48 research outputs found

    The role of competition in structuring primate communities under different productivity regimes in the Amazon

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    The factors responsible for the formation of Amazonian primate communities are not well understood. Here we investigated the influence of interspecific competition in the assembly of these communities, specifically whether they follow an assembly rule known as "favored states". According to this rule, interspecific competition influences final species composition, resulting in functional groups that are equally represented in the community.We compiled presence-absence data for primate species at 39 Amazonian sites in Brazil, contrasting two regions with distinct productivity regimes: the eutrophic Juruá River basin and the oligotrophic Negro River basin. We tested two hypotheses: that interspecific competition is a mechanism that influences the structure of Amazonian primate communities, and that competition has had a greater influence on the structure of primate communities in regions with low productivity, where resources are more limited. We used null models to test the statistical significance of the results, and found a non-random pattern compatible with the favored states rule in the two regions. Our findings suggest that interspecific competition is an important force driving primate community assembly regardless of productivity regimes

    La Provincia e l'Impero

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    La trafugazione dagli archivi statunitensi di centinaia di migliaia di documenti ha rivoluzionato nel 2010 il panorama informativo mondiale, imponendo il "caso WikiLeaks" all'attenzione generale. Gli inconfessabili retroscena dell'invasione dell'Iraq e i reali motivi della presenza militare in Afghanistan costituiscono solo una parte dei dispacci diplomatici centrati sulla politica estera statunitense, ovvero sul sistema di potere che condiziona gli assetti internazionali. La valanga di materiale desecretato in un modo cos\uec inusuale e massiccio coinvolge un decennio di vicende italiane: dai rapporti italo-statunitensi alle valutazioni sul "personaggio" Berlusconi, alla politica interna ed estera del nostro governo. Franzinelli e Giacone a partire dai precedenti di WikiLeaks (come la clamorosa pubblicazione dei Pentagon Papers sulla guerra in Vietnam che nel 1971 ne svel\uf2 errori e menzogne sulla base di documenti governativi trafugati) analizzano il significato della pubblicazione di queste fonti segrete da parte di Julian Assange. Dall'interpretazione critica dell'imponente documentazione si delinea la visione della politica italiana negli Stati Uniti, vengono ricostruite le strategie dei politici italiani per blandire il potente alleato e utilizzarlo nello scontro tra centrodestra e centrosinistra. Se ne ricava, tra l'altro, l'interpretazione americana del fenomeno mafioso, dei rapporti italo-russi, dell'amicizia tra Berlusconi e Gheddafi..

    Il Riformismo alla prova. Il Primo governo Moro nei documenti e nelle parole dei protagonisti, 1963-1964

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    Quando, nel novembre 1963, nacque il primo governo di \u201ccentrosinistra organico\u201d presieduto da Aldo Moro, il primo esecutivo a partecipazione socialista dal maggio 1947, pochi ebbero consapevolezza della drammaticit\ue0 del contesto e del rischio che il \u201ctintinnio delle sciabole\u201d avrebbe potuto porre fine a questa esperienza. Il governo di Aldo Moro e di Pietro Nenni opera in otto convulsi mesi \u2013 dal novembre 1963 al giugno 1964 \u2013 tra ambiziosi progetti riformisti e insidiose resistenze sotterranee, nella prima recessione economico-finanziaria del dopoguerra. Stati Uniti e Vaticano sostengono l\u2019alleanza della Democrazia cristiana con i socialisti, i socialdemocratici e i repubblicani, ritenuta \u2013 nel quadro della guerra fredda \u2013 lo strumento migliore per isolare il Partito comunista e la cgil, che riservano al governo un\u2019opposizione intransigente. Il presidente della Repubblica Antonio Segni, ostile sin dall\u2019inizio a quell\u2019esperimento di governo, persegue un proprio disegno neocentrista \u2013 incoraggiato dalla Confindustria, dal governatore della Banca d\u2019Italia Guido Carli e da notabili della destra democristiana \u2013 che si avvale del Piano Solo del generale de Lorenzo. Il governo di centrosinistra, dilaniato da lotte intestine, precipita verso il collasso e cade sul finanziamento della scuola privata, sostenuto in parlamento dalla sola Democrazia cristiana. Pilotata dal presidente Segni, si apre una drammatica \u201ccrisi al buio\u201d. A mezzo secolo di distanza \ue8 finalmente possibile ricostruire la storia di questo esecutivo e dei rischi corsi dalla democrazia italiana. Il volume \u2013 corredato da un saggio introduttivo di Mimmo Franzinelli e Alessandro Giacone \u2013 propone in ordine cronologico uno straordinario corpus di documenti, in gran parte inediti, conservati in archivi pubblici e privati, italiani e stranieri. La prima esperienza del centrosinistra organico annuncia temi tuttora al centro del dibattito politico: la difficolt\ue0 di governare in un contesto di rallentamento economico, le resistenze ai tentativi di riforma, le polemiche sul governo del presidente e sul ruolo della tecnocrazia, fino ai timori di uno scavalcamento della democrazia

    1960. Sull'orlo della guerra civile

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    Il 1960 \ue8 una data cruciale nella storia politica italiana del secondo dopoguerra. Mentre il cinema vive il suo periodo d'oro (escono Rocco e i suoi fratelli di Visconti e La Dolce Vita di Fellini), il \uabmiracolo economico\ubb \ue8 al suo culmine e Roma ospita le Olimpiadi, il Paese attraversa infatti la peggiore crisi istituzionale dalla nascita della Repubblica

    Il Riformismo alla prova. Il Primo governo Moro nei documenti e nelle parole dei protagonisti, 1963-1964

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    Quando, nel novembre 1963, nacque il primo governo di \u201ccentrosinistra organico\u201d presieduto da Aldo Moro, il primo esecutivo a partecipazione socialista dal maggio 1947, pochi ebbero consapevolezza della drammaticit\ue0 del contesto e del rischio che il \u201ctintinnio delle sciabole\u201d avrebbe potuto porre fine a questa esperienza. Il governo di Aldo Moro e di Pietro Nenni opera in otto convulsi mesi \u2013 dal novembre 1963 al giugno 1964 \u2013 tra ambiziosi progetti riformisti e insidiose resistenze sotterranee, nella prima recessione economico-finanziaria del dopoguerra. Stati Uniti e Vaticano sostengono l\u2019alleanza della Democrazia cristiana con i socialisti, i socialdemocratici e i repubblicani, ritenuta \u2013 nel quadro della guerra fredda \u2013 lo strumento migliore per isolare il Partito comunista e la cgil, che riservano al governo un\u2019opposizione intransigente. Il presidente della Repubblica Antonio Segni, ostile sin dall\u2019inizio a quell\u2019esperimento di governo, persegue un proprio disegno neocentrista \u2013 incoraggiato dalla Confindustria, dal governatore della Banca d\u2019Italia Guido Carli e da notabili della destra democristiana \u2013 che si avvale del Piano Solo del generale de Lorenzo. Il governo di centrosinistra, dilaniato da lotte intestine, precipita verso il collasso e cade sul finanziamento della scuola privata, sostenuto in parlamento dalla sola Democrazia cristiana. Pilotata dal presidente Segni, si apre una drammatica \u201ccrisi al buio\u201d. A mezzo secolo di distanza \ue8 finalmente possibile ricostruire la storia di questo esecutivo e dei rischi corsi dalla democrazia italiana. Il volume \u2013 corredato da un saggio introduttivo di Mimmo Franzinelli e Alessandro Giacone \u2013 propone in ordine cronologico uno straordinario corpus di documenti, in gran parte inediti, conservati in archivi pubblici e privati, italiani e stranieri. La prima esperienza del centrosinistra organico annuncia temi tuttora al centro del dibattito politico: la difficolt\ue0 di governare in un contesto di rallentamento economico, le resistenze ai tentativi di riforma, le polemiche sul governo del presidente e sul ruolo della tecnocrazia, fino ai timori di uno scavalcamento della democrazia

    A scuola di razzismo. Il corso allievi ufficiali della Gnr di Fontanellato

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