Giustizia ambientale e recupero delle aree verdi: il caso di Palermo

Abstract

L’urban shrinkage è diventata una questione centrale tanto nel dibattito scientifico quanto nell’agenda politica di diverse città europee. Secondo i dati EUROSTAT (2019), circa il 40% delle città europee con più di 200.000 abitanti stanno perdendo popolazione; una contrazione che si esplicita maggiormente, sotto il profilo spaziale, in una progressiva sottoutilizzazione del patrimonio edificato, così come nel contestuale incremento di aree e terreni in stato di abbandono. In questo quadro controverso di mutazione strutturale della città, così come l’abbiamo conosciuta, le politiche urbane alla prova in Europa tentano di declinare la decrescita quale occasione strategica di investimento sulle aree verdi al fine di incrementare la qualità urbana - in termini ecologici e sociali - e agire simultaneamente sullo sviluppo delle economie locali. Rispetto al suddetto quadro di riferimento, il presente contributo si concentra sulla valutazione degli effetti che il recupero/creazione di nuovi spazi verdi pubblici hanno generato su alcune aree campione periferiche della città di Palermo. Un contesto urbano dove, secondo l’ultimo Rapporto Svimez (2019), il fenomeno dell’urban shrinkage rappresenta un trend in costante crescita e sul quale il nuovo PRG, in fase di adozione, interviene attraverso un rilancio degli interventi sul capitale ambientale e sulle aree verdi urbane della città

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