18 research outputs found

    Una filosofia del progetto. Critica e costruzione metodologica per lÂżindagine sul progetto architettonico

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    L'abstract è presente nell'allegato / the abstract is in the attachmen

    Aesthetic Perspectives in Group Decision and Negotiation Practice

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    This paper explores the role of the aesthetics in Group Decision and Negotiation (GDN) practice, specifically how it affects the methods and the cognitive processes in the architectural field. We intend aesthetics as “scientia cognitionis sensitivæ”, a particular process and way of knowing and experiencing the problem through senses, imagination and empathy. We argue that (a) aesthetics and aesthetic features can (and do) convey knowledge about the problem; (b) we can distinguish between two kinds of aesthetics, one of the process and one of the product and (c) the aes-thetics can contribute to create a “plural subject”. The issue is investigated through a decision problem about the transformation of an iconic building in the centre of Turin (Italy), in two ways: (1) by merging the Strategic Choice Approach (SCA) with architectural design and (2) by approaching the same issue with Storytelling, as a method for problem-based instruction. Considering the aesthetics as a specific form of language, the paper offers innovative considerations about the role of repre-sentation and visualisation tools and models—drawing, scheme, diagrams, but also video and text—as support for group decisions and negotiations, in the construction of knowledge within decisional processes

    Riferimenti IV

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    Riferimenti bibliografici

    Filosofia e progetto. Breve storia di una vicenda attuale

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    This article outlines the constitution of a disciplinary field called ‘philosophy of design’. The roots of this philosophical branch can be traced back to the one of the first theoretical consideration about the “sciences of the artificial” (Simon 1996 [1969]) – which in opposition to natural sciences should deal with non-natural entities which populates our world, namely artifacts. These considerations have been extended and discussed starting from a research program aimed at changing the route within philosophy of technology: the so called “empirical turn in philosophy of technology” (Kroes, Meijers 2000). Following this, two issues have been debated in the subsequent years: the first is related to the definition of ‘design’ and to the philosophical questions that arise (like the reference of design terms and their truth-value); the second is a problem of demarcation between science and design (are these two activities different?). The aim of the article is presenting an overview of the debate and showing some possible future developments for the philosophy of design.In questo articolo si delinea la costituzione di un campo disciplinare che prende il nome di ‘filosofia del progetto’. La radici di questo settore filosofico possono essere rintracciate in una delle prime considerazione teoriche intorno alle “scienze dell’artificiale” (Simon 1996 [1969]) – che in opposizione alle scienze della natura dovrebbero occuparsi delle entità non-naturali che popolano il nostro mondo, cioè gli artefatti. Tali considerazioni sono state poi ampliate e discusse a partire da un programma di ricerca indirizzato a un cambio di rotta all’interno della filosofia della tecnologia: la cosiddetta “svolta empirica in filosofia della tecnologia” (Kroes & Meijers 2000). A seguito di ciò due questioni negli anni successivi sono state dibattute: la prima è legata alla definizione di ‘progetto’ e alle domande filosofiche che sorgono (come il problema del riferimento dei termini progettuali e il loro valore di verità); la seconda è un problema di demarcazione fra scienza e progetto (sono queste due attività identiche o differenti?). Scopo dell’articolo è presentare una rassegna del dibattito mostrando alcuni possibili sviluppi futuri per la filosofia del progetto

    Il vero (e il falso) nelle pratiche di progettazione

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    Il concetto di verità è sempre stato tra i più discussi in filosofia. Oltre a coloro che argomentano in favore di un suo supera- mento o abbandono, altri filosofi hanno sviluppato concetti di verità molto differenti tra loro. Questi possono essere raggruppati in famiglie: verità come corrispondenza, verità pragmatica, verità come costruzione sociale e verità come fare (la verità). Qual è la nozione di verità che può esser utilizzata per descrivere le pratiche di progettazione? Una risposta (non definitiva) a questa do- manda viene proposta attraverso una breve analisi di disegni e maquettes di uno studio di architettur

    CittĂ , architettura e fatti sociali: tre condizioni

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    L’obiettivo generale di questo articolo è quello di proporre la città e le sue architetture (gli isolati, gli edifici, le strade ecc.) come oggetto meritevole di considerazione filosofica. La città e le sue architetture stanno in una particolare relazione con i fatti sociali: esse possono essere (a) condizioni contestuali, (b) condizioni necessarie e infine (c) condizioni costitutive di fatti sociali. In breve, la città è l’ambiente in cui avviene la più parte dei fatti sociali, le architetture abilitano, rendono possibili determinate azioni piuttosto che altre e la città stessa, in particolari occasioni, può essere considerata come agente stesso di una azione e a sua volta “generatrice” di fatti sociali. Infine nell’ultimo paragrafo sarà proposta una modalità di indagine per descrivere un oggetto come la città attraverso l’ontologia sociale

    CittĂ , architettura e fatti sociali: tre condizioni

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    L'obiettivo generale di questo articolo è quello di proporre la città e le sue architetture (gli isolati, gli edifici, le strade ecc.) come oggetto meritevole di considerazione filosofica. La città e le sue architetture stanno in una particolare relazione con i fatti sociali: esse possono essere (a) condizioni contestuali, (b) condizioni necessarie e infine (c) condizioni costitutive di fatti sociali. In breve, la città è l'ambiente in cui avviene la piÚ parte dei fatti sociali, le architetture abilitano, rendono possibili determinate azioni piuttosto che altre e la città stessa, in particolari occasioni, può essere considerata come agente stesso di una azione e a sua volta "generatrice" di fatti sociali. Infine nell'ultimo paragrafo sarà proposta una modalità di indagine per descrivere un oggetto come la città attraverso l'ontologia sociale

    Filosofia e progetto. Breve storia di una vicenda attuale

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    This article outlines the constitution of a disciplinary field called ‘philosophy of design’. The roots of this philosophical branch can be traced back to the one of the first theoretical consideration about the “sciences of the artificial” (Simon 1996 [1969]) – which in opposition to natural sciences should deal with non-natural entities which populates our world, namely artifacts. These considerations have been extended and discussed starting from a research program aimed at changing the route within philosophy of technology: the so called “empirical turn in philosophy of technology” (Kroes & Meijers 2000). Following this, two issues have been debated in the subsequent years: the first is related to the definition of ‘design’ and to the philosophical questions that arise (like the reference of design terms and their truth-value); the second is a problem of demarcation between science and design. The aim of the article is presenting an overview of the debate and showing some possible future developments for the philosophy of design
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