5 research outputs found
Timing chirurgico nell’adenoma epatico sanguinante: case report
La diagnosi di adenoma epatico, la cui eziopatogenesi è spesso un
rapporto con l’assunzione prolungata di estroprogestinici (il 90% degli adenomi si osserva in donne che hanno preso la ‘pillola’ per più di
5 anni), impone sempre una indicazione chirurgica resettiva. La ragione è data dalle caratteristiche peculiari della neoplasia, che sono la
degenerazione maligna (4%) e l’elevato rischio di sanguinamento (30-
50%), intratumorale e/o intraaddominale, che aumenta in gravidanza e in puerperio. La regressione dopo sospensione della terapia ormonale, infatti, è poco frequente e non elimina il rischio di degenerazione e/o emorragia.
La resezione epatica dovrebbe essere condotta in combinazione con
appropriate procedure di embolizzazione endovascolare selettiva, considerato che la chirurgia in emergenza potrebbe imporre un sacrificio
epatico maggiore, esponendo il paziente a morbilità e mortalità più
elevate. I tempi di attesa dall’embolizzazione all’intervento elettivo
non sono standardizzati e sono pertanto indicati dall’esperienza personale e soprattutto da un attento e seriato follow-up del paziente.
Gli Autori riportano la propria esperienza nella strategia terapeutica e nel timing chirurgico di un caso di adenoma epatico sanguinante
Laparoscopic appendectomy for complicated acute appendicitis
The role of laparoscopic appendectomy in complicated appendicitis is still not widely accepted. The authors report their retrospective study performed to evaluate the effectiveness of the laparoscopic approach in the management of complicated appendicitis.
From January 2003 to October 2008, 552 patients underwent appendectomy in our surgical department. Among these, 358 were not complicated appendicitis while 194 were complicated. Of the 194 cases of complicated appendicitis, 121 patients underwent laparoscopic appendectomy while the remaining 73 cases were treated by conventional open surgery. The average length of hospital stay was 5.7 days, with a range from 4 to 13 days. Post-operative complications were observed in a total 11 patients (9.1%), including 3 cases of intra abdominal abscess (2.5%), 2 cases of umbilical wound infection (1.6%) and 6 cases of prolonged ileus (4.9%).
Our experience suggests that the laparoscopic procedure is a valid, safe and feasible option to manage acute complicated appendicitis
Il controllo radiologico delle deiscenze anastomotiche in chirurgia colo-rettale
La deiscenza anastomotica è la complicanza più temuta in chirurgia colo-rettale. La sua incidenza varia dal 3 al 21% in relazione alle diverse casistiche, alla patologia di base e alla tecnica chirurgica usata. Il nostro scopo è quello di valutare l’effettiva utilità del controllo radiologico delle anastomosi colo-rettali in pazienti nei quali sia stata riscontrata una fistola anastomotica sia sintomatica che subclinica. Abbiamo valutato retrospettivame nte una casistica di 252 interventi
di resezione intestinale con anastomosi effettuati sia in elezione che in urgenza, nel periodo dal 1° settembre 2000 al 31 dicembre 2004. In 31 pazienti, nei quali l’anastomosi era stata considerata a rischio, era stata confezionata una ileostomia di protezione. Il controllo radiologico è stato eseguito mediante clisma con gastrografin in 45 pazienti
con anastomosi colo-rettale (26 sintomatici e 19 asintomatici portatori di una ileostomia di protezione). Il tasso di deiscenza globale è stato del 5.5%: 14 su 252 pazienti. Nella nostra esperienza il controllo radiologico selettivo delle anastomosi colo-rettali ha consentito, nei pazienti sintomatici, di verificare la sede e la portata della fistola e quindi di pianificare l’iter terapeutico
più appropriato; nei casi asintomatici ha permesso di programmare uno specifico follow-up oncologico ed endoscopico in questi pazienti con aumentato rischio di stenosi cicatriziale o forse anche di recidiva neoplastica
Perforazione coperta di un diverticolo solitario del cieco: case report
Il dolore in fossa iliaca destra non è mai di facile interpretazione clinica. La diagnosi, soprattutto nel paziente giovane, è orientata di solito verso una patologia appendicolare ma è poi l’esplorazione chirurgica a darne conferma diagnostica o, al contrario, a sorprendere il chirurgo, rivelando inaspettatamente un’altra patologia,
che lo espone, in urgenza, al dilemma della scelta del più corretto
trattamento terapeutico: conservativo o escissionale?
La localizzazione elettiva della diverticolite al colon destro è
molto rara (6.6-14%).
Gli Autori riportano un caso di perforazione coperta di un diverticolo solitario del cieco