266 research outputs found

    LA COOPERAZIONE MANCATA: SOPRAVVENUTA IMPOSSIBILITA' DELLA PRESTAZIONE E IMPUTABILITA' DELL'INADEMPIMENTO

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    Una ricostruzione dei temi dell’inadempimento e della responsabilità contrattuale che muove dal pensiero di Emilio Betti e che pone in evidenza l’attualità del suo insegnamento a cinquant’anni dalla scomparsa. Dal ruolo assunto dalle nozioni di buona fede e di correttezza nella configurazione della fattispecie dell’inadempimento, alla funzione degli obblighi di protezione, alla critica dell’“apparente antinomia” tra gli artt. 1218 e 1176 c.c. e del concetto di impossibilità soggettiva, all’individuazione dei limiti della diligenza nell’adempimento nei diversi tipi di cooperazione dovuta, alla “relativizzazione” della nozione di impossibilità oggettiva sulla base del concreto rapporto obbligatorio e della sua fonte. Le critiche mosse da Giuseppe Osti nel 1954 appaiono il frutto di una incomprensione del pensiero bettiano, che invece è volto a contestare con decisione il principio della colpa ed a teorizzare un modello oggettivo di imputazione nel campo della responsabilità da inadempimento. Da qui l’individuazione di molteplici elementi di convergenza nel pensiero di Betti, Osti e Mengoni, che poi saranno oggetto di ricezione da parte della migliore giurisprudenza delle Sezioni Unite. Il superamento della partizione tra obbligazioni “di mezzi” e “di risultato” induce a prospettare una disciplina unitaria dell’inadempimento che consente di applicare i principi di “vicinanza della prova” e di “presunzione della persistenza del diritto” anche in tema di adempimento inesatto. La ricostruzione dell’inadempimento sulla base del pensiero di questi esimi Autori permette di contestare un recente orientamento della Terza Sezione della Cassazione che, ponendosi in evidente contrasto con i dicta di due fondamentali decisioni delle SS.UU. (n. 13533 del 2001; n. 577 del 2008) e operando un’indebita confusione tra la struttura e la disciplina delle responsabilità contrattuale e delittuale (art. 2043 c.c.), tra inadempimento e colpa, tra causalità “giuridica” e “materiale”, accolla al creditore il rischio della causa ignota anche in tema di responsabilità contrattuale. Tale indirizzo rappresenta un regresso rispetto alla stessa giurisprudenza sulle prestazioni c.d. routinarie e, oltre a violare l’art. 1218 c.c., disattende la riforma della responsabilità sanitaria (l. n. 24 del 2017) la quale ha inteso collocare in ambito extracontrattuale la sola responsabilità dell’ausiliare del debitore, ma in ambito contrattuale la responsabilità della struttura sanitaria pubblica o privata, concedendo anzi al creditore danneggiato un’azione diretta nei riguardi dell’assicuratore del debitore

    Mapping and Functional Role of Phosphorylation Sites in the Thyroid Transcription Factor-1 (TTF-1)

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    The phosphorylation of thyroid transcription factor-1 (TTF-1), a homeodomain-containing transcription factor that is required for thyroid-specific expression of the thyroglobulin and thyroperoxidase gene promoters, has been studied. Phosphorylation occurs on a maximum of seven serine residues that are distributed in three tryptic peptides. Mutant derivatives of TTF-1, with alanine residues replacing the serines in the phosphorylation sites, have been constructed and used to assess the functional relevance of TTF-1 phosphorylation. The DNA binding activity of TTF-1 appears to be phosphorylation-independent, as indicated also by the performance of TTF-1 purified from an overexpressing Escherichia coli strain. Transcriptional activation by TTF-1 could require phosphorylation only in specific cell types since in a co-transfection assay in heterologous cells both wild-type and mutant proteins show a similar transcriptional activity

    Collaborative Decision-Making Processes for Cultural Heritage Enhancement: The Play ReCH Platform

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    These days, cultural heritage is one of the topics at the center of the urban sustainability agenda. Current economic and urbanization trends place significant pressure on urban resources, systems, and infrastructures and demand for novel approaches in governing, financing, and monitoring urban performances with particular attention to abandoned, unused, or underutilized cultural heritage, defined “waste heritage.” In this perspective, cities are laboratories where innovative and collaborative approaches can be tested, and culture-led processes can be implemented consistent with circular economy principles. In order to structure and activating collaborative decision-making processes for regeneration and adaptive transformation of cultural heritage, gamification assumes a central role. The chapter analyzes the interaction among gamification and collaborative decision-making processes relevant to support the enhancement of cultural heritage and describes the Play ReCH (Reuse Cultural Heritage) platform, winner of the 2019 Welfare Che Impresa call, activated with the purpose to promote a cultural creative enterprise and include cooperation and innovation in cultural heritage regeneration processes. Play ReCH allows rethinking the management model of cultural heritage reuse through gamification processes in combining technology and reality, involving city users within creative processes

    Peer tutoring in un corso di laurea magistrale: un’esperienza di orientamento in ingresso

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    I servizi di orientamento universitario si adattano nel corso degli anni ai differenti contesti sociali, utilizzando strumenti dotati di obiettivi specifici, chiari e ben definiti. Questo paper focalizza l’attenzione sulla presentazione all’interno del Corso di Laurea Magistrale LM-50/93 di un peer tutoring innovativo, al fine di sviluppare percorsi di apprendimento sempre più rispondenti ai bisogni degli individui che sono in formazione. Obiettivo centrale è la persona con i suoi portati cognitivi, emotivi e motori in vista di una formazione permanente finalizzata alla consapevolezza delle proprie scelte in vista della costruzione del proprio progetto di vita. Abstract: University orientation services adapt themselves over the years to different social contexts, using tools with specific, clear and well-defined objectives. This paper focuses on the presentation of an innovative peer tutoring within the LM-50/93 Master's Degree Course, in order to develop learning paths that are increasingly responsive to the needs of individuals who are in training. The primary goal is the person, with his cognitive, emotional and motor capacities in perspective of a permanent training aimed at the awareness of it’s choices in outlook of the construction of it’s own life project

    Peer tutoring in un corso di laurea magistrale: un'esperienza di orientamento in ingresso

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    I servizi di orientamento universitario si adattano nel corso degli anni ai differenti contesti sociali, utilizzando strumenti dotati di obiettivi specifici, chiari e ben definiti. Questo paper focalizza l’attenzione sulla presentazione all’interno del Corso di Laurea Magistrale LM-50/93 di un peer tutoring innovativo, al fine di sviluppare percorsi di apprendimento sempre più rispondenti ai bisogni degli individui che sono in formazione. Obiettivo centrale è la persona con i suoi portati cognitivi, emotivi e motori in vista di una formazione permanente finalizzata alla consapevolezza delle proprie scelte in vista della costruzione del proprio progetto di vita.

    ADULT DOMINANT POLYCYSTIC KIDNEY DISEASE: A PROTOTYPICAL DISEASE FOR PHARMANUTRITION INTERVENTIONS

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    Adult Dominant Polycystic Kidney Disease (ADPKD) is an inherited disease, associated with the development of liquid-filled cysts in the kidneys and other organs, causing renal failure. Most patients with ADPKD have mutations in either PKD1 or PKD2 genes, which encode for the two components of ion channels located in cilia and endoplasmic reticulum. These mutations cause an increase in intracellular cAMP and activate mTOR, the AMPK pathway and Jak/Stat-dependent gene transcription ultimately leading to enhanced cell proliferation and survival in cyst epithelium and to fluid release in cyst cavities. The aim of the present review is to discuss the main literature evidence suggesting that these pathologically activated transduction pathways can be targeted with an integrated pharmacological and nutritional, pharmanutrition, strategy

    DIRITTO DELLE OBBLIGAZIONI

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    Una riscoperta della centralità del diritto delle obbligazioni, analizzato anche nella prospettiva dei rimedi e sulla base della più recente scienza giuridica, quale partizione preminente del diritto civile che racchiude in sé il contratto e il torto. La nascita e l’affermazione delle obbligazioni di sécurité, degli obblighi di protezione e di inedite tutele contrattuali “a favore” di terzi testimoniano una tendenza comune dei diritti europei ad attrarre, all’interno di una struttura complessa del rapporto obbligatorio, interessi altri rispetto alla prestazione ai quali la disciplina dell’inadempimento garantisce un più intenso livello di tutela. Così gli ulteriori istituti esaminati rappresentano dati paradigmatici sui quali costruire un diritto delle obbligazioni pensato non tanto sulla tradizionale partizione tra le fonti, quanto sulla morfologia dei rimedi e dei diversi criteri d’imputazione

    L'inadempimento

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    Una ricostruzione dei temi dell’inadempimento e della responsabilità contrattuale che, muovendo dal pensiero di Emilio Betti, pone in evidenza il contributo della migliore dottrina nella soluzione di questo difficile problema che a tutt'oggi ruota attorno alla summa divisio tra obbligazioni "di mezzi" e obbligazioni "di risultato": dal ruolo assunto dalle nozioni di buona fede e di correttezza nella configurazione della fattispecie dell’inadempimento, alla funzione degli obblighi di protezione, alla critica dell’“apparente antinomia” tra gli artt. 1218 e 1176 c.c. e del concetto di impossibilità soggettiva, all’individuazione dei limiti della diligenza nell’adempimento nei diversi tipi di cooperazione dovuta, alla “relativizzazione” della nozione di impossibilità oggettiva sulla base del concreto rapporto obbligatorio e della sua fonte. Le critiche mosse da Giuseppe Osti nel 1954 appaiono il frutto di una incomprensione del pensiero bettiano, che invece è volto a contestare con decisione il principio della colpa ed a teorizzare un modello oggettivo di imputazione nel campo della responsabilità da inadempimento. Da qui l’individuazione degli elementi di convergenza nel pensiero della più autorevole dottrina, che poi sono stati oggetto di ricezione da parte della giurisprudenza delle Sezioni Unite. Il superamento della partizione tra obbligazioni “di mezzi” e “di risultato” induce a prospettare una disciplina unitaria dell’inadempimento che consente di applicare i principi di “prossimità o di vicinanza della prova” e di “presunzione della persistenza del diritto” anche in tema di adempimento inesatto. Così, l'interpretazione unitaria dell'art. 1453 c.c. consente di affermare che il creditore che agisce per l’adempimento, per la risoluzione e/o per il risarcimento del danno deve dare la prova della fonte contrattuale o legale del suo diritto e, se previsto, del termine di scadenza, limitandosi ad allegare l’inadempimento della controparte, mentre sarà il debitore convenuto a dover fornire la prova del fatto estintivo del rapporto obbligatorio, costituito dall’avvenuto esatto adempimento o dall'impossibilità sopravvenuta della prestazione dovuta a causa a lui non imputabile

    Gut Dysbiosis and Western Diet in the Pathogenesis of Essential Arterial Hypertension: A Narrative Review

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    Metabolic syndrome is a cluster of the most dangerous cardiovascular (CV) risk factors including visceral obesity, insulin resistance, hyperglycemia, alterations in lipid metabolism and arterial hypertension (AH). In particular, AH plays a key role in the complications associated with metabolic syndrome. High salt intake is a well-known risk factor for AH and CV diseases. Vasoconstriction, impaired vasodilation, extracellular volume expansion, inflammation, and an increased sympathetic nervous system (SNS) activity are the mechanisms involved in the pathogenesis of AH, induced by Western diet. Gut dysbiosis in AH is associated with reduction of short chain fatty acid-producing bacteria: acetate, butyrate and propionate, which activate different pathways, causing vasoconstriction, impaired vasodilation, salt and water retention and a consequent high blood pressure. Moreover, increased trimethylamine N-oxide and lipopolysaccharides trigger chronic inflammation, which contributes to endothelial dysfunction and target organs damage. Additionally, a high salt-intake diet impacts negatively on gut microbiota composition. A bidirectional neuronal pathway determines the "brain-gut" axis, which, in turn, influences blood pressure levels. Then, we discuss the possible adjuvant novel treatments related to gut microbiota modulation for AH control
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