3,674 research outputs found

    Energy performance assessment of buildings: a novel approach for model validation

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    L'abstract è presente nell'allegato / the abstract is in the attachmen

    Relazioni tra innovazione di business e internazionalizzazione: prime evidenze empiriche nel settore italiano del caffè

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    2noIl presente capitolo ha l’obiettivo di approfondire lo studio dell’innovazione e delle sue relazioni con l’internazionalizzazione nel settore italiano del caffè. Questo è uno dei comparti più rilevanti e dinamici dell’industria alimentare made in Italy ed è contraddistinto da una forte propensione sia all’innovazione, nelle sue molteplici forme, sia all’internazionalizzazione, nei diversi mercati, siano essi maturi e consolidati o emergenti e dinamici. La scelta di questo specifico comparto deriva anche dal ruolo strategico e dall’eccellenza che le imprese italiane del settore sono in grado di esprimere sui mercati esteri. Le imprese italiane, anche se risultano avvantaggiate da un effetto Paese molto forte e positivo, si trovano sempre più di frequente a competere con imprese globali che rischiano di minacciare anche le posizioni di leadership, costruite tradizionalmente in particolari nicchie di mercato. Per le imprese del settore, quali dimensioni del business sono coinvolte nel processo di innovazione? Quale relazione sussiste tra innovazione e internazionalizzazione? In quale modo l’innovazione e l’internazionalizzazione possono contribuire al successo economico e competitivo dell’impresa? È stata quindi condotta una ricerca mediante lo studio di casi aziendali, basato sia su dati secondari come siti web, documenti e report, sia su dati primari, raccolti con interviste in profondità. Queste, realizzate in diverse fasi durante il periodo primavera-estate 2014, hanno coinvolto figure di rilevanti responsabilità strategiche, come amministratori e manager aziendali. Nel presente capitolo si è focalizzata l’attenzione su due casi del caffè made in Italy, uno operante prevalentemente nel business-to-consumer e l’altro nel campo del business-to-business, entrambi presenti da tempo sui mercati esteri anche se con modalità di entrata e intensità di presenza internazionale differenti. Si tratta di Illycaffè e Demus, due aziende triestine che, pur essendo molto diverse tra loro dal punto di vista dimensionale, strutturale e strategico, sono entrambe caratterizzate da una significativa propensione all’innovazione e da una crescente presenza sui mercati internazionali.openopenDe Luca, P.; Pegan, G.DE LUCA, Patrizia; Pegan, Giovann

    Liver involvement in pediatric celiac disease

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    Celiac disease (CD) is an intestinal inflammatory disease that manifests in genetically susceptible individuals when exposed to dietary gluten. It is a common chronic disorder, with a prevalence of 1% in Europe and North America. Although the disease primarily affects the gut, the clinical spectrum of CD is remarkably varied, and the disease can affect many extraintestinal organs and systems, including the liver. The hepatic dysfunction presenting in CD ranges from asymptomatic liver enzyme elevations or nonspecific reactive hepatitis (cryptogenic liver disorders), to chronic liver disease. In this article, we review the clinical presentations and possible mechanisms of CD-related liver injury to identify strategies for the diagnosis and treatment of these disorders in childhood

    Business innovation e internazionalizzazione delle PMI. I risultati di uno studio qualitativo in un comparto di eccellenza del Made in Italy

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    2noQuesto capitolo vuole contribuire integrando la letteratura, con una visione più approfondita del fenomeno dell’innovazione di business nella prospettiva manageriale e del suo rapporto con l’internazionalizzazione, concentrando l’attenzione in un particolare contesto manifatturiero, quello del Legno-Arredo, e per una specifica categoria di aziende, le PMI italiane.openopenPegan, G.; De Luca, P.Pegan, Giovanna; DE LUCA, Patrizi

    SELF-REPRESENTATION IN CHILDREN SUFFERING FROM CONGENITAL HEART DISEASE (CHD) AND MATERNAL COMPETENCE

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    Background: Child development may be subject to forms of motor, physical, cognitive and self-representation impairments when complex congenital heart disease (CHD) occurs. In some cases, inadequacy of both self-representation as well as the family system are displayed. It seems to be important to search the likely internal and external resources of the CHD child, and the possible connections among such resources, which may help him/her to manage his/her own risk condition. Design and Methods: The research project inquires the possible resources related to the self-representation and self-esteem levels of the CHD child, and those related to maternal self-perception as competent mothers. A group of 25 children (mean age=10,2; SD=1,8) suffering from specific forms of CHD, and a group made up of their relative mothers (mean age=38,2; SD=5) were studied. The tools used were the Human Figure Drawing, to investigate child body-related self-representation; the TMA scale (Self-esteem Multidimensional Test), to investigate the child’s self-esteem; and the Q-sort questionnaire, to assess how mothers perceived their maternal competence. Results: Data concerning the likely correlations between the child’s self-representation and the maternal role competence show [that] positive correlations between some indicators of maternal competence, specific aspects of CHD children’s self-representation (mothers’ emotional coping and children’s self-image adequacy) and self-esteem (mothers’ emotional scaffolding and children’s self-esteem at an emotional level). Conclusions: By detecting the occurrence of specific correlations among resources of both child and mother, the study provides cardiologists with information that is useful for building a relationship with the families concerned, which would seem to enhance the quality of the process of the cure itself

    Innovazioni di canale nell’arredamento Made in Italy

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    3noIl presente capitolo affronta il tema dell’e-commerce nel settore dell’arredamento italiano. Attraverso l’analisi di dati secondari, vengono delineate la situazione attuale, le prospettive future e le principali criticità strategiche nel quadro competitivo globale, caratterizzato per il settore da una particolare dinamica innovativa in campo distributivo.openopenDe Luca, P.; Pegan, G.; Fazio, M.DE LUCA, Patrizia; Pegan, Giovanna; Fazio, Martin

    Bromurazione selettiva di idrossibenzilalcoli

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    Durante una nostra ricerca per la sintesi di benzofurani sostituiti è stato necessario adottare un metodo efficiente per la sintesi del 2-idrossibenzilbromuro: questo composto è molto instabile e i metodi di sintesi riportati in letteratura si sono rivelati inefficaci. Nel tentativo di effettuare la bromurazione usando reagenti che fossero efficaci in condizioni blande, è stato sviluppato un metodo di alogenazione, già utilizzato nei nostri laboratori che utilizza il complesso formato tra DMF e TCT

    Nuovi amminoacidi chirali contenenti nuclei eterociclici: mimesi di legami <i>cis</i>-ammidici

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    Il nostro obiettivo era quello di preparare amminoacidi otticamente attivi ed enantiopuri, contenenti nuclei eterociclici, che avrebbero potuto rivestire una certa importanza come possibili building blocks per la preparazione di peptidomimetici. In questo contesto, è stata messa a punto una metodologia generale di sintesi di α-amminoacidi chirali contenenti il nucleo pirazolico ed in particolare di due serie di α-amminoacidi bicarbossilici,4 possibili peptidomimetici, che simulino il legame peptidico

    Clorurazione di ammine ed ammidi: l'acido tricloroisocianurico, un reattivo blando ma efficace

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    Durante le nostre ricerche sull’utilizzo dei derivati della [1, 3, 5] triazina, abbiamo studiato la possibilità di usare l’acido tricloroisocianurico nella clorurazione di ammine ed ammidi al posto della N-clorosuccinimmide

    Surface modification and adhesion improvement of polyester films

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    AbstractFacile surface modification of polyester films was performed via chemical solutions treatment. Surface hydrolysis was carried out by means of sodium hydroxide solutions, leading to the formation of carboxylate groups. Three commercial polyester films of 100 μm in thickness were used in this work: AryLite™, Mylar™, and Teonex™, hydrolysis time being the main modification parameter. FTIR-ATR analysis, topography and contact angle (CA) measurements, surface free energy (SFE) and T-Peel adhesion tests were carried out to characterize the modified films. A quantitative estimate of the carboxylates surface coverage as a function of treatment time was obtained through a supramolecular approach, i.e. the ionic self-assembly of a tetracationic porphyrin chromophore onto the film surface. The surface free energy and critical surface tension of the hydrolyzed polyesters was evaluated by means of Zisman, Saito, Berthelot and Owens-Wendt methods. It was shown that NaOH solution treatment increases roughness, polarity and surface free energy of polymers. As a result, T-Peel strengths for modified Mylar™ and Teonex™ films were respectively 2.2 and 1.8 times higher than that for the unmodified films, whereas AryLite™ adhesion test failed
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