16 research outputs found

    spif of tailored sheets to optimize thickness distribution along the shaped wall

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    Abstract Tailored blanks are widely used in industry for reducing the parts' weight without affecting stiffness. In this study, the authors proposed the use of the tailored blanks with an alternative aim. Specifically, the attention has been focused on the use of an initial blank with variable thickness for overcoming one of the main drawback of Single Point Incremental Forming process (SPIF), i.e. the material thinning. More in detail, blanks with variable thickness have been designed and experimentally tested for compensating the thinning phenomenon, which characterizes SPIF. An experimental and numerical research has been planned to consider the geometrical variables of the problem. Briefly, an artificial localised variable thickness has been imposed to the original blank with the aim to modify the overall strength of the sheet affecting its deformation. The idea has been analysed changing the depth and the position of the machined pockets on the sheet surface. The application of subtractive step, instead of forming or additive processes, was now preferred for time and cost saving. However, the outcomes of the experimentation can be easily transposed to any combination of processes. The feasibility of the proposed approach will be detailed in the paper

    A novel sensitivity analysis on friction spot joining process performed on aluminum\polycarbonate sheets by simulation

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    The manufacturing research has been focusing on the improvement of product performance and lightweight design. The synergic effects between material properties and manufacturing solutions have been considered, extensively. Specifically, joining techniques have been developing with the aim to propose new suitable solutions considering dissimilarities in the properties of the materials that have to be combined. Setting of new manufacturing routes is, therefore, a demanding task. In this direction, there are several methods available in the scientific literature that are focused on sensitivity analysis or optimization/minimization techniques to reduce the necessary attempts or to find a solution/correlation among big data. In this work, the goal of obtaining high joint efficiency between Aluminum and Polycarbonate sheets by the Friction Spot Joining process is considered as a case study. This process must face two main issues, i.e., the mechanical, physical and chemical compatibilities between the parts and the integrity protection of the polymeric sheet near the joining area. The process parameters influences were analysed using numerical simulations performed by a commercial FE code. The number of executed analyses was reduced with a planned DoE. From these results, the Code2Vect algorithm was employed with the aim to visualize, efficiently, high-dimensional data and to evaluate the influences of some identified parameters on the process answer. Finally, a transfer function involving the input and output quantities of interest was derived in a compact representation by a Newton Raphson minimization technique

    Milano-Wencheng andata e ritorno. Musiche e dinamiche transnazionali della comunità cinese di Milano

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    La tesi di dottorato ‘Milano-Wencheng andata e ritorno. Musiche e dinamiche transnazionali della comunità cinese di Milano’, presenta uno studio sulle pratiche musicali della comunità cinese di Milano, considerando come esse possano costituire un punto di osservazione privilegiato per studiare i processi di migrazione e le peculiari dinamiche transnazionali di questa comunità. La ricerca, supportata da un lungo lavoro sul campo multi-situato fra l’Italia e la Cina si propone di suggerire nuove metodologie di studio che potrebbero trovare applicazione sulle più recenti diaspore musicali, soprattutto quelle di tipo commerciale. Il lavoro nasce come estensione di un precedente progetto di ricerca sul quale ho realizzato la tesi di laurea magistrale ‘Pratiche musicali della comunità cinese di Milano’ e ho pubblicato l’articolo ‘Musiche e dinamiche transnazionali: un viaggio nella comunità cinese di Milano’. Da questi primi studi è emersa la presenza, tra i cinesi residenti a Milano, di un ampio panorama di pratiche e attività (feste, cerimonie, momenti conviviali e riunioni private) che comprendono la musica. Inoltre, una delle caratteristiche che sono emerse era il comune luogo di provenienza della maggior parte dei migranti, ovvero la contea di Wencheng nella provincia di Wenzhou. Fra le pratiche musicali riscontrate a Milano però nessuna faceva riferimento specifico a Wencheng o più in generale all’area di Wenzhou. Venivano invece utilizzate pratiche musicali che fanno riferimento alla scena musicale popular Cinese, o a musiche tradizionali cinesi ormai diffuse in Cina in tutta la nazione. Al contrario, dai dialoghi e dalle interviste che ho posto ai wenchennesi di Milano il rapporto fra loro è Wencheng risultava molto forte. Ho deciso quindi di studiare questa comunità e le loro abitudini musicali a partire dal loro luogo di provenienza. Considerato che diversi studiosi, sia antropologi (Portes; Sayad), sia etnomusicologi (Qureshi; Giuriati) hanno dimostrato che in molti casi studiare una comunità di immigrati a partire dal loro luogo di origine può rappresentare una metodologia proficua per la comprensione degli stili di vita e delle abitudini musicali di una comunità, ho deciso di utilizzare questa metodologia di ricerca multi-situata nel caso dei migranti di Wencheng a Milano. La ricerca ha rivelato che, grazie agli spostamenti sempre più facili, veloci ed economici fra il luogo di origine e quello di approdo, le connessioni fra luogo di emigrazione e madrepatria non sono solo virtuali, (cosa molto comune nelle diaspore odierne grazia a internet e alla tv) ma sono soprattutto reali. I migranti wenchennesi si spostano molto frequentemente in aereo fra Wencheng e Milano creando di fatto una vera e propria vita transnazionale. L’utilizzo delle pratiche musicali come prospettiva di osservazione e di analisi ha messo in luce come la comunità wenchennese di Milano sia effettivamente transnazionale, e ha evidenziato come nella loro vita vi siano pratiche e repertori musicali vissuti solo nella madrepatria, altri effettivamente transnazionali ed altre ancora esperite solo a Milano. Ciò mette in luce comportato dei veri e propri cambiamenti nell’utilizzo della musica rispetto alle diaspore di più antico insediamento. Le comunità cinesi di più antico insediamento, quali quelle negli Stati Uniti e nel Sud-Est Asiatico portavano con sé le pratiche musicali relative alla sfera rituale, quale per esempio quelle dei funerali, mentre oggi di fatto, a Milano non esistono formazioni musicali come quelle che si esibiscono ai funerali di Wencheng. Di fatto i wenchennesi di Milano relegano le pratiche musicali locali (musica dei funerali, teatro delle marionette e cantastorie) soprattutto quelle con funzione rituale, a Wencheng, mentre portano con loro le pratiche musicali più nazionalizzate come forma di rappresentazione identitaria. Tra queste ultime le musiche relative ai matrimoni e al ktv (Karaoke Cinese) sono condivise, mentre altre occasioni vedono delle produzioni musicali specifiche o adattate al contesto diasporico. Così, focalizzandosi su come la produzione e la fruizione musicale può mettere in luce una serie di processi sociali e culturali che hanno luogo fra i migranti cinesi di Milano lo studio delle pratiche musicali a partire da Wencheng ci consente di analizzare tre livelli di utilizzo della musica, quello locale, quello nazionale e quello globale. Questi livelli vengono messi in evidenza dalla struttura stessa della tesi che in una prima parte presenta le tradizioni musicali di Wencheng (Wenzhou guci, muouxi, e zanli yinyue) e in una seconda parte gli eventi musicali che vengono realizzati a Milano, quali il festival del capodanno cinese e le serate di ktv e un festival organizzato dall’ambasciata cinese. Fra le due parti vi è un capitolo di snodo riguardante i matrimoni, per i quali le musiche utilizzate e le modalità di celebrazione sono del tutto simili fra Milano e Wencheng

    Otoplasty for prominent ears deformity.

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    OBJECTIVE: Prominent ears are a common congenital deformity of the external ear, derived from a combination of defects in the antihelix and concha. The majority of cases are treated surgically, but one of major difficulties associated with otoplasty regards the achievement of lasting aesthetic results. With the present study we propose an effective combination of four surgical techniques of cartilage reshaping with the ultimate goal of creating a new stable antihelical fold. PATIENTS AND METHODS: Forty-one patients with prominent ears were involved prospectively. The subjects (16 male and 25 female) ranged in age from 6 to 43 years, with a mean age of 12 years. All patients underwent to the same surgical procedure and we performed softening and reshaping of the antihelix adopting the consecutive use of four surgical techniques: hemitransfixing microincisions, scoring, squeezing and posterior mattress suture fixation. RESULTS: Total number of ears that underwent surgery was 71. The mean postoperative follow-up period was 2 years. The mean postoperative change of protrusion was 7.96 mm referring to the superior cephaloauricular distance, while it was 12.18 mm considering the middle cephaloauricular distance. No patient developed complications or recurrence. CONCLUSIONS: The proposed surgical procedure for otoplasty resulted in endurance of auricular appearance and symmetry with high success rate and low morbidity
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