274 research outputs found

    Towns in early medieval Italy: new archaeological perspectives

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    Stato della questione e dibattito in corso sulla città alto-medievale in Italia. Prospettive di ricerca future

    La città altomedievale

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    Bilancio degli studi sulla città alto-medievale in Italia alla luce delle ricerche di Vito Fumagalli. Particolare riferimento alle fonti archeologiche

    Il nord Italia intorno al 711

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    Analisi della situazione politico-economica e insediativa dell'Italia del nord nella prima metà del secolo VIII, in comparazione con l'area ispanica interessata, in quel periodo, dall'invasione araba. Riflessioni in particolare sulle ricadute economiche in ambito mediterraneo alla luce dell'archeologi

    The Eels of Venice. The long eighth century of the emporia of the northern region along the Adriatic coast

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    L’articolo prende spunto dalle recenti ricerche archeologiche sul sito di Comacchio (FE), un insediamento che sorse in prossimità delle foci del Po tra il VII e l’VIII secolo. Comacchio, nota nelle fonti scritte soprattutto per aver stipulato un patto con i Longobardi (relativo al commercio sul Po e i suoi affluenti), appare sempre di più, nell’evidenza archeologica, come un insediamento di primaria importanza per studiare la natura,la consistenza e l’estensione dei commerci durante la tarda età longobarda nelle aree del Regno. L’articolo prende in considerazione diversi nuovi aspetti che qualificano questo insediamento sul piano archeologico: natura ed estensione dell’abitato, caratterizzazione delle attività economico-produttive, relazioni con i poteri pubblici. Il quadro che ne emerge documenta nuovi interessanti paradigmi, specifici di questi centri costieri del primo alto medioevo: rapidità di evoluzione, specializzazione economica (in senso commerciale ed artigianale), originalità della struttura insediativa, capacità di costruire e mantenere reti di rapporti anche a livello internazionale (grazie ancora alla mediazione bizantina). Questo articolo dimostra come Comacchio costituisca una eccellente o sul piano archeologico per ridiscutere alcuni dei principali tematismi che riguardano l’economia e la società del nord Italia nel corso dei secoli VIII e IX e per analizzare un fenomeno importante ma poco studiato, quello degli empori nord adriatici. Un fenomeno che peraltro presenta più una similitudine, anche temporale, con quello che si sviluppa, più o meno nello stesso periodo, nel nord Europa

    La città in Italia tra VI e VIII secolo: riflessioni dopo un trentennio di dibattito archeologico

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    Discussione critica del dibatitto scientifico sulle città alto-medievali italiane, con particolare riferimento al contributo archeologico

    Parma, il medioevo e l'archeologia

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    L'articolo analizza alcune principali tematiche legate alla storia di Parma da un punto di vista archeologico. Dopo una parte dedicata all'archeologia medievale nel parmense nel periodo Positivista, si analizzano i seguenti tematismi: archeologia del periodo longobardo; la sede episcopale nel tempo; il problema delle mura e delle confinazioni della città dopo l'età antica

    L'archeologia nella laguna veneziana e la nascita di una nuova città

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    Storia critica della ricerca archeologica nella laguna veneziana, dalle fine del secolo XIX fino ai nostri giorni. Nuove interpretazioni sull'abitato nei secoli alto-medievali. Prospettive di ricerca

    Agricoltura e ambiente nell'Italia tardo-antica e altomedievale. Una prospettiva archeologica

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    Analisi del contributo archeologico alla storia dell'agricoltura in Italia nel medioevo

    The Future of Venice's Past and the Archaeology of the North-Eastern Adriatic Emporia during the Early Middle Ages

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    L’articolo prende in esame un tematismo molto noto, quello delle origini di Venezia, attraverso la prospettiva archeologica. Tutta una parte del lavoro analizza e discute criticamente quale tipo di archeologia sia stata praticata a Venezia e nella laguna a partire dalla fine dell’800, quale ne sia stata la matrice culturale e quale risultati abbia conseguito nel corso del tempo. Si identificano in una prospettiva storica sbagliata (la ricerca delle origini romane della città) e in una metodologia di indagine non adeguata (scavi casuali legati all’emergenza) i suoi aspetti di maggiore criticità; e a questi si attribuisce il suo parziale insuccesso, nonostante gli ingenti finanziamenti di cui tali ricerche hanno beneficiato. L’articolo discute poi un altro problema, quello cioè della scala geografica che si ritiene di dover utilizzare per affrontare il fenomeno dal punto di vista archeologico. Un interessante punto di osservazione si riconosce nell’arco nord adriatico, dove si registrano diversi episodi insediativi molto simili nello stesso periodo, alcuni dei quali, proprio perchè indagati di recente, hanno dimostrato tutto il loro potenziale archeologico. In questo articolo si intende dunque dimostrare come solo un’archeologia problematicamente orientata possa costituire un originale e utile strumento per studiare le origini di Venezia; come sia preliminare la predisposizione di una cartografia del potenziale archeologico tematizzato archeologicamente; e, infine, come sia opportuno tentare di analizzare questo fenomeno almeno in una prospettiva nord adriatica
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