31 research outputs found

    Storie, racconti e cura di sé : per una pedagogia della narrazione del limite

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    Esiste uno spazio di sosta e sospensione, uno spazio di separatezza e duplice permanenza tra il qui ed ora e l’altrove e chissà quando, uno spazio in cui i significati e le attribuzioni possono essere ribaltate, ricombinate, rinnovate, uno spazio in cui è possibile rinominare gli eventi e l’esperienza, riordinarla, risignificarla, ricucirla se strappata o lisa. È lo spazio liminale del racconto, che proprio dalla natura finita dell’essere umano prende origine e così del suo limite, della ferita esistenziale e della sua fragilità sa prendersi cura. Rispecchiamento, immedesimazione, identificazione, allontanamento, diniego, denuncia, disvelamento, scoperta, conoscenza, meraviglia, contemplazione, rivoluzione sono solo alcune delle dinamiche che possono comporre un lieve e silente, intimo e nascosto processo di cura del sé e dei propri vuoti, per chiunque abbia a frequentare la dimensione della narrazione e del racconto.There is a place of suspension and pause; a place of detachment and double existence between the hic et nunc and somewhere else, indefinite in time and space; a place where meanings can be overturned, rearranged, renewed; a place where it is possible to retitle both events and experiences, which may need to be reordered, renamed and resewed, if ripped or frayed. This place is the liminal space of tales. A place developed from and for the limited nature of human beings, that takes care of its limit, its existential wound and its weakness. Mirroring, identification, recognition, departure, denial, denunciation, unmasking, discovery, knowledge, wonder, contemplation, revolution… to anyone who lives the dimensions of narration and storytelling, these dynamics can lead to a light and silent, intimate and hidden path towards deep respect of personal emptiness and kind self-care

    Per una mappatura storica delle scuole Montessori : percorso di ricerca sulle fonti

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    Il contributo si propone di rendere visibile il percorso di ricerca archivistica retrostante una delle azioni centrali in cui sono state coinvolte tutte le Unità di ricerca del PRIN Maria Montessori: tra storia e attualità. Ricezione e diffusione della sua pedagogia in Italia a 150 anni dalla nascita: la Mappatura storica delle scuole montessoriane in Italia dal 1907 ad oggi. L'articolo mira quindi ad esplicitare i passaggi salienti del percorso intrapreso, le scelte metodologiche, l’individuazione e selezione delle possibili fonti e le difficoltà riscontrate nelle fasi di raccolta. A seguire viene presentata ed approfondita la fase di classificazione ed elaborazione dei dati, nonché la definizione di uno strumento di catalogazione. I vari passaggi di ricerca e analisi delle fonti danno così la possibilità di comprendere più nitidamente il disegno d'insieme e le azioni diversificate confluenti e concorrenti alla realizzazione della mappa storica interattiva, elaborata dall'Unità dell'Università Bicocca di Milano

    Testing seed germination from herbaria: Application of seed quality enhancement techniques and implication for plant resurrection and conservation

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    Herbaria are an important source of data and material useful in many fields, including plant conservation. Seeds preserved in herbarium specimens may have the potential to germinate, although few studies focused on this topic. Here, the first systematic assessment of six techniques, including priming techniques and melatonin application, aimed at improving the germination of seeds from herbarium specimens is presented. Seed germination of 26 species common in Europe, some of which congeneric to extinct species, collected in herbaria and in the wild (20,549 seeds in total, including 19,509 from 297 herbarium specimens from 8 different herbaria) was tested with the following treatments: exogenous melatonin addition to the germination medium, priming with melatonin, osmopriming, hydropriming for 24 and 48 hours, standard soil, heat sterilization and gibberellins addition. More than 85% of the fresh seeds and 1% of the seeds collected in herbaria germinated, including seeds older than 50 years. Data show that treatment with exogenous melatonin had a positive effect on the germination of fresh seeds, but a negative effect on the germination of herbarium-derived seeds. Furthermore, osmopriming treatment had a slightly positive effect on the germination of herbarium-derived seeds. Osmopriming and exogenous melatonin addition seem to be promising techniques that need further investigation and improvement and might be useful for the development of an optimal germination protocol for old and herbarium-derived seeds. The germination of seeds from herbaria could be an important tool in plant conservation, with the aim of reversing the extinction trend of many species through de-extinction, safeguarding biodiversity, and genetic variability. This study provides preliminary data for the development of germination protocols, especially for old seeds of species of conservation interest, to maximise the chance of recovering lost genetic diversity and leading to the first de-extinction ever

    Isole d'infanzia, bimbi sperduti e altri naufragi.

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    Questo volume riguarda l’età della scuola primaria o, in termini psicoanalitici, la fase di latenza. Raccoglie contributi di diversi autori: psicoanalisti, pedagogisti, neuropsichiatri infantili; contiene inoltre un saggio di argomento storico. Osservare i bambini in questa fase dello sviluppo con occhio attento è necessario anche alla luce della sovrastimolazione a cui essi sono esposti in una società complessa e digitalizzata come quella odierna. I disagi in questa fascia d’età sono spesso interpretati come semplici difficoltà scolastiche, trascurandone le componenti affettive e corporee che si manifesteranno più chiaramente nello sviluppo successivo. La preadolescenza comporta infatti una rottura dell’assetto di personalità preesistente; intervenire in questo passaggio critico, in cui la sintomatologia può investire il funzionamento globale del ragazzo, non è semplice, se non si tengono nella dovuta considerazione gli anni precedenti. Per contrastare il rischio di una visione superficiale della latenza – spesso “dimenticata” anche dai genitori, che dei loro bambini ricordano prevalentemente la prima infanzia – il libro si propone di integrare punti di vista diversi in una prospettiva evolutiva

    Sostando sul limite, in dialogo con John Dewey: esperienza, narrazioni e possibilit\ue0.

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    Il seguente contributo mira ad analizzare Democracy and Education di John Dewey alla luce dei risultati della ricerca dottorale in fieri, dedicata alle metafore del limite, rintracciabili nella letteratura per l\u2019infanzia prodotta a cavallo di secolo, tra la fine dell\u2019800 e l\u2019inizio del \u2018900. La ricerca mira ad accedere a rappresentazioni della relazione educativa, instaurata tra mentori e infanzie, in occasione di attraversamento di soglie, quali la fine, l\u2019inizio e il trauma. La dissertazione verter\ue0 quindi attorno il binomio deweyano Esperienza e Pensiero e alle correlazioni esistenti tra questo e un\u2019educazione alla lettura

    Letteratura per l'infanzia: lasciate che sia letteratura! Lasciate che sia smarrimento!

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    Il seguente contributo propone una riflessione inerente alla necessità di riconoscere la letteratura per l’infanzia come letteratura, quindi come forma d’arte capace di far smarrire il lettore tra le fronde degli interrogativi più urgenti e profondi dell’essere umano, concernenti la propria esistenza. Nella esperienza della lettura si ravvisa quindi la possibilità per l’infanzia della partenza verso l’avventura, dell’uscita da sé, del ribaltamento delle direttrici orientative di senso, della scoperta e della meraviglia, laddove sia dato alla letteratura per l’infanzia di essere nient’altro che letteratura, senza finalità, senza strumentalizzazioni, senza obiettivi da raggiungere o insegnamenti da impartire

    Children's literature and metaphors of limit. Mentors and children on the treshold.

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    La presente ricerca di dottorato, attraverso un’indagine multidisciplinare, si pone l’obiettivo di elaborare in chiave pedagogica una riflessione sulla relazione esistente tra la letteratura per l’infanzia, la narrazione, l’esperienza e il limite. La ricerca mira ad analizzare le metafore del limite intese come metafore della caducità, della ferita, della marginalità, della liminalità, della divergenza e dell’alterità. La ricerca si concentra in particolare sulle rappresentazioni metaforiche della relazione educativa tra personaggi mentori e personaggi bambini, colti in attraversamenti e transizioni esistenziali, colti quindi nell’atto di cura della loro natura limitata. L’impianto teorico-interpretativo elaborato è utilizzato per sondare criticamente l’opera di Robert Louis Stevenson e di James Matthew Barrie, autori scelti come rappresentanti emblematici del periodo di soglia a cavallo di secolo, compreso tra il 1880 e il 1914. Attraverso l’applicazione del paradigma indiziario della ricerca storiografica e letteraria, l’indagine raccoglie correlazioni incongrue tra le opere, le biografie e la storia in cui esse si inseriscono, per formulare ipotesi che permettano un’interpretazione delle modificazioni che le rappresentazioni del limite subirono in quel periodo, sul limitare del primo conflitto mondiale.The objective of this interdisciplinary (doctoral) research is to elaborate a pedagogical reflection on the relationship between children literature, storytelling, (and the notions of?) ‘experience’ and ‘limit’. The research aims at analyzing the metaphors of liminality, which encompass metaphors of transience, wound, marginality, difference and otherness. The research focuses in particular on the metaphorical representations of the educational relationship between the mentor and the child, captured in moments of existential transition, thus when they are facing their limited and mortal nature. The theoretical framework of this study is applied to the works by Robert Louis Stevenson and James Matthew Barrie. These authors were chosen in so far as they emblematically represent the liminal period at the turn of the century, between 1880 and 1914. Applying Carlo Ginsburg’s evidential paradigm and the methods of historiographical and literary research, this study collects ‘incongruous’ correlations between the works by the two authors, their biographies and the historical period in which they lived, to offer an interpretation of the changes in the representation of liminality during the period at the edge of the First World War
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