiana l'epigrafe, ma non ne dette la certezza. Le mie nuove ricerche permettono ora di darla. Fra l'altro infatti ho riconosciuto nel testo la menzione di Cristo Figlio di Dio, concepito, secondo un ovvio uso cristiano, corne Sole della salvezza. La dimostrata cristianità mi ha permesso poi di chiarire altri particolari. Euteknios fu, in sostanza, un missionario che porto nella Gallia la luce di Cristo, probabilmente nell'ultimo ventennio del II secolo. L'epigrafe di Lione viene, così, a gareggiare per importanza con la celebre epigrafe di Pektarios trovata nella vicina Autun ed appartiene ormai al numéro delle più insigni epigrafi paleocristiane.Guarducci Margherita. Il missionario di Lione. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 88, n°2. 1976. pp. 843-852

    Nuove osservazioni sulla lamina bronzea di Cerere a Lavinio

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    Guarducci Margherita. Nuove osservazioni sulla lamina bronzea di Cerere a Lavinio. In: L'Italie préromaine et la Rome républicaine. I. Mélanges offerts à Jacques Heurgon. Rome : École Française de Rome, 1976. pp. 411-425. (Publications de l'École française de Rome, 27

    Nuove osservazioni sulla lamina bronzea di Cerere a Lavinio

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    Guarducci Margherita. Nuove osservazioni sulla lamina bronzea di Cerere a Lavinio. In: L'Italie préromaine et la Rome républicaine. I. Mélanges offerts à Jacques Heurgon. Rome : École Française de Rome, 1976. pp. 411-425. (Publications de l'École française de Rome, 27

    Le acclamazioni a Cristo e alla Croce e la visione di Costantino

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    Guarducci Margherita. Le acclamazioni a Cristo e alla Croce e la visione di Costantino. In: Mélanges de philosophie, de littérature et d'histoire ancienne offerts à Pierre Boyancé. Rome : École Française de Rome, 1974. pp. 375-386. (Publications de l'École française de Rome, 22

    How to Improve the Drafting of Health Profiles

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    Delineating patients’ health profiles is essential to allow for a proper comparison between medical care and its results in patients with comorbidities. The aim of this work was to evaluate the concordance of health profiles outlined by ward doctors and by epidemiologists and the effectiveness of training interventions in improving the concordance. Between 2018 and 2021, we analyzed the concordance between the health profiles outlined by ward doctors in a private hospital and those outlined by epidemiologists on the same patients’ medical records. The checks were repeated after training interventions. The agreement test (Cohen’s kappa) was used for comparisons through STATA. The initial concordance was poor for most categories. After our project, the concordance improved for all categories of CIRS. Subsequently, we noted a decline in concordance between ward doctors and epidemiologists for CIRS, so a new training intervention was needed to improve the CIRS profile again. Initially, we found a low concordance, which increased significantly after the training interventions, proving its effectiveness
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