53 research outputs found

    Additional chromosome abnormalities in patients with acute promyelocytic leukemia treated with all-trans retinoic acid and chemotherapy

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    Background Acute promyelocytic leukemia is a subtype of acute myeloid leukemia characterized by the t(15;17). The incidence and prognostic significance of additional chromosomal abnormalities in acute promyelocytic leukemia is still a controversial matter. Design and Methods Based on cytogenetic data available for 495 patients with acute promyelocytic leukemia enrolled in two consecutive PETHEMA trials (LPA96 and LPA99), we analyzed the incidence, characteristics, and outcome of patients with acute promyelocytic leukemia with and without additional chromosomal abnormalities who had been treated with all-trans retinoic acid plus anthracycline monochemotherapy for induction and consolidation. Results Additional chromosomal abnormalities were observed in 140 patients (28%). Trisomy 8 was the most frequent abnormality (36%), followed by abn(7q) (5%). Patients with additional chromosomal abnormalities more frequently had coagulopathy (P=0.03), lower platelet counts (P=0.02), and higher relapse-risk scores (P=0.02) than their counterparts without additional abnormalities. No significant association with FLT3/ITD or other clinicopathological characteristics was demonstrated. Patients with and without additional chromosomal abnormalities had similar complete remission rates (90% and 91%, respectively). Univariate analysis showed that additional chromosomal abnormalities were associated with a lower relapse-free survival in the LPA99 trial (P=0.04), but not in the LPA96 trial. However, neither additional chromosomal abnormalities overall nor any specific abnormality was identified as an independent risk factor for relapse in multivariate analysis. Conclusions The lack of independent prognostic value of additional chromosomal abnormalities in acute promyelocytic leukemia does not support the use of alternative therapeutic strategies when such abnormalities are found

    Accurate and homogeneous abundance patterns in solar-type stars of the solar neighbourhood: a chemo-chronological analysis

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    We report the abundances of C, Na, Mg, Si, Ca, Sc, Ti, V, Cr, Mn, Fe, Co, Ni, Cu, Zn, Sr, Y, Zr, Ba, Ce, Nd, and Sm in 25 solar-type stars in the solar neighbourhood, and their correlations with ages, kinematics, and orbital parameters. The spectroscopic analysis, based high resolution and high S/N ratio data, was differential to the Sun and applied to atomic line EWs and to C and C2 spectral synthesis. We performed a statistical study using a tree clustering analysis, searching for groups of stars sharing similar abundance patterns. We derived Teff, log(g), and [Fe/H] with errors of 30 K, 0.13 dex, and 0.05 dex, respectively. The average error in [X/Fe] is 0.06 dex. Ages were derived from theoretical HR diagrams and memberships in kinematical moving groups. We identified four stellar groups: with over-solar abundances ( = +0.26 dex), under-solar abundances ( = -0.24 dex), and intermediate values ( = -0.06 and +0.06 dex) but with distinct chemical patterns. Stars sharing solar metallicity, age, and Galactic orbit possibly have non-solar abundance, an effect either of chemical heterogeneity in their natal clouds or migration. A trend of [Cu/Fe] with [Ba/Fe] seems to exist, in agreement with previous claims in the literature, and maybe also of [Sm/Fe] with [Ba/Fe]. No such correlation involving C, Na, Mn, and Zn is observed. [Mg/Fe], [Sc/Fe], and [Ti/Fe] increase with age. [Mn/Fe] and [Cu/Fe] first increase towards younger stars up to the solar age, and then decrease, a result we interpret as possibly related to time-varying yields of SN Ia and the weak s-process. [Sr/Fe], [Y/Fe], [Sr/Mg], [Y/Mg], [Sr/Zn], and [Y/Zn] linearly increase towards younger stars. [Zr/Fe], [Ce/Fe], [Nd/Fe], [Ba/Mg], [Ba/Zn], and [Sr,Y,Ba/Sm] increase but only for stars younger than the Sun. The steepest negative age relation is due to [Ba/Fe], but only for stars younger than the Sun.Comment: 27 pages, 11 figures, 10 table

    Il piccolo Zaches detto Cinabro

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    Pubblicata nel 1819 la fiaba del Piccolo Zaches costituisce uno dei testi umoristici pi\uf9 interessanti che inaugurano l'ultima fase della produzione dell'autore romantico E.T.A. Hoffmann

    Introduzione

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    Nei M\ue4rchen di Tieck si incontrano maghi, streghe, palazzi incantati, ma l'atmosfera familiare della fiaba tradizionale \ue8 del tutto scomparsa. Una natura arcana, animata da forze misteriose, la Waldeinsamkeit con la sua atmosfera magica e irreale fanno dei M\ue4rchen uno dei veicoli prediletti dai romantici. Il volume propone in traduzione tre delle fiabe pi\uf9 famose del romanticismo tedesco

    Mesmerismus und Wahnsinn in E.T.A. Hoffmanns Erz\ue4hlung "Das Gel\ufcbde"

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    L'articolo mette in evidenza le relazioni tra scrittura letteraria e utilizzo delle conoscenze medico-scientifiche del tempo in uno dei racconti meno studiati di Hoffman

    E.T.A. Hoffmanns Sp\ue4twerk: Queer Readings

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    Come si pone E. T. A. Hoffmann (1776-1822), il noto autore del romanticismo tedesco, il maestro dell\u2019 "Unheimlich", nei confronti del discorso sul genere e sulla costruzione del genere? Come \ue8 possibile dare senso e interpretare le numerose figure di ibridi, le situazioni ambigue e inquietanti che compaiono in grande quantit\ue0 nella sua opera? E come interagiscono queste strutture e queste situazioni con i valori e le norme sociali dell\u2019epoca in relazione a ci\uf2 che si considera appropriato per il maschile e per il femminile? La tesi di dottorato intende sostenere che i testi di Hoffmann presi in considerazione offrono una posizione contro-discorsiva; in altre parole essi si pongono di traverso rispetto alle regole di coerenza intorno alle quali e grazie alle quali si coagulano i discorsi sulla famiglia, sull\u2019amore, sul genere, sulla sessualit\ue0, sul romanticismo, sulla cultura, sulla natura. Le esagerazioni e la parodia del genere maschile e femminile e dei rapporti tra i sessi presenti nell\u2019opera di Hoffmann decostruiscono le rappresentazioni tradizionali e gli stereotipi che si vanno formando e stabilizzando tra la met\ue0 del Settecento e nel corso dell\u2019Ottocento. I testi di Hoffmann mostrano la precariet\ue0 e la pericolosit\ue0 degli schemi che si vanno costruendo, anzich\ue9 il loro consolidamento e trionfo; le relazioni amorose, ad esempio, vengono spesso rappresentate in chiave ironica, satirica, comica, all\u2019interno di citazioni e di strategie metalinguistiche. Situazioni di trasgressione, figure ibride, pratiche narrative disorientanti mettono in crisi i ruoli sessuali e di genere codificati. In ci\uf2 Hoffmann non lascia alcuna certezza al lettore. Questo \ue8 forse uno dei motivi per cui i contemporanei attribuirono alla scrittura hoffmanniana un carattere confuso e sconcertante. Hoffmann fu definito uno spirito malato (Goethe), uno scrittore superficiale (Eichendorff). Letture recenti tendono per\uf2 a riconoscere proprio nelle caratteristiche appena ricordate l\u2019affinit\ue0 rivoluzionaria dell\u2019autore con le modalit\ue0 di scrittura e le tematiche della modernit\ue0. In questo senso appaiono interessanti quegli studi che si occupano di mettere in luce il carattere costruttivista e multidiscorsivo delle opere di Hoffmann. Una lettura che si basa sulla prospettiva critica dei Gender e dei Queer Studies appare tuttavia a tutt\u2019oggi ancora limitata a singoli studi su singoli testi. I riferimenti teorici e metodologici della tesi di dottorato sono rappresentati dalla narratologia e dagli studi di genere e queer. Nella tradizione della scienza della letteratura il genere e il sesso della voce narrante e dei personaggi nonch\ue9 le loro interazioni sono stati ritenuti categorie poco interessanti se non inutili. Questa posizione \ue8 mutata con l\u2019affermarsi nella critica letteraria dei Gender Studies, che, come \ue8 noto, si sono sviluppati a partire dagli anni \u201980 del secolo scorso sulla base dell\u2019approccio femminista alla letteratura. In questo contesto hanno avuto una grande rilevanza alcuni contributi della critica letteraria anglosassone che hanno messo in luce l\u2019utilit\ue0 di della categoria di genere nello studio delle strutture e dei temi presenti nel testo letterario: questa prospettiva critica si rivela produttiva sia sotto il profilo tematico che sotto quello del discorso narrativo. Le strutture e le strategie narrative non sono infatti solo elementi formali, ma sono apportatrici di significato, sono cio\ue8 l\u2019incarnazione di condizioni sociali, storiche, economiche, politiche. Esse costituiscono una forma di ideologia che si manifesta in veste testuale. In seguito all\u2019instaurarsi del cosiddetto "performativ turn" all\u2019interno dei Genders Studies a partire dagli anni \u201990 del secolo scorso, i nuovi approcci critici mirano con determinazione ancora maggiore a superare l\u2019opposizione tradizionale uomo/donna, fondata su posizioni essenzialiste quali quella di \u201cfemminile\u201d e \u201cmaschile\u201d o di \u201cnatura\u201d. In questo contesto i concetti chiave sono quelli di trasgressione, di soglia, di sconfinamento o superamento dei confini e le figure di pensiero che mettono in questione le opposizioni binarie su cui si fonda la tradizione del pensiero occidentale (natura/cultura; uomo/donna; uomo/animale ecc.). A partire dal cosiddetto "spacial turn" anche gli spazi narrati che, nelle tradizionali posizioni interpretative venivano visti come semplici contenitori o quinte della narrazione, acquistano una nuova rilevanza. Sulla base del concetto di \u201cengendered space\u201d (spazio marcato dalla differenza di genere) gli spazi non sono neutri o neutrali, ma ricevono una codifica di genere. La tesi di dottorato ha preso in considerazione le opere tarde di E. T. A. Hoffmann, in particolare le due fiabe "Klein Zaches genannt Zinnober" (1819) e "Meister Floh" (1822), il romanzo "Lebensansichten des Katers Murr" (1819-22) e quattro racconti poco considerati dalla critica: "Die Brautwahl" (1820), Der Elementargeist" (1822), "Die Doppeltg\ue4nger" (1822) e Datura Fastuosa (1822). Esse costituiscono un complesso testuale relativamente omogeneo sia dal punto di vista formale che tematico: formalmente le opere sopra citate sono in larga parte caratterizzate da una struttura polifonica, dalle prospettive multiple, da un massiccio uso di riferimenti intertestuali e dall\u2019uso della parodia e dell\u2019umorismo. Sul piano tematico esse sono caratterizzate dal superamento del dualismo realt\ue0-fantasia (ovvero della duplicit\ue0 dell\u2019essere) che aveva caratterizzato i testi precedenti. Sia sul piano formale che su quello tematico i testi presi in esame lasciano emergere la grande modernit\ue0 di uno dei pi\uf9 importanti scrittori del romanticismo tedesco.How does E.T.A. Hoffmann (1776-1822), the famous author of German romanticism, the master of the \u201cunheimlich\u201d, deal with the construction of gender and gender discourses at his time? How is it possible to understand and interpret the many hybrid figures and the ambivalent situations that populate his work? And how do these tropes interact with the social values and norms of his time for what concerns masculinity and femininity and the discourses on family, sexuality, desire and love? The present doctoral thesis argues that the late texts by Hoffmann, which are taken into consideration in the analysis, represent a critical challenge to the values and norms mentioned above. The exaggerations, the deformations and the parody of masculinity and femininity and of the relationship between men and women deconstruct the representations and the stereotypes of femininity and masculinity that were formed by mid eighteenth and were consolidated in the nineteenth century. Hoffmann\u2019s texts point out the difficulties of these structures instead of showing their positivity; love relationships for instance are often represented with irony and satire; transgressions, crossing boundaries, hybrid figures and disorienting narrative structures question the codified sexual roles and the traditional genres. The theoretical and methodological reference points of the dissertation are located in gender and in queer studies in connection with the analytical tools of narratology. In the traditional literary criticism the gender and the sex of the characters and of the narrating voice were not considered important categories. This position changed when gender studies received their establishment in literary criticism in the late twentieth century. Taking gender into consideration as a useful category of analysis of texts opens up new perspectives both from the point of view of the thematic analysis of the text and of the point of view of the narrative discourse. In this sense narrative structures and strategies are not neutral, that is they are not only formal elements, but they carry sense, as they embody social, economic and political conditions

    Presentazione

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    Presentazione del racconto di Thomas Bernhard "Il loden". La presentazione si focalizza sulla dissoluzione della forma-racconto che va di pari passo con la dissoluzione del contenuto

    La principessa Brambilla

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    Nel vortice del Carnevale romano - quello stesso descritto da Goethe nella Italienische Reise - un giovane attore vanitoso e squattrinato va alla ricerca della principessa dei suoi sogni. Ispirata alle incisioni di Jacques Callot, la fantasmagoria umoristica della Principessa Brambilla fu considerata da Baudelaire come il migliore esempio di letteratura umoristico-grottesca di tutto l'Ottocento

    \u201cRaumkonfigurationen in E. T. A. Hoffmanns Roman Lebens-Ansichten des Katers Murr\u201d

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    Der Beitrag befassti sich mit der r\ue4umlichen Beschaffenheit in Hoffmanns Roman Kater Murr. Im ersten Teil wird die Rolle des paratextuellen Apparts in Betrach bezogen, dann wird dargelegt, wie sich die imaginierten R\ue4ume und das sich zwischen R\ue4umen und Figuren herausbildende Relationsgef\ufcge gestalten

    \u201cNorma e abiezione del corpo maschile nella fiaba Il piccolo Zaccheo detto Cinabro di E.T.A. Hoffmann\u201d

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    L'articolo analizza la fiaba di E.T.A. Hoffmann "Il piccolo Zaches detto Cinabro" alla luce della concezione di "abiezione" elaborata da Julia Kristeva. Nella sua bruttezza e deformit\ue0 corporea il piccolo Zaches rappresenta la sovversione dell'ideale winckelmanniano di bellezza del corpo maschile
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