34 research outputs found

    Senza casa. L'emergenza abitativa a Palermo

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    Nel capoluogo siciliano i fenomeni di occupazione abusiva a scopo abitativo hanno acquistato una dimensione rilevante e si intrecciano ad un quadro socio-economico aggravato dall\u2019attuale crisi economica del Paese. A Palermo, come in altre realt\ue0 urbane quali Roma e Milano, lo spazio urbano \ue8 divenuto \u201coggetto\u201d di lotta e rivendicazione da parte di gruppi di abitanti, pi\uf9 o meno organizzati, che reclamano - attraverso forme illegali (ma non illegittime) di occupazione di beni pubblici o del privato sociale - il diritto all\u2019abitare quale espressione primaria di un pi\uf9 ampio \u201cdiritto alla citt\ue0\u201d. L'articolo presenta i risultati dell'indagine sul fenomeno delle occupazioni abusive a Palermo mettendo in evidenza le conflittualit\ue0 e gli aspetti di innovazione che presentano queste pratiche informali

    Progettare la costa

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    Le recenti esperienze di riqualificazione dei waterfront hanno segnato un mutamento nel quadro culturale e operativo in materia di pianificazione degli ambiti urbani costieri. Tuttavia non poche sono le difficolt\ue0 che tali operazioni comportano. L'articolo isola alcuni nodi problematici e, al medesimo tempo, alcune innovazioni introdotte dal recupero dei waterfront urbani

    Lo spazio conteso tra pratiche informali e processi formali

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    A partire dal 1990 lo spazio pubblico dei quartieri ERP di Palermo \ue8 stato interessato da pratiche informali avviate dagli occupanti e residenti (con l\u2019appoggio delle associazioni e dei movimenti locali) e politiche urbane ufficiali avviate dall\u2019Amministrazione comunale. L'articolo attraverso la lente dello spazio pubblico affronta il confronto tra una politica urbana mainstream basata su logiche neoliberiste e autoreferenziali, e una pratica di riappropiazione e risignificazione dal basso avviata dai residenti. Due cammini paralleli e profondamente diversi che difficilmente - e in rari casi \u2013 si sono incontrati e che rivelano la storia di una citt\ue0 da sempre contesa tra forze riformiste e spinte contro-riformiste

    La cittĂ  elusiva : spazio pubblico e spazio privato oltre la cittĂ  densa

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    La riflessione critica sulla città contemporanea, avviata a partire dalla seconda metà del novecento, ha alimentato un ampio quanto controverso dibattito sulla condizione urbana. I profondi processi di modificazione degli assetti economici, politici e sociali, associati ai fenomeni di ristrutturazione e ri-organizzazione spaziale, hanno innescato una “rottura” radicale rispetto alle tradizionali tendenze trasformative generando sul piano epistemologico la crisi dei paradigmi interpretativi dualistici e dicotomici delle scienze urbane e territoriali. Le diadi oppositive città/campagna, urbano/rurale, pubblico/privato o, ancora, centro/periferia su cui si è strutturato il dibattito scientifico e culturale novecentesco hanno lentamente ceduto il passo a neologismi e nuove categorie descrittive nel tentativo di cogliere non solo i nuovi principi di organizzazione dello spazio, ma anche le diverse pratiche d’uso che producono e si producono in questi nuovi territori. In questo processo adattativo sono mutati inevitabilmente anche gli attori e le strategie di governo urbano sia in termini di approccio che di metodo. Ovviamente si tratta di cambiamenti problematici e contraddittori, dove elementi e fenomeni di segno opposto si combinano e coesistono. Rispetto a questo panorama di temi e questioni, il presente volume non ha la pretesa di fornire soluzioni ma di proporre un punto di vista, seppur selettivo, sui fenomeni che investono oggi la città e che ne stanno mutando radicalmente l’immaginario (dal punto di vista politico e sociale) e la struttura (dal punto di vista fisico). Ragionare sul territorio disperso delle postmetropoli contemporanee e sul ruolo e la natura del suo spazio pubblico si offre quindi come occasione per ampliare il ragionamento sul senso e sui meccanismi di funzionamento della città e sulle politiche che la regolano

    Le sfide dell'urbanistica dopo l'emergenza. Elementi di metodo e modelli di azione per una nuova stagione

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    Il Convegno “Post-pandemic Cities: le sfide dell’urbanistica dopo l’emergenza” nelle intenzioni, ma soprattutto negli esiti, ha rappresentato un’occasione di discussione promossa dalla Sezione Sicilia dell’INU per contribuire costruttivamente e attivamente al dibattito nazionale sul post-pandemia. In coerenza con la mission dell’Istituto, il convegno si è rivolto al panorama pluri-attoriale che oggi opera nelle città e nei territori mettendo in luce elementi di metodo, fronti di lavoro e modelli di azione per affrontare quella che sembra prefigurarsi come una nuova fase della disciplina. Sebbene la pandemia sia per sua natura una sfida di portata globale,il contributo assume una prospettiva dal Sud non tanto per limitarsi a discutere le conseguenze locali – e per molti aspetti marginali – di un fenomeno di livello globale, quanto per verificare se territori tradizionalmente distanti da dinamiche e processi globali mostrino una qualche forma di resilienza alla crisi in atto provando così a scardinare il presupposto epistemologico che da sempre lega alti livelli di sviluppo socio-economico a qualità della vita

    Giustizia ambientale e recupero delle aree verdi: il caso di Palermo

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    L’urban shrinkage è diventata una questione centrale tanto nel dibattito scientifico quanto nell’agenda politica di diverse città europee. Secondo i dati EUROSTAT (2019), circa il 40% delle città europee con più di 200.000 abitanti stanno perdendo popolazione; una contrazione che si esplicita maggiormente, sotto il profilo spaziale, in una progressiva sottoutilizzazione del patrimonio edificato, così come nel contestuale incremento di aree e terreni in stato di abbandono. In questo quadro controverso di mutazione strutturale della città, così come l’abbiamo conosciuta, le politiche urbane alla prova in Europa tentano di declinare la decrescita quale occasione strategica di investimento sulle aree verdi al fine di incrementare la qualità urbana - in termini ecologici e sociali - e agire simultaneamente sullo sviluppo delle economie locali. Rispetto al suddetto quadro di riferimento, il presente contributo si concentra sulla valutazione degli effetti che il recupero/creazione di nuovi spazi verdi pubblici hanno generato su alcune aree campione periferiche della città di Palermo. Un contesto urbano dove, secondo l’ultimo Rapporto Svimez (2019), il fenomeno dell’urban shrinkage rappresenta un trend in costante crescita e sul quale il nuovo PRG, in fase di adozione, interviene attraverso un rilancio degli interventi sul capitale ambientale e sulle aree verdi urbane della città

    Rigenerazione urbana e sostenibilit\ue0 sociale: pratiche a confronto

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    Nello scenario post-crisi attuale, che ha visto la sensibile riduzione delle risorse pubbliche per i progetti di rigenerazione urbana, in molte realt\ue0 urbane italiane e non solo, stiamo assistendo alla crescita di una serie di pratiche urbane micro-spaziali che stanno ridisegnando gli spazi urbani. Si tratta di esperienze che diversi studiosi hanno definito come \u2018insurgent\u2019, \u2018do-it-yourself\u2019 (DIY), \u2018guerrilla\u2019, \u2018everyday\u2019, \u2018participatory\u2019 e/o \u2018grassroots\u2019 urbanism (Haydn and Temel, 2006; Borasi and Zardini, 2008; Chase et al., 2008; Burnham, 2010; Hou, 2010; Zeiger, 2011) e che si caratterizzano per una capacit\ue0 proattiva che sfida gli approcci tradizionali delle politiche urbane e le loro modalit\ue0 di risolvere i problemi. Se accogliamo come ipotesi di lavoro che il carattere innovativo della rigenerazione urbana risiede nel suo essere una politica che sviluppa azioni integrate a carattere fisico ed economico con un\u2019enfasi particolare sull\u2019inclusione sociale, la recente letteratura sull\u2019innovazione sociale ci spinge ad un necessario confronto con le pratiche di progettazione e realizzazione collettiva \u201cdal basso\u201d degli spazi urbani, in un processo di mutuo apprendimento fra i diversi soggetti (cittadini/istituzioni). In questo quadro generale, particolarmente significative risultano le esperienze di rigenerazione avviate a Palermo in cui lo spazio urbano risulta \u201cconteso\u201d tra pratiche informali avviate dagli abitanti e politiche urbane ufficiali avviate dall\u2019Amministrazione comunale. Obiettivo del contributo \ue8 quello di interrogarsi su come tali pratiche possano concorrere alla formulazione di una nuova forma di politica di rigenerazione urbana in grado di generare una citt\ue0 pi\uf9 giusta e democratica

    Oltre l’emergenza Covid. Visioni e prospettive d’azione

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    La diffusione del Covid-19, che ha inesorabilmente segnato questi anni, pone le grandi aree urbane che per prime ne hanno certamente subìto direttamente gli effetti negativi di fronte a profonde sfide che concernono anche la limitazione delle libertà personali e il cambiamento degli stili di vita. L'articolo riflette su questi aspetti, provando a ragionare sulle sfide che l'urbanistica deve saper coglier
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