6 research outputs found

    Positive or negative environmental modulations on human brain development: the morpho-functional outcomes of music training or stress

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    In the last couple of decades, the study of human living brain has benefitted of neuroimaging and non-invasive electrophysiological techniques, which are particularly valuable during development. A number of studies allowed to trace the usual stages leading from pregnancy to adult age, and relate them to functional and behavioral measurements. It was also possible to explore the effects of some interventions, behavioral or not, showing that the commonly followed pathway to adulthood may be steered by external interventions. These events may result in behavioral modifications but also in structural changes, in some cases limiting plasticity or extending/modifying critical periods. In this review, we outline the healthy human brain development in the absence of major issues or diseases. Then, the effects of negative (different stressors) and positive (music training) environmental stimuli on brain and behavioral development is depicted. Hence, it may be concluded that the typical development follows a course strictly dependent from environmental inputs, and that external intervention can be designed to positively counteract negative influences, particularly at young ages. We also focus on the social aspect of development, which starts in utero and continues after birth by building social relationships. This poses a great responsibility in handling children education and healthcare politics, pointing to social accountability for the responsible development of each child

    Prematurità e attaccamento: proposta di una scheda di osservazione

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    L’aumento delle nascite pretermine e la crescente sopravvivenza di questa popolazione di neonati hanno portato ad indagare il profilo caratteristico del neonato prematuro e le sue traiettorie evolutive spesso vulnerabili e atipiche. Uno degli aspetti maggiormente influenzati dalla nascita pretermine e dall’ambiente della Terapia Intensiva Neonatale (TIN) è la relazione tra il neonato e il suo caregiver, con possibili effetti negativi sullo sviluppo del legame di attaccamento e conseguenti possibili ripercussioni nelle diverse aree di sviluppo, a breve e a lungo termine. Inoltre, la vulnerabilità iniziale tipica del prematuro attribuisce all’ambiente la possibilità di amplificare o ridurre i rischi neonatali, influenzando così la traiettoria di sviluppo del bambino. Partendo da questo background teorico, si è ritenuto utile creare uno strumento osservativo che consenta di rilevare le caratteristiche dell’interazione fra il neonato pretermine e il suo caregiver, sulle quali il Terapista della Neuro e della Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) possa formulare il proprio intervento di promozione dello sviluppo di un legame di attaccamento di tipo sicuro. Alla formulazione della scheda è seguito un periodo di applicazione della stessa, utilizzando anche alcune tecniche di care neonatale, all’interno di un progetto svolto presso il reparto di Terapia Intensiva Neonatale di un ospedale di terzo livello della regione Veneto. L’esperienza di applicazione clinica della scheda di osservazione ha permesso di confermare il possibile utilizzo di questo strumento per rilevare i punti di forza e le criticità della relazione fra il neonato prematuro e il suo caregiver, al fine di formulare il progetto terapeutico e di valutare l’efficacia del trattamento. La scheda è stata inoltre utilizzata per aggiornare le proposte terapeutiche, nonché per renderle personalizzate e centrate sulla famiglia. Da questo studio emerge quindi l’importanza di utilizzare uno strumento specifico per il profilo caratteristico del neonato prematuro e che valorizzi la relazione con il caregiver nella promozione del suo sviluppo. Si evince infine la rilevanza della presenza del TNPEE in TIN come osservatore, facilitatore della relazione neonato-caregiver e promotore del benessere del neonato

    Non solo a Milano: Arte, Cultura, Spettacolo, Tomo Primo

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    ARTOURGALLEY: A geo-economic model the place participatory marketing The local marketing with a participatory bottom-up logic begins with the active teaching of geography and applied aims recognition, cataloging, description and enhancement of our cultural heritag
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