110 research outputs found

    L’Afrique du siècle des Lumières: savoirs et représentations. Sous la direction de Catherine Gallouët, David Diop, Michèle Bocquillon et Gérard Lahouati

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    Il presente volume raccoglie le riflessioni di un gruppo di studiosi sulle origini, le funzioni ideologiche e la diffusione delle rappresentazioni che gli uomini del Settecento avevano dell’Africa, nonché sulla genealogia e le condizioni della conoscenza dei suoi abitanti. Nella prima parte (pp. 1-47), intitolata «Questions de méthodologie», Jean-Claude Halpern mostra, nel suo articolo sugli approcci usati nel ’700 per lo studio dell’Africa, che le rappresentazioni del continente africano son..

    Marie-Adélaïde de Savoie (1685-1712) Duchesse de Bourgogne, enfant terrible de Versailles, éd. Fabrice Preyat

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    I sedici contributi di specialisti di storia, letteratura, eloquenza sacra, filosofia, teatro, storia dell’arte e della musica, raccolti nel presente volume, si propongono di colmare le lacune della storiografia contemporanea intorno alla breve vita di Maria Adelaide di Savoia (1685-1712) e all’atmosfera che regnava alla corte di Versailles nel periodo in cui lei vi ha vissuto (1696-1712). I primi contributi insistono in particolare sugli anni di formazione di questa figura storica. Olivier C..

    Charles-Joseph Prince de Ligne, Mon Journal de la guerre de Sept Ans

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    Mon Journal de la guerre de Sept Ans è il titolo che il principe Charles-Joseph de Ligne (1735-1814) ha dato alla sua relazione sulla guerra dei Sette Anni (1756-1763) di cui fu un attore e un testimone attivo. Il principe, allora giovane ufficiale al servizio dell’Austria, prese parte alle campagne nell’Europa centrale e fu coinvolto in numerosi combattimenti. Da questa esperienza, prima come capitano, più tardi in veste di luogotenente-colonnello e infine in quanto colonnello comandante dei..

    Correspondance du président de Brosses et de l’abbé marquis Niccolini, sous la direction de John Rogister et Mireille Gille

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    Frutto di anni di ricerche, il volume raccoglie la corrispondenza tra il presidente de Brosses e l’abate Niccolini. Si tratta di quarantotto lettere, in gran parte inedite. Qui presentate in ordine cronologico, esse coprono un periodo compreso fra l’8 luglio del 1740 e il 14 ottobre 1770. Questa corrispondenza è innanzitutto un lungo dialogo epistolare tra due eruditi: Charles de Brosses, conte di Tourney e di Motfalcon, parlamentare implicato nelle controversie politiche del regno di Luigi X..

    Pascale Arizmendi, “Nicolas Le Floch”, le “Tableau de Paris” de Jean-François Parot

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    L’autrice del presente volume, come suggerisce già il titolo, associa l’opera di Jean-François Parot, Les Enquêtes de Nicolas Le Floch, commissaire au Châtelet, oggetto del presente studio, a quella di Sébastien Mercier, Tableau de Paris, pubblicata tra il 1781 e il 1788, per sottolineare come, sulla scia dell’autore del xviii secolo, anche lo scrittore contemporaneo tenti di abbracciare nella sua totalità la capitale francese in un periodo di piena evoluzione quale la seconda metà del xviii ..

    Un environnement favorable à l’apprentissage du français : les deux îlots francoprovençaux des Pouilles

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    Cette contribution vise à présenter les deux îlots francoprovençaux des Pouilles comme un exemple d’environnement propice à l’apprentissage du français langue étrangère. Dans cette perspective, nous mettrons en lumière les conditions physiques, sociales, psychologiques et linguistiques qui font de Faeto et Celle di San Vito un contexte favorable à l’apprentissage de la langue hexagonale. Ce discours acquiert plus de force s’il est encadré dans le macro contexte italien dans lequel le français a déjà sa place et, plus encore, dans le projet européen plurilingue

    Les “Lettres sur la sympathie” (1798) de Sophie de Grouchy: philosophie morale et réforme sociale, Sous la direction de Marc André Bernier et Deirdre Dawson

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    Il volume propone una riedizione delle otto Lettres sur la sympathie che, nel 1798, Sophie de Grouchy fa apparire alla fine della sua traduzione – La Théorie des sentiments moraux – del trattato di filosofia morale del filosofo scozzese Adam Smith, The Theory of moral sentiments. Indirizzate ad un certo C***, che per la maggior parte dei biografi di Mme Condorcet corri-sponde al cognato Cabanis, le Lettres nascono innanzitutto dalla volontà di completare e approfondire le considerazioni di Sm..

    “Ma conscience est pure…”. Lettres des prisonniers de la Terreur. Textes recueillis, présentés et annotés par Magali Mallet

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    Il volume presenta 255 lettere, tratte dai manoscritti conservati da oltre due secoli alle Archives Nationales, scritte da persone incarcerate durante il Terrore, nel periodo compreso tra la fine del 1793 e la metĂ  del 1794. Di questa tragica pagina della storia francese, le lettere forniscono una testimonianza inedita, e preziosa, in quanto, attraverso il racconto del vissuto carcerario, offrono una visione diversa della Rivoluzione rispetto a quella che conosciamo. Letterati, personalitĂ  po..

    Il ruolo dell'aggettivo assiologico nel J'accuse di Zola

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    ENWithin the field of argumentative analysis, the aim of this article is to put into evidence how a locutor can pragmatically organize his political discourse, exploiting the semantic potentialities of the axiological adjective. In the specific, this study is focused on Zola’s J’Accuse, the text that changed the state of a judicial vicissitude already compromised, with national and supranational implications. We will examine how Zola managed to strategically use the axiological adjective in order to develop his personal process on two sides: the accusation against the people responsible for the affaire and the defense in favour of Dreyfus and the other victims of the case. In particular, the set of negative forms are exploited in order to characterize the “vrais coupables” and the affaire in general, in a pejorative way, using insult and even causing outrage. Zola exalts the qualities with positive adjectives, and favorably expresses support for the defendant and the other implied victims, included the President of the Republic. Within the most common semantic sphere, that is the moral, thus, in the J’Accuse, the axiological adjective constitutes a forceful political act within the whole and within Zola’s coherent design.Keywords: argumentation; axiological adjective; political discourse; accusation; defense.ITNell’ambito dell’analisi argomentativa, il presente articolo si propone l’obiettivo di mettere in evidenza come un locutore possa organizzare pragmaticamente il suo discorso politico, sfruttando le potenzialità semantiche dell’aggettivo assiologico. Nello specifico, vedremo come Zola nel J’Accuse, il testo che ha cambiato le sorti di una vicenda giudiziaria già pregiudicata con risvolti nazionali e sovranazionali, abbia saputo servirsi strategicamente dell’aggettivo assiologico per sviluppare il suo processo personale su due fronti: l’accusa contro i responsabili dell’affaire e la difesa in favore di Dreyfus e delle altre vittime del caso. In particolare, l’insieme delle forme negative sono sfruttate per qualificare in modo dispregiativo, sotto forma di insulto e persino di oltraggio, i “vrais coupables” e l’affaire in generale; con gli aggettivi positivi Zola esalta le qualità e si esprime favorevolmente per il condannato e le altre vittime implicate, compreso il Presidente della Repubblica. Nell’ambito semantico più sfruttato che è quello morale, l’aggettivo assiologico viene a costituire così, nel J’Accuse, un efficace atto politico all’interno del complessivo e coerente disegno zoliano.Parole chiave: argomentazione; aggettivo assiologico; discorso politico; accusa; difesa

    Lexique partagé en français et en francoprovençal des Pouilles dans la perspective du plurilinguisme

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    The purpose of this article is to present the results of our research into the lexicon shared between the Francoprovençal of Puglia and French, two languages belonging to the Gallo-Roman domain. The two varieties of Francoprovençal spoken in the small villages of Faeto and Celle di San Vito, located in the Monti Dauni area of the province of Foggia, are poorly endowed, with an oral tradition and endangered. Despite this, recent sociolinguistic surveys note that this language represents a communication code with a considerable linguistic vitality, determined by the extremely positive attitude of the inhabitants towards it. In addition, Faetani and Cellesi, recognizing their ethnolinguistic affiliation with French, show also a positive attitude towards the French language, which has many similarities with their local language. Hence our idea that French might represent a further incentive for Faetani and Cellesi to preserve their language, as well as its usefulness in understanding the official language of France and of other languages, in order to enjoy the benefits of plurilingualism. From this perspective, we will present a corpus of about 250 similar words in Francoprovençal and in French, organized according to the practice of intercomprehension. We find it relevant to make learners work on extracts of texts containing the sort of proposed lexicon. The learner will rely on the similarities, possibly on the lexical identities, which, by referring to the context, will allow him/her easy access to meaning
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