1,959 research outputs found

    Architecture of viral genome-delivery molecular machines.

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    From the abyss of the ocean to the human gut, bacterial viruses (or bacteriophages) have colonized all ecosystems of the planet earth and evolved in sync with their bacterial hosts. Over 95% of bacteriophages have a tail that varies greatly in length and complexity. The tail complex interrupts the icosahedral capsid symmetry and provides both an entry for viral genome-packaging during replication and an exit for genome-ejection during infection. Here, we review recent progress in deciphering the structure, assembly and conformational dynamics of viral genome-delivery tail machines. We focus on the bacteriophages P22 and T7, two well-studied members of the Podoviridae family that use short, non-contractile tails to infect Gram-negative bacteria. The structure of specialized tail fibers and their putative role in host anchoring, cell-surface penetration and genome-ejection is discussed

    Cleavage of DFNA5 by caspase-3 during apoptosis mediates progression to secondary necrotic/pyroptotic cell death.

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    Apoptosis is a genetically regulated cell suicide programme mediated by activation of the effector caspases 3, 6 and 7. If apoptotic cells are not scavenged, they progress to a lytic and inflammatory phase called secondary necrosis. The mechanism by which this occurs is unknown. Here we show that caspase-3 cleaves the GSDMD-related protein DFNA5 after Asp270 to generate a necrotic DFNA5-N fragment that targets the plasma membrane to induce secondary necrosis/pyroptosis. Cells that express DFNA5 progress to secondary necrosis, when stimulated with apoptotic triggers such as etoposide or vesicular stomatitis virus infection, but disassemble into small apoptotic bodies when DFNA5 is deleted. Our findings identify DFNA5 as a central molecule that regulates apoptotic cell disassembly and progression to secondary necrosis, and provide a molecular mechanism for secondary necrosis. Because DFNA5-induced secondary necrosis and GSDMD-induced pyroptosis are dependent on caspase activation, we propose that they are forms of programmed necrosis

    Soliton solutions of the Kadomtsev-Petviashvili II equation

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    We study a general class of line-soliton solutions of the Kadomtsev-Petviashvili II (KPII) equation by investigating the Wronskian form of its tau-function. We show that, in addition to previously known line-soliton solutions, this class also contains a large variety of new multi-soliton solutions, many of which exhibit nontrivial spatial interaction patterns. We also show that, in general, such solutions consist of unequal numbers of incoming and outgoing line solitons. From the asymptotic analysis of the tau-function, we explicitly characterize the incoming and outgoing line-solitons of this class of solutions. We illustrate these results by discussing several examples.Comment: 28 pages, 4 figure

    Perceptions of people’s dishonesty towards robots

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    Dishonest behavior is an issue in human-human interactions and the same might happen in human-robot interactions. To ascertain people’s perceptions of dishonesty, we asked participants to evaluate five different scenarios where someone was being dishonest towards a human or a robot, but we varied the level of autonomy the robot presented. We asked them how guilty they would feel by being dishonest towards a robot, and why do they think people would be dishonest with robots. We see that, regardless of being a human or the autonomy the robot presented, people always evaluated as being wrong to be dishonest. They reported feeling low guilt with a robot. And they expressed that people will be dishonest mostly because of lack of capabilities in the robot to prevent dishonesty, absence of presence, and a human tendency for dishonesty. These results bring implications for the developments of autonomous robots in the future.info:eu-repo/semantics/acceptedVersio

    Il GIS per il monitoraggio e la gestione del ciclo integrato dei rifiuti in Sicilia

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    Il problema dei rifiuti è una questione di grande attualità e di rilevanza nazionale: ogni giorno i servizi d’informazione trattano della cosiddetta “emergenza rifiuti” anche se, visto il perdurare e il rinnovarsi di tante “emergenze”, si dovrebbe parlare di ordinaria situazione di inefficienza del sistema di smaltimento. In realtà, la situazione della “gestione dei rifiuti” risulta essere assai più complessa di quanto emerga dai media nazionali. È ancora più arduo scoprire le “falle” del sistema e ricercare le motivazioni di una tale inefficienza, poiché, nella stessa penisola, l’applicazione della normativa di settore è avvenuta in maniera differente e disomogenea. Per questo arduo compito vengono sicuramente a supporto delle decisioni i sistemi informativi territoriali come strumento importantissimo per il monitoraggio e la programmazione di un problema vastissimo e pluridisciplinare come quello della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. L’attuazione di corrette pratiche di gestione dei rifiuti ha ripercussione in molti settori della vita civile di una Comunità interessando oltre al territorio e l’ambiente, la sanità, le infrastrutture, e non ultimo, l’ordine pubblico. Questo studio nasce dall’esigenza reale degli uffici del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti della Regione Siciliana di avere una visone d’insieme sulla situazione attuale delle Società d’Ambito (ATO) e una proiezione dei possibili scenari in vista dell’attuazione della legge che istituisce nell’isola le Società per la Regolamentazione dei Rifiuti (SRR). Partendo dall’acquisizione dei dati regionali, attività alquanto laboriosa e problematica sia per l’eterogeneità delle fonti sia soprattutto per la mancanza di una standardizzazione dei dati, e dalla loro validazione è stata creata una banca dati dettagliata sulla quantità di rifiuti prodotti nei singoli Comuni, la percentuale di raccolta differenziata, il costo del servizio complessivo e per abitante, il personale impiegato nei vari servizi ed il relativo costo, le infrastrutture presenti nel territorio (discariche, impianti di compost, centri comunali di raccolta, isole ecologiche), il costo del conferimento in discarica, l’analisi economica con i dati aggregati dei debiti e crediti delle ATO siciliane. Sono state anche effettuate delle simulazioni sullo stato futuro delle discariche a intervalli semestrali in relazione ai dati di produzione dei singoli comuni. Una volta strutturato il Database, sono state svolte parecchie analisi spaziali con strumenti GIS che hanno fatto emergere tutte quelle criticità, che sono alla base dell’enorme indebitamento nella gestione dei rifiuti, come le differenti tariffe di conferimento, le distanze dai centri di conferimento, l’inadeguatezza delle discariche, i costi del personale, ma hanno anche fatto emergere quello che sarà il futuro della gestione dei rifiuti in Sicilia con le costituende SRR, evidenziando immediatamente la loro distribuzione poco omogenea rispetto ai Comuni assegnati, e confrontando i dati di popolazione, la produzione di rifiuti e il numero dei Comuni appartenenti alle varie SRR, si nota una evidente sproporzione nella distribuzione dei carichi. Questo lavoro, attraverso uno studio approfondito delle dinamiche di conferimento dei rifiuti in discarica, vuole offrire una possibile soluzione al monitoraggio del ciclo dei rifiuti e al problema delle grandi distanze che i Comuni percorrono per lo smaltimento. Si è analizzata l’incidenza del trasporto sui costi di gestione e dell’impatto sull’ambiente, in relazione agli inquinanti immessi in atmosfera. La sola introduzione del correttivo di livellamento delle tariffe di conferimento nelle varie discariche, dovrebbe eliminare quasi totalmente il problema

    Rilievo integrato presso il Borgo Schirò (PA)

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    Il lavoro qui presentato consiste in un rilievo integrato (Topografico/GPS statico/NRTK/Laser Scanner) di un piccolo contesto extraurbano siciliano, Borgo Schirò, noto per le vicende storiche che portarono alla sua costruzione a seguito dell’emanazione della legge n.1 del 2 gennaio 1940, per il superamento del latifondo. Data la natura varia degli elementi da rilevare (edifici, arredo urbano, strade) sono state adottate tecniche di acquisizione diversificate per ognuno di essi, le quali, in forma integrata, hanno permesso un utile confronto finale degli elaborati prodotti, offrendo la possibilità di effettuare analisi qualitative altamente accurate su singoli casi strutturali ed elevati gradi di dettaglio nei casi architettonici focalizzati. Le tempistiche notevolmente contenute e l’esiguità del numero degli operatori necessari alle operazioni di acquisizione ed elaborazione dei dati, rendono soddisfacenti gli esiti raggiunti e chiaramente proficua l’integrazione delle metodologie di rilievo adottate.The work here shown consists of an integrated survey (Topographic/static GPS/NRTK/Laser Scanning) of a small Sicilian extraurban context, Borgo Schirò, known for the historical events that led to its construction, following the issuance of the law n. 1 of January 2nd 1940, for the elimination of the latifondium. Given the different nature of the elements to be surveyed (buildings, urban elements, roads) different techniques of metric data acquisition were used for each of them. The integration of all of them, allowed a useful comparison of the final products, offering the possibility of making highly accurate qualitative analysis on the individual structural cases and a high level of detail in the architectural cases focused. The reduced timing and the very small number of operators needed for data acquisition and processing, make the achieved outcomes satisfactory and the integration of survey methods adopted clearly successful
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