17 research outputs found

    Kinematic viscosity of unstimulated whole saliva in healthy young adults

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    To analyze kinematic viscosity and pH of unstimulated whole saliva, evaluate possible variations after sampling, identify any gender differences and detect possible correlations between them

    Functional status and oral health in patients with amyotrophic lateral sclerosis: A cross-sectional study

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    BACKGROUND: Amyotrophic lateral sclerosis (ALS) is a progressive neurodegenerative disease affecting upper and lower motor neurons. The current practice of caring for patients affected by ALS involves a multidisciplinary team without any indication about oral health care. OBJECTIVE: We sought to investigate the functional status and oral health in patients with ALS to define a specific multidisciplinary management. METHODS: In this cross-sectional study, we included patients affected by ALS, evaluating their functional status, using the Revised ALS Functional Rating Scale (ALSFRS-R) and their oral health status through specific parameters, including Brief Oral Health Status Examination (BOHSE), Winkel Tongue Coating Index (WTCI), and Oral Food Debris Index (OFDI). RESULTS: All 37 patients (mean age: 61.19±11.56 years) showed a poor oral status, independent from the functional status and strictly correlated to the severity of sialorrhea (p=0.01). OFDI index was negatively correlated with the ALSFRS-R upper limb (p=0.03). Patients with bulbar onset had significantly lower ability to perform adequate tongue movements in terms of protrusion (p=0.006) and lateralization (p<0.001). Significant negative correlations between survival rate and BOHSE (p=0.03) was found. CONCLUSIONS: Taken together, our findings showed that a poor oral health status might be correlated to a worse functional status and survival time. Thus, an adequate oral health care and rehabilitation should be considered as crucial in the multidisciplinary management of patients with ALS

    Analisi delle variazioni annuali del Flow Rate e del pH salivare

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    Dalla revisione della letteratura emergono dati contrastanti sul valore del flow rate (FR) e del pH salivare. Tale disomogeneit\ue0 di valori \ue8, a nostro avviso, imputabile a diverse modalit\ue0 e tempi di prelievo e di misurazione oltre che a campioni non omogenei e comparabili. OBIETTIVI: Determinare in un campione di popolazione sana, utilizzando una metodica riproducibile, il valore del F.R. e del pH della saliva non stimolata, la loro variazione in quattro orari diversi di prelievo, in quattro periodi diversi dell\u2019anno e sottoporre i dati ottenuti ad analisi statistica per trovare le possibili correlazioni tra sessi, fumatori (F) e non fumatori (NF) e indice di massa corporea (BMI) e ciclo mestruale. MATERIALI E METODI: Campione composto da 30 giovani adulti clinicamente sani (6 &42 maschi, 24 &40 femmine; 18 NF, 12 F), sottoposto a visita medica, esami ematochimici ed urine, ecg, compilazione di un questionario anamnestico, visita odontoiatrica. Sono stati esclusi i soggetti con patologie sistemiche e/o del cavo orale e che assumevano farmaci. I prelievi salivari sono stati effettuati con metodica \u201cspitting\u201d per una durata di 5 minuti. Il F.R. \ue8 stato valutato mediante una pesa tecnica (Sartorius BL 1500) ponendo 1g=1ml. Il pH \ue8 stato misurato con un pH-metro portatile (Hanna Instruments HI 9026). L\u2019analisi statistica \ue8 stata condotta con il test Huber White (significativi \u201cp-value\u201d 64 0,05). RISULTATI: \uc8 stato evidenziato che il F.R. ha una diminuzione dalla stagione autunnale a quella estiva al limite della significativit\ue0 (p=0,06805, D.S.\ub10,029); aumenta in modo significativo in autunno tra le ore 9.00-13.00 (p<0,05, D.S.\ub10,033), in primavera tra le ore 9.00-11.00 (p<0,001, D.S.\ub10,022) e 9.00-17.00 (p<0,001 con D.S.\ub10,037); non subisce alterazioni significative in relazione a sesso, fumo, BMI e ciclo mestruale. I risultati ottenuti hanno evidenziato che il pH medio autunnale rispetto a quello estivo presenta un incremento statisticamente significativo (p<0,001, D.S.\ub10,045); il pH aumenta in modo significativo in autunno tra le ore 9.00-11.00 (p<0,001, D.S.\ub10,023), 9.00-13.00 (p<0,05, D.S.\ub10,034), 9.00-17.00 (p<0,001, D.S.\ub10,036), in inverno aumenta tra le ore 9.00-11.00 (p<0,001, D.S.\ub10,028), 9.00-13.00 (p<0,001, D.S.\ub10,033), e 9.00-17.00 (p<0,001, D.S.\ub10,034); in primavera tra le ore 9.00-11.00 (p<0,001, D.S.\ub10,032) e 9.00-17.00 (p<0,05, D.S.\ub10,031); non subisce variazioni significative in estate ed in relazione a sesso, fumo e ciclo mestruale mentre il BMI \ue8 risultato influire in modo significativo sul pH (p<0,05 con D.S.\ub1 0,018). CONCLUSIONI: Il flow rate mostra un decremento dalla stagione autunnale a quella estiva al limite della significativit\ue0 (p=0,06805, D.S.\ub10,029); il pH salivare presenta un incremento dalla stagione autunnale a quella estiva statisticamente significativa (p<0,001, D.S.\ub10,045); riportando i valori medi stagionali di Flow Rate e pH salivare su un diagramma cartesiano, ove sull\u2019asse delle ascisse si indicano i valori di pH e sull\u2019asse delle ordinate i valori di flow rate, e unendoli si ottiene una retta di regressione, coefficiente di correlazione di Pearson= \u20130,99, che dimostra come i due valori siano strettamente correlati e al crescere del pH si verifichi una diminuzione di flow rate stimabile in un decremento di FR pari a 0,26 ml/min. per incrementi della concentrazione di pH pari ad 1

    Protocolli di prevenzione della B.R.O.N.J

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    Dalla letteratura si evince che qualunque trauma orale, anche lieve, con discontinuazione dei tessuti superficiali pu\uf2 propagare materiale settico al tessuto osseo sottostante con conseguente rischio di insorgenza di BRONJ in tutti i pazienti che assumono BF, contenenti gruppi amminici o gruppi nitrogeno, per iv da pi\uf9 di 4 mesi o per os da pi\uf9 di 36 mesi, in presenza di comorbidit\ue0. Scopo. Poich\ue9 si \ue8 giunti alla conclusione che le lesioni osteonecrotiche, una volta instaurate, sono di difficile risoluzione, per evitare che i pazienti debbano convivere con esse, nostro obiettivo \ue8 proporre dei protocolli per la prevenzione primaria e secondaria della BRONJ. Materiali e metodi. Sulla base della revisione della letteratura e della nostra personale esperienza clinica (20 pazienti con BRONJ, 86 pazienti in terapia con bifosfonati), consapevoli del fondamentale ruolo svolto dagli Igienisti Dentali nella prevenzione primaria e secondaria delle malattie del cavo orale mediante l'esecuzione di sedute di igiene orale professionale, l'istruzione e la motivazione ad un'accurata igiene domiciliare ed il monitoraggio periodico del paziente, abbiamo stilato 5 protocolli basati sulla suddivisione dei pazienti in cinque gruppi in relazione all'assunzione di BF ed alla presenza o meno di lesioni. Il primo protocollo si applica ai pazienti che dovranno sottoporsi a somministrazione di BF; il secondo ai pazienti in terapia con BF, senza lesioni, gi\ue0 inseriti in un protocollo preventivo; il terzo ai pazienti in terapia con BF, senza lesioni, non inseriti in un protocollo preventivo; il quarto ai pazienti in terapia con BF, con lesioni, nonostante, l'attuazione di un protocollo preventivo; il quinto ai pazienti in terapia con BF, con lesioni, non inseriti precedentemente in un protocollo preventivo. Tutti i protocolli prevedono la raccolta di un'accurata anamnesi con particolare attenzione a tipo e tempo di assunzione di BF, la coesistenza di fattori di rischio per BRONJ, l\u2019esame obiettivo intraorale ed extraorale con mappaggio di eventuali lesioni; la documentazione radiografica e fotografica del cavo orale; la valutazione dell'igiene orale e la compilazione della cartella parodontale; la ricerca culturale di batteri e miceti; l\u2019informazione del rischio; la programmazione del protocollo di igiene orale professionale adeguato al gruppo di appartenenza; la motivazione e l\u2019istruzione all'igiene orale domiciliare ed infine l\u2019inserimento in un programma di richiami periodici in relazione alla situazione orale ed al grado di compliance del paziente. Risultati. La stretta collaborazione con i prescrittori di aminobifosfonati e l\u2019osservanza di tali protocolli hanno condotto ad una drastica riduzione di nuovi casi di ONJ. Conclusioni. Nei pazienti a rischio di insorgenza di BRONJ, devono essere attentamente valutate le cure odontoiatriche, evitando tutte le terapie non necessarie ed indispensabili, potenzialmente scatenanti tale temibile complicanza, ed attuate tutte le metodiche di prevenzione primaria e secondaria della malattie del cavo orale
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