Postille sulla nascita del giapponismo in Italia (I)

L\u2019articolo, dopo aver ripercorso la fortuna critica del giapponismo in Italia, si propone di analizzare sotto una nuova luce l\u2019influenza del Giappone nella cultura italiana tra la fine dell\u2019Ottocento e l\u2019inizio del Novecento. La tesi innovativa ivi sostenuta \ue8 che il giapponismo italiano fu un fenomeno molto pi\uf9 importante di quanto la critica abbia finora sostenuto e che diversi furono gli ambiti della vita culturale e artistica italiana influenzati dal Giappone. I primi due settori presi in esame sono l\u2019arredamento e le arti figurative. Nell\u2019articolo pubblicato sul numero successivo della rivista, sono stati considerati altri ambiti

"La nascita del giapponismo in Italia" \u30a4\u30bf\u30ea\u30a2\u306e\u30d5\u30a1\u30c3\u30b7\u30e7\u30f3\u306b\u304a\u3051\u308b \u30b8\u30e3\u30dd\u30cb\u30b9\u30e0\u306e\u59cb\u307e

Articolo sulla nascita del Giapponesismo in Itali

Postille sulla nascita del giapponismo in Italia (II)

L\u2019articolo prosegue l\u2019analisi del giapponismo italiano, iniziata nell\u2019articolo Postille sulla nascita del giapponismo in Italia (I), comparso sul numero 67 della rivista. Mentre nell\u2019articolo precedente, tra i settori influenzati dal Giappone, erano stati presi in considerazione l\u2019arredamento e le arti figurative, in questa seconda parte gli altri ambiti esaminati sono la moda, la floricultura e il teatro. Inoltre l\u2019autore ha evidenziato il ruolo importante svolto alla fine dell\u2019Ottocento dall\u2019imprenditoria tessile e dal collezionismo nella diffusione della conoscenza della cultura giapponese in Italia

Trento Longaretti collezionista. Piccola curiosa raccolta di un pittore

Questa pubblicazione documenta la collezione artistica di Trento Longaretti, gi\ue0 direttore dell\u2019Accademia Carrara di Bergamo. Pittore a sua volta, Longaretti ha riunito, nel corso della vita, una serie di dipinti, disegni, incisioni e sculture di altri artisti, che costituiscono un\u2019interessante testimonianza del gusto di un artista. Il catalogo delle opere - databili tra la fine del XV secolo e il XX secolo - \ue8 suddiviso in pittura, grafica e scultura ed \ue8 preceduto da un saggio di Giovanni Valagussa. Tra gli artisti presenti nella collezione, spiccano i nomi di Pellizza da Volpedo, Tullio Garbari, Piero Marussig, Ennio Morlotti, Mario Sironi e Gianfranco Ferroni