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Irescenari. Secondo rapporto triennale sugli scenari evolutivi del Piemonte 2004/13. Piemonte e ambiente. Dotazione di capitale naturale, utilizzi di servizi ecologici e impatti ambientali del sistema socioeconomico regionale
Irescenari ; 2004/13- Indice #5- Presentazione #7- Introduzione #9- Quali chiavi di lettura per analizzare la componente ambientale? #11- Natura e biodiversità : la dotazione di natura del Piemonte #16- Le ricadute ambientali a scala locale: la qualità dell'ambiente in Piemonte #26- La qualità dell'ambiente a scala globale: stabilità e cambiamento del clima #35- Uso sostenibile e gestione delle risorse natuali #42- La sfida del futuro #59- Bibliografia #6
Irescenari. Secondo rapporto triennale sugli scenari evolutivi del Piemonte 2004/8. Il Piemonte e lo spazio mediterraneo
Irescenari ; 2004/8- Indice #5- Presentazione #7- Logistica e strutture retroportuali del Mediterraneo occidentale #9- Benchmarking dell'offerta di trasporto delle regioni del Mediterraneo occidentale #2
Immaginazione e immagine nelle tarsie lignee rinascimentali
È nella vivida immaginazione degli autori delle tarsie lignee rinascimentali che risiede la meravigliosa attrazione per queste opere d'arte. Immaginazione che proviene e si sviluppa nel modello mentale sia dei disegnatori che degli intagliatori.
L’immagine che è il prodotto di questa operazione intellettuale non deve essere considerata solo come il risultato finale e concluso di questa attività bensì si configura come la chiave per aprire la porta di un altro mondo sospeso tra realtà e illusione, mondo che prende vita nell’immaginazione di colui che guarda l’opera.
Per favorire questa illusione gli artefici delle tarsie ricorrono allo strumento principe deputato a creare questa illusione, la prospettiva. Moltissimi tra i principali artisti che hanno caratterizzato il Rinascimento hanno prestato la loro opera nella ideazione delle tarsie.
Le prospettive delle scene urbane presenti in molte tavolette sono state oggetto di varie interpretazioni: dal semplice esercizio prospettico a ideazioni per scenografie teatrali ma forse la spiegazione più efficace vuole riconoscere in questi intarsi la volontà di “costruire” scorci urbani in una visione sognatrice di un mondo immaginario.
Per applicare queste considerazioni sono state analizzate alcune tarsie presenti nel coro della Basilica di San Domenico in Bologna.It is in the vivid imagination of the authors of Renaissance wooden inlays
that lies the marvelous attraction for these works of art. Imagination that comes and
develops in the mental model of both draftsman and carvers.
The image that is the product of this intellectual operation should not be considered
only as the final and final result of this activity, but is configured as the key to open
the door of another world suspended between reality and illusion, a world that comes
to life in imagination of the one who looks at the work.
To favour this illusion, the architects of the inlays resort to the principal tool used to
create this illusion: perspective. Many of the leading artists who have characterized
the Renaissance have lent their work in the conception of inlays.
The perspectives of urban scenes present in many tablets have been the subject of
various interpretations: from simple perspective exercises to ideas for theatrical sets
but perhaps the most effective explanation is to recognize in these inlays the desire to
"build" urban views in a dreamer vision of a imaginary world.
To apply these considerations, some inlays in the choir of the Basilica of San Domenico
in Bologna were analysed
Tessere di legno per connettere disegni prospettici architettonici con le scenografie teatrali. rappresentazione di spazi immaginari e spazi illusori
Le tarsie lignee prospettiche realizzate durante il Rinascimento offrono un variegato panorama di
soggetti rappresentati in esse. Questi soggetti vanno dalla natura morta e solidi geometrici alla raffigurazione
di statue o figure allegoriche poste all’interno, generalmente, di nicchie sferiche o ancora
viste di scorci urbani e paesaggistici. Lo studio di queste opere ha sollecitato gli studiosi nel cercare
di interpretare le finalità di questi magisteri, così le più accreditate tesi le spiegano come puri esercizi
geometrici-prospettici, oppure come esigenze volte a comunicare visioni di brani di città reali o
immaginari o ancora come esempi di scenografia teatrale. Sono proprio quest’ultime, quelle tarsie
che presentano, nell’immagine formata dall’accostamento delle loro tessere, un impianto prospettico
riconducibile alle scene teatrali ad essere state scelte, in questo contributo, per essere studiate.
Due sono stati i livelli di indagine: uno dedicato alla lettura critica dell’immagine bidimensionale raffigurata
in questi intarsi confrontata con i disegni di scenografie teatrali e un secondo destinato ad
analizzare, attraverso la prospettiva inversa, lo spazio tridimensionale rappresentato in queste opere.
Come caso studio, per effettuare queste indagini, sono state scelte le tarsie presenti nella Basilica di
San Domenico a Bologna realizzate da Fra Damiano Zambelli tra il 1528 e il 1549, in particolare è
stata selezionata una tra queste: quella collocata nel dossale del coro.The perspective wooden inlays created during the Renaissance offer a varied panorama of subjects
represented in them. These subjects range from still life, geometric solids and statues or allegorical
figures placed inside of spherical niches or even views of urban and landscape. The study of these
works has urged researchers to interpret the purposes of these artworks. Most accredited theses
explain them as pure geometric-perspective exercises, or as needs aimed at communicating visions
of pieces of real or imaginary cities or as examples of theatrical scenography. It is the latter, those
inlays that present, in the image formed by the combination of their tesserae, a perspective system
attributable to the theatrical scenes to have been chosen, in this contribution, to be studied.
There were two levels of investigation: one dedicated to the critical reading of the two-dimensional
image depicted in these inlays compared with the drawings of theatrical scenography and a second
intended to analyse, through the reverse perspective, the three-dimensional space represented in
these works.
To carry out these investigations, as a case study the inlay work in the Basilica of San Domenico in
Bologna, made by Fra Damiano Zambelli between 1528 and 1549, was chosen. In particular, one of
these: the one placed in the choir dossal
I disegni di Giorgio Vasari per il progetto dell'architettura illusoria della Sala dei Cento Giorni
L’opera di Giorgio Vasari, realizzata a Palazzo della Cancelleria a Roma, rappresenta una delle opere più significative del Maestro aretino. L’analisi dei documenti testuali insieme allo studio dei disegni eseguiti in diversi momenti creativi ci permettono, associando a queste informazioni il modello desunto da un rilievo metrico, di formulare un’ipotesi interpretativa della possibile visione progettuale messa in atto da Vasari. L’idea generativa di tutto l’impianto quadraturista può essere ricercata nella scenografia teatrale rinascimentale.The work of Giorgio Vasari, made in the Palazzo della Cancelleria in Rome, represents one of the most significant works of Artist of Arezzo. The analysis of the textual documents together with the study of the drawings executed in different creative moments allow us, by associating this information with the model derived from a metric survey, to formulate an interpretative hypothesis of the possible design vision implemented by Vasari. The generative idea of the quadraturista system can be found in Renaissance theatrical scenography
Dimensioni, scale e rappresentazioni: un'eterna ghirlanda brillante. Dal 3D al 2D e ritorno
Ragionamenti spaziali e dimensionali applicati allo studio delle tarsie a soggetto urbano. Il lavoro si interroga sul messaggio trasmesso da queste opere lignee sia quando sono state concepite dall'immaginazione dell’autore o come frutto dell’osservazione di veri scorci urbani è possibile analizzare l’immagine bidimensionale dello spazio rappresentato e trasporlo nello spazio virtuale del modello tridimensionale.Spatial and dimensional reasoning applied to the study of urban subject inlays. The work questions the message conveyed by these wooden works, whether they were conceived by the author’s imagination or as the result of the observation of real urban views, it is possible to analyse the two-dimensional image of the represented space and transpose it into the virtual space of the three-dimensional model
L’inclusione dello spettatore nelle Prospettive Architettoniche. L’immersività della Realtà Virtuale
Qual è il rapporto che si instaura tra uno spettatore e una quadratura nel momento in cui lo spettatore si trova ad ammirare questa Prospettiva Architettonica? In molti casi lo spettatore può assumere diverse posizioni rispetto al centro di proiezione con il quale è stata effettuata la prospettiva pur continuando a godere dell’effetto illusorio, ma quali sono le sensazioni percettive che riceve dello spazio immaginario rappresentato? L’inclusione dello spettatore da quali elementi è condizionato? L’utilizzo della Realtà Virtuale può aumentare il grado di inclusione fino a rendere maggiormente immersivo il legame tra spettatore e prospettiva? Il contributo intende fornire risposte a queste domande prendendo in considerazione come caso applicativo la Sala dei Cento Giorni affrescata da Giorgio Vasari nel 1546. Le numerose possibilità offerte dalla Realtà Virtuale sono state declinate alla Sala: dall'inserimento di immagini sferiche in visori con modalità stereoscopica in grado di creare una piena immersività, alla visione degli spazi illusori digitali verificati da diversi punti di vista come ancora il controllo percettivo del rapporto tra modello tridimensionale e affreschi bidimensionali. La Realtà Virtuale si rivela come potente strumento di analisi e di interpretazione di questa come di altre Prospettive Architettoniche
Wood Inlays and AR: Considerations Regarding Perspective
The contribution reflects on the options provided by recent Augmented Reality (AR) applications to the knowledge and enhancement of a nationally and internationally renowned cultural asset: perspective wood inlays. The methodology envisages two closely–connected stages initially involving perspective decoding and ensuing reconstruction of the illusory model, followed by the creation of a set–up for the AR pursuant to the digitalization of the three–dimensional model. In AR, perspective is the ideal tool to virtually experience the space represented in the decoration; at the same time it provides the most suitable solutions required to optimise the AR project