57 research outputs found

    Safety and efficacy of topiramate in neonates with hypoxic ischemic encephalopathy treated with hypothermia (NeoNATI).

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    Abstract Background Despite progresses in neonatal care, the mortality and the incidence of neuro-motor disability after perinatal asphyxia have failed to show substantial improvements. In countries with a high level of perinatal care, the incidence of asphyxia responsible for moderate or severe encephalopathy is still 2–3 per 1000 term newborns. Recent trials have demonstrated that moderate hypothermia, started within 6 hours after birth and protracted for 72 hours, can significantly improve survival and reduce neurologic impairment in neonates with hypoxic-ischemic encephalopathy. It is not currently known whether neuroprotective drugs can further improve the beneficial effects of hypothermia. Topiramate has been proven to reduce brain injury in animal models of neonatal hypoxic ischemic encephalopathy. However, the association of mild hypothermia and topiramate treatment has never been studied in human newborns. The objective of this research project is to evaluate, through a multicenter randomized controlled trial, whether the efficacy of moderate hypothermia can be increased by concomitant topiramate treatment. Methods/Design Term newborns (gestational age ≥ 36 weeks and birth weight ≥ 1800 g) with precocious metabolic, clinical and electroencephalographic (EEG) signs of hypoxic-ischemic encephalopathy will be randomized, according to their EEG pattern, to receive topiramate added to standard treatment with moderate hypothermia or standard treatment alone. Topiramate will be administered at 10 mg/kg once a day for the first 3 days of life. Topiramate concentrations will be measured on serial dried blood spots. 64 participants will be recruited in the study. To evaluate the safety of topiramate administration, cardiac and respiratory parameters will be continuously monitored. Blood samplings will be performed to check renal, liver and metabolic balance. To evaluate the efficacy of topiramate, the neurologic outcome of enrolled newborns will be evaluated by serial neurologic and neuroradiologic examinations. Visual function will be evaluated by means of behavioural standardized tests. Discussion This pilot study will explore the possible therapeutic role of topiramate in combination with moderate hypothermia. Any favourable results of this research might open new perspectives about the reduction of cerebral damage in asphyxiated newborns. Trial registration Current Controlled Trials ISRCTN62175998; ClinicalTrials.gov Identifier NCT01241019; EudraCT Number 2010-018627-25</p

    I trattamenti di fine vita e la palliazione. le disposizioni anticipate di trattamento.

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    Il progresso tecnologico in medicina e tecniche di sostegno delle funzioni vitali pone nuovi problemi in tema di consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT) recentemente rielaborati nella legge 219/201

    La valutazione del danno alla persona derivante da responsabilit\ue0 civile

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    Viene presentato l'approccio medico legale alla definizione dei parametri per la determinazione del danno biologico e patrimonial

    La valutazione del danno alla persona derivante da responsabilit\ue0 civile

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    La responsabilit\ue0 civile \ue8 un istituto giuridico che si basa su norme codicistiche e leggi ordinarie e che sancisce come l'etimologia del termine suggerisce l'obbligo del cittadino di rispondere dei danni ingiusti arrecati ad altri a seguito di un fatto proprio doloso o colposo attraverso una compensazione, ovvero un risarcimento

    UN CASO DI FEOCROMOCITOMA CON PRESENTAZIONE ATIPICA: REVIEW DELLA LETTERATURA

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    Il feocromocitoma \ue8 una neoplasia rara, che pu\uf2 favorire l\u2019insorgenza repentina di complicanze gravi. Un\u2019approfondita raccolta anamnestica nei pazienti ipertesi con sintomi compatibili con una sindrome di Tako-Tsubo potrebbe essere d\u2019aiuto, permettendo di porre il sospetto per tale neoplasia

    Neuronal migration disorders: clinical, neuroradiological and genetics aspects

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    Disorders of neuronal migration are a heterogeneous group of disorders of nervous system development. One of the most frequent disorders is lissencephaly, characterized by a paucity of normal gyri and sulci resulting in a ‘smooth brain’. There are two pathologic subtypes: classical and cobblestone. Six different genes could be responsible for this entity (LIS1, DCX, TUBA1A, VLDLR, ARX, RELN), although co-delection of YWHAE gene with LIS1 could result in Miller–Dieker Syndrome. Heterotopia is defined as a cluster of normal neurons in abnormal locations, and divided into three main groups: periventricular nodular heterotopia, subcortical heterotopia and marginal glioneural heterotopia. Genetically, heterotopia is related to Filamin A (FLNA) or ADP-ribosylation factor guanine exchange factor 2 (ARFGEF2) genes mutations. Polymicrogyria is described as an augmentation of small circonvolutions separated by shallow enlarged sulci; bilateral frontoparietal form is characterized by bilateral, symmetric polymicrogyria in the frontoparietal regions. Bilateral perisylvian polymicrogyria results in a clinical syndrome manifested by mild mental retardation, epilepsy and pseudobulbar palsy. Gene mutations linked to this disorder are SRPX2, PAX6, TBR2, KIAA1279, RAB3GAP1 and COL18A1. Schizencephaly, consisting in a cleft of cerebral hemisphere connecting extra-axial subaracnoid spaces and ventricles, is another important disorder of neuronal migration whose clinical characteristics are extremely variable. EMX2 gene could be implicated in its genesis. Focal cortical dysplasia is characterized by three different types of altered cortical laminations, and represents one of most severe cause of epilepsy in children. TSC1 gene could play a role in its etiology. Conclusion: This review reports the main clinical, genetical and neuroradiological aspects of these disorders. It is hoped that accumulating data of the development mechanisms underlying the expanded network formation in the brain will lead to the development of therapeutic options for neuronal migration disorders

    Associazione tra positivit\ue0 urinaria per cannabinoidi e rischio di incorrere in sinistro stradale con feriti

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    Numerosi studi negli ultimi anni hanno accertato una significativa percentuale di guidatori coinvolti in incidenti stradali con riscontrata positivit\ue0 per cannabinoidi nelle urine. Tuttavia, l'interpretazione di tali dati \ue8 sempre stata piuttosto controversa. Infatti, sulla base delle nozioni fondamentali della tossicologia forense la presenza nell'urina di metaboliti di sostanze psicoattive non pu\uf2 essere direttamente collegata ad una riduzione attuale delle performances psicofisiche e quindi idoneit\ue0 alla guid

    Associazione tra positivit\ue0 urinaria per cannabinoidi e rischio di incorrere in sinistro stradale con feriti

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    Nonostante numerosi studi negli ultimi anni abbiano accertato come in una significativa percentuale di guidatori coinvolti in incidenti stradali ricorra la presenza di cannabinoidi nelle urine e nonostante nei controlli tossicologici su strada risulti notoriamente una significativa percentuale di positivit\ue0 urinaria ai cannabinoidi, l\u2019interpretazione di tali dati, peraltro preoccupanti, \ue8 sempre stata piuttosto controversa. Infatti, sulla base delle nozioni fondamentali della tossicologia forense (inattivit\ue0 biologica dei metaboliti urinari, tempo di eliminazione urinario superiore alla finestra di attivit\ue0 farmacologica) la presenza nell\u2019urina di metaboliti di sostanze psicoattive non pu\uf2 essere direttamente collegata ad una riduzione attuale delle performances psicofisiche e quindi dell\u2019idoneit\ue0 alla guida. D\u2019altra parte non risultano studi prospettici che dimostrino come soggetti consumatori di cannabis e derivati presentino una incidentalit\ue0 stradale superiore alla popolazione generale. Dunque, nonostante sia ragionevole ipotizzare sulla base di un principio di precauzione che l\u2019identificazione della presenza urinaria di cannabinoidi controindichi la concessione o il rinnovo della patente di guida secondo quanto previsto dal DPR 495/92 e succ. mod. DPR 610/96 (particolarmente per quanto riguarda il \u201crischio di recidiva\u201d), tali considerazioni ad oggi trovano una scarsa base di giustificazione oggettiva. A seguito dei pi\uf9 recenti aggiornamenti del CdS che prevedono l\u2019esecuzione di accertamenti tossicologici presso strutture sanitarie sui guidatori coinvolti in sinistri stradali con feriti, il presente lavoro \ue8 stato indirizzato alla valutazione dei risultati degli screening urinari eseguiti in questo contesto in paragone a quelli eseguiti sui lavoratori con mansioni a rischio (ex. Accordo Conferenza Permanente Stato-Regioni 18 settembre 2008), che vengono assunti come gruppo di controllo, essendo indubbiamente assimilabili alla popolazione generale dei conducenti di veicoli. Nonostante gli accertamenti tossicologici siano stati indirizzati alla determinazione delle principali sostanze d\u2019abuso, il presente lavoro, per semplicit\ue0 e al fine di aderire al tema del Congresso, si limita alla discussione dei risultati relativi ai cannabinoidi. Le indagini sono state eseguite su 431 campioni urinari anonimi di guidatori di veicoli coinvolti in incidenti stradali e ricoverati presso le strutture ospedaliere della provincia di Verona negli anni 2009-2010. Parallelamente sono stati considerati 330 lavoratori sottoposti a screening urinario nell\u2019ambito degli accertamenti tossicologici nella mansioni a rischio. La procedura analitica impiegata prevede indagini immunometriche CEDIA\uae (Microgenics Corporation) con cut-off 50 ng/ml, e conferma mediante GC-MS con cut-off di 15 ng/ml (THC-COOH). Gli accertamenti eseguiti sui campioni relativi agli incidenti stradali hanno evidenziato una percentuale di positivit\ue0 per cannabinoidi pari al 13.4%, di cui 10.0% come positivit\ue0 isolata e 3.4% come associazione con altre sostanze (cocaina, oppiacei, amfetamine). Gli accertamenti eseguiti sui lavoratori con mansioni a rischio, pur relative ad una casistica limitata, hanno evidenziato una percentuale di positivit\ue0 per cannabinoidi comunque inferiore all\u20191%, in accordo con dati epidemiologici registrati a livello nazionale (rapporto RFI, Workshop Presentazione e Valutazione Risultati Progetti DPA 2010, Roma, 11-12 novembre 2010). Come \ue8 evidente, una valutazione integrata dei dati, indica una prevalenza di positivit\ue0 nettamente elevata nei casi di incidente stradale rispetto al campione di controllo, che valutata con il test del \u201cchi quadro\u201d si attesta su una significativit\ue0 maggiore dello 0.1%. Sembra dunque ragionevole ipotizzare come la \u201cpositivit\ue0\u201d al test urinario per cannabinoidi sia associabile ad un rischio di incidente stradale incrementato di almeno 13 volte rispetto alla popolazione generale

    "Positive" urine testing for Cannabis is associated with increased risk of traffic crashes

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    Although recent Cannabis use is widely reported to be associated with drug-related traffic accidents, the evidence that Cannabis users show an increased risk of being involved in road crashes is still not unequivocally proved. The purpose of the present work is to provide an objective assessment of this hypothesis, by comparing the frequency of occurrence of positive urine analyses in drivers involved in traffic accidents (n\u202f=\u202f1406) with that observed in a control population undergoing mandatory urine drug testing (n\u202f=\u202f1953). Urine analyses for drugs of abuse were performed by screening immunometric techniques followed by confirmation with UHPLC-QQQ MS, adopting a cut-off concentration for THC-COOH of 15\u202fng/mL. A case was classified as \u201cpositive\u201d when a driver admitted to hospital for road traffic injuries showed urine concentrations of THC-COOH higher than the cut-off. All samples showing positive results for any other controlled drug in urine or blood alcohol concentrations >0.5\u202fmg/mL were excluded from the study. Subjects positive to THC-COOH, and negative to all the other tested substances were 116 in Group 1 (8.2%) and 16 in Group 2 (0.8%). Subjects resulting negative to any tested substances were 1290 in Group 1 and 1937 in Group 2. The frequency of THC-COOH detection in the two groups was compared by using the \u201cchi square\u201d test, which resulted\u202f=\u202f119.57, i.e. highly significant (P\u202f<<<\u202f0.01). The Odds Ratio of the two groups was\u2009=10.88, showing a high degree of association between the presence of THC-COOH in urine and the occurrence of traffic accidents (P\u202f<\u202f0.0001). The presented data, proving a high degree of association between Cannabis use and the occurrence of traffic accidents with injuries of the driver, support the use of urine testing for Cannabis in the procedures for the issuing of the driving licence, particularly in the case of subjects formerly or presently using Cannabis. This finding looks even more relevant in the present times, because of the increasing success of the policies of legalization of Cannabis for medical and non-medical purposes
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