237 research outputs found

    Embodied Cognition. Body, movement and sport for didactics

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    Embodied Cognition (EC) is an interdisciplinary and multiperspective scientific theory whose characteristic, from a cultural and professional perspective, opens up interesting scenarios in the field of psychopedagogy. In particular, a prolific and extremely interesting area of study is now provided by the contribution of EC to the world of didactics (Caruana & Borghi, 2013). This work is part of this research horizon, investigating how the key principles of Embodied Cognition offer new opportunities to enhance differences in learning processes (Gomez Paloma & Ianes, a cura di, 2014). Starting from the analysis of the body as a scientific mediator of the learning process on a neurobiological (Rizzolatti & Sinigaglia, 2006) and neurophenomenological (Gallese, 2006) level, the study focuses on the scientific evidence (Margiotta, 2014) that EC can provide to teachers in the field of didactics. It represents a concrete springboard for delineating and validating an “EC-Based” model (Gomez Paloma & Damiani, 2015) to enhance corporeality as a cognitive system and a learning/ contextualization setting for the building of professional skills in the field of education

    Embodied Cognitive Science. Corpo, movimento e sport per una didattica più inclusiva

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    Trattandosi del primo articolo di questa nuova sezione della rivista, il presente lavoro è finalizzato a incorniciare l’area di intervento, l’ambito sul quale potranno essere costruiti altri prodotti. Questo framework scientifico e culturale ha le sue ragioni di esistere in quanto il tema delle attività motorie e sportive è per sua natura trasversale e abbraccia, pertanto, scienze cosiddette hard e soft, dalla biochimica alla filosofia, dalla fisiologia all’antropologia, dalle neuroscienze alla pedagogia, dalla psicologia alla biomeccanica, ecc. È mia intenzione, pertanto, orientare il lettore a comprendere come oggi il corpo, il movimento e lo sport — quali forme riconosciute di espressione naturale e sociale della persona — possano assumere una valenza formativa e pedagogicamente significativa, sia per la costruzione dei saperi e delle abilità, sia per qualificare ulteriormente i processi inclusivi nell’ambito della didattica ordinaria. In questo scenario, il paradigma dell’Embodied Cognitive Science (ECS; Gomez Paloma, 2013) emerge con fierezza e assume la valenza di base, scientifica e contestuale, sulla quale investire energie euristiche per affinare quadri teorici a supporto dei protocolli applicativi, costruire sperimentazioni e progetti di ricerca-azione, analizzare e riflettere sulle esperienze didattiche evidence based che lo possono identificare come modello vincente. Nello specifico, partendo da un inquadramento scientifico dei neuroni specchio (Rizzolatti e Sinigaglia, 2006), si è sviluppato in modo articolato e logico il valore della corporeità, con la quale gli stessi neuroni consentono fenomenologicamente che si innesti l’intersoggettività sociale. Gli effetti di questo fenomeno, denominato embodiment, apre nuovi scenari relativi alle implicazioni didattiche che derivano dalle innovative scoperte neuroscientifiche (Damasio, 1995; Gallese, 2005). Partendo dalla pedagogia del corpo e aprendo le porte all’educazione motoria, la didattica ordinaria e quella inclusiva giustificano con maggior significatività e ricaduta l’innesto delle neuroscienze. Quando l’importanza della corporeità e della emozionalità negli apprendimenti significativi e nella cultura dell’inclusione inizia ad acquisire senso e validità, ecco però che c’è sempre la multimedialità. Ci si interroga e si pongono dubbi e perplessità su come operare costruttivamente a scuola. Ci si chiede, pertanto, se e come sia il caso di ripensare a una didattica ECS based (Gomez Paloma e Damiani, 2015), che valorizzi, cioè, il corpo e il movimento come parti integranti del processo formativo

    La valutazione del comportamento. Costrutti, orientamenti e prospettive

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    A partire da una sintetica analisi dell\u2019evoluzione storica e concettuale del costrutto di comportamento, vengono messi in luce gli elementi di complessit\ue0 e di problematicit\ue0 connessi a una sua contestualizzazione in ambito educativo e scolastico. L\u2019articolo intende proporre una riflessione su un\u2019idea di comportamento funzionale alla formazione e alla valutazione dello stesso, che sia sostenibile e proattiva in relazione ai valori e ai principi chiave dei framework attuali - inclusione, equit\ue0, capacitazione, sostenibilit\ue0 - e fondata su un\u2019antropologia coerente, al fine di contribuire al co-sviluppo delle persone e dei sistemi scuola-mondo (Agenda Unesco 2030). Starting from a synthetic analysis of the historical and conceptual evolution of the behavioral construct, the elements of complexity and problematic nature, connected to its contextualization in the educational and scholastic field, are brought to light. The article aims to propose a reflection on an idea of behavior which is functional to the training and evaluation of the same, and is sustainable and proactive in relation to the values and key principles of the current frameworks - inclusion, equity, capacity, sustainability - and is based on a coherent anthropology, in order to contribute to the co-development of people and of the school-world systems (Unesco 2030 Agenda)

    Assessing the impact of future CAP reforms on the demand of production factors

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    The CAP reform process has been a central issue for agricultural economics research in recent years, and is gaining further attention in view of the post-2013 perspectives. The objective of this paper is to assess ex-ante the effect of different post-2013 CAP and market scenarios on the demand of productions factors. The paper is based on the use of farm household dynamic programming models maximising the net present value with a time horizon until 2030. A representative model has been implemented for 18 different farming systems in 8 EU countries. Changes in marginal values of selected resource constraints (land, labour and capital) are used to assess the potential effect of different scenarios on farm-household demand of production factors. Results highlight that both policy and market conditions change strongly the demand of productive factors

    Le attività motorie e sportive nella scuola primaria. Una sinergia scuola-famiglia per la formazione del bambino.

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    3noreservedLa seguente ricerca, fondata sulla ricchezza educativa delle attività motorie e sportive, riconosce la valenza del ruolo dei genitori in tale processo e valorizza la proficuità del rapporto istituzionale basato su sinergia culturale e complicità di azione. Dato per scontato, infatti, che nella persona non esistono separazioni e, pertanto, il corpo non è il “vestito” di ogni individuo, ma piuttosto il suo modo globale di essere nel mondo e di agire nella società, la corporeità, le diverse forme intellettive e l’affettività partecipano allo sviluppo del bambino, la cui evoluzione rappresenta il risultato dell’esistenza di un rapporto tra l’Io, l’ambiente e gli altri. Se l’atto psicomotorio, infatti, è guidato dal cervello e questo, a sua volta, necessita di stimoli precisi - di tipo esterno, propriocettivo e di forte spinta motivazionale per poter formulare risposte - un genitore di un bambino della scuola primaria deve essere consapevole del forte condizionamento del ruolo che riveste la relazione quotidiana domiciliare attraverso linguaggi non verbali comuni. È in famiglia che si scrive il destino dei propri figli: un clima di autorealizzazione si costruisce insieme, giorno dopo giorno, attraverso l’esempio vitale e coerente del genitore, specie attraverso la comunicazione analogica.mixedF. GOMEZ PALOMA; R. SGAMBELLURI; P. AIELLO;GOMEZ PALOMA, F.; Sgambelluri, R.; Aiello, P

    Molecular basis of phospholipase A2 inhibition by petrosaspongiolide M.

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    Petrosaspongiolide M (PM) is an anti-inflammatory marine metabolite that displays a potent inhibitory activity toward group II and III secretory phospholipase A2 (PLA2) enzymes. The details of the mechanism, which leads to a covalent adduct between PLA2 and γ-hydroxybutenolide-containing molecules such as PM, are still a matter of debate. In this paper the covalent binding of PM to bee venom PLA2 has been investigated by mass spectrometry and molecular modeling. The mass increment observed for the PM-PLA2 adduct is consistent with the formation of a Schiff base by reaction of a PLA2 amino group with the hemiacetal function (masked aldehyde) at the C-25 atom of the PM γ-hydroxybutenolide ring. Proteolysis of the modified PLA2 by the endoprotease LysC followed by HPLC MS analysis allowed us to establish that the PLA2 α-amino terminal group of the lle-1 residue was the only covalent binding site for PM. The stoichiometry of the reaction between PM and PLA2 was also monitored and results showed that even with excess inhibitor, the prevalent product is a 1:1 (inhibitor:enzyme) adduct, although a 2:1 adduct is present as a minor component. The 2:1 adduct was also characterized, which showed that the second site of reaction is located at the ε-amino group of the Lys-85 residue. Similar results in terms of the reaction profile, mass increments, and location of the PLA2 binding site were obtained for manoalide, a paradigm for irreversible PLA2 inhibitors, which suggests that the present results may be considered of more general interest within the field of anti-inflammatory sesterterpenes that contain the γ-hydroxybutenolide pharmacophore. Finally, a 3D model, constrained by the above experimental results, was obtained by docking the inhibitor molecule into the PLA2 binding site through AFFINITY calculations. The model provides an interesting insight into the PM-PLA2 inhibition process and may prove useful in the design of new anti-inflammatory agents that target PLA2 secretory enzymes
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