35 research outputs found

    The Language of Adolescents in Depicting Migrants

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    This study (N = 161 Italian adolescents attending 11th and 12th grade of secondary school) investigated how adolescents linguistically portray migrants. Over a year and a half, the study considered whether positive factors known to reduce social discrimination – i.e., multiple categorization of migrants and/or the degree of identification with the human group – are associated with relatively unbiased linguistic descriptions of migrants. The coding system had three categories of terms referring to the outgroup: generalized/categorical definitions, individuating piecemeal information or membership in the human group. We found that adolescents who used multiple categorizations to describe migrants and self-identified with the human group (at T1) also linguistically described migrants in human and individuating terms (at T2). The findings are discussed underlying the implications of defying the self and outgroups in multiple complex ways through language, as an ecological means used by adolescents to communicate their views of others

    Promoting beliefs in the inalienability of human rights by attributing uniquely human emotions through multiple categorization

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    The combination of multiple categorization (i.e., the use of multiple criteria to define others) and human identity-the superordinate group of human beings-has recently been highlighted as a method to reduce implicit (i.e., attribution of secondary emotions) and explicit (i.e., attribution of human rights) dehumanization towards Blacks. In two studies aimed to replicate such evidence the mediating role of secondary emotions in explaining the impact of multiple and human categorization in reducing dehumanization was assessed. The role of implicit cognition such as attribution of secondary emotions in leading people to attribute human rights to minorities is discussed

    Categorizzazione multipla, esplorazione dell’identità e identificazione umana come fattori alla base dell’inclusività sociale verso i migranti negli adolescenti e nei giovani adulti

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    Quali sono i fattori che spiegano l’inclusività sociale verso il gruppo stigmatizzato dei migranti negli adolescenti e nei giovani adulti? In un primo studio longitudinale abbiamo esaminato l’uso spontaneo di un linguaggio inclusivo (basato su termini individualizzanti o su termini che denotano la comune appartenenza al gruppo sovrainclusivo umano) piuttosto che differenziante (basato sull’appartenenza all’outgoup) da parte degli adolescenti, in funzione di due potenti fattori noti per l’azione di riduzione del pregiudizio, ovvero l’uso di categorizzazione multipla per descrivere i membri dell’outgroup e l’identificazione con il comune ingroup umano. Il secondo studio si è concentrato su un campione di giovani adulti ed ha analizzato la misura in cui le persone attribuiscono ai migranti i diritti umani, intesi come indicatore di attribuzione di umanità, e dunque come indice di massima inclusività verso l’outgroup. Nello specifico, lo studio ha analizzato gli effetti dell’attivazione della minaccia intergruppi sull’attribuzione dei diritti umani ai migranti considerando due ordini di fattori di potenziale mediazione, ovvero fattori distruttivi come la percezione di deprivazione relativa fraternalistica in conseguenza della minaccia intergruppi, da una parte, e fattori costruttivi come il processo di esplorazione dell’identità personale in ambito educativo e l’identificazione con il comune ingroup umano, dall’altra. Le evidenze raccolte hanno mostrato che l’inclusività sociale degli adolescenti e dei giovani adulti sono influenzate da fattori costruttivi come la misura in cui vengono usate categorizzazioni multiple per descrivere l’outgroup e l’entità in cui i giovani sviluppano identità inclusive (i.e., identificazione con il gruppo umano), frutto dei processi attivi di esplorazione delle alternative identitarie che hanno a disposizione. Le evidenze ottenute verranno discusse nell’ottica di una proficua integrazione nello studio del pregiudizio e dell’inclusività sociale tra processi alla base dell’identità personale e dell’identità sociale

    When the others are less human: dehumanisation in intergroup relations

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    The role of reduced humanity in producing linguistic discrimination

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    This article addresses the role of perceived (reduced) humanity and group membership of others in producing linguistic discrimination. Study 1 assessed the effects of these factors on a subtle measure of linguistic discrimination, namely, linguistic abstraction. Study 2 considered the explicit level of verbal abuse. Results highlighted that target’s reduced humanity led to enhanced linguistic discrimination toward the target, while group membership moderated this effect in specific conditions. Overall, the evidence of this set of studies sheds light on the role of humanity and its interplay with social categorization on discrimination outcomes

    Il ruolo della categorizzazione multipla nella promozione dell'inclusione nel gruppo umano di membri dell'outgroup [The role of multiple categorisation in promoting the inclusion in the human group]

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    Nelle società moderne fondate sul diritto e la giustizia uguali per ogni essere umano assistiamo quotidianamente a episodi di discriminazione sociale grave. La letteratura sulla deumanizzazione ha illustrato i fattori psico-sociali che spiegano questa tendenza, invece, non esistono studi sui processi che possono favorire l’inclusione nell’ingroup umano. Nel presente studio abbiamo ipotizzato che se l’aumento del numero di categorie sociali attribuite ai membri di un outgroup attenua differenziazioni e pregiudizi intergruppi attraverso la decategorizzazione, questo stesso processo socio-cognitivo, diminuendo la salienza dell’outgroup, possa aumentare l’appartenenza al gruppo umano. 216 studenti universitari italiani hanno compilato un questionario cartaceo confrontando i gruppi sociali reali di italiani (ingroup) e immigrati (outgroup) nelle condizioni di categorizzazione semplice, multipla condivisa, multipla mista e multipla non condivisa dai partecipanti. Le misure rilevate comprendevano il pregiudizio sociale, la decategorizzazione e l’inclusione nel gruppo umano a livello simbolico e comportamentale. Queste ultime misure sono state implementate per catturare l’attribuzione di umanità agli altri e il riconoscimento del valore della vita umana degli altri. I risultati hanno confermato la diminuzione del pregiudizio e l’aumento dell’inclusione nel gruppo umano degli immigrati nelle condizioni di categorizzazione sociale multipla vs semplice. Questa evidenza è stata riscontrata sia a livello simbolico che comportamentale, infatti i partecipanti sceglievano di privarsi di un maggior numero di risorse a favore della salvezza di un più alto numero di vite di immigrati nelle condizioni di categorizzazione multipla vs semplice. Infine, la condivisione totale, parziale o assente delle categorie sociali multiple attribuite agli immigrati non ha inciso sugli effetti pro-sociali evidenziati e il processo di decategorizzazione, rilevato in tutte le condizioni di categorizzazione sociale multipla, può essere considerato un buffer contro la deumanizzazione

    Se sei una persona umana mi piaci di piĂą. Gli effetti della ridotta umanitĂ  degli altri sulla percezione sociale

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    Questo contributo considera il ruolo della percezione di umanità vs. umanità ridotta degli altri sul giudizio sociale. In modo innovativo rispetto a quanto documentato in letteratura, in questo studio, l’umanità di un target è stata manipolata sulla base della combinazione di due dimensioni unicamente umane, ovvero il possesso (vs. carenza) di valori prosociali e di emozioni secondarie (vs. primarie). I risultati hanno confermato il ruolo della percezione di umanità ridotta nell’aumentare la svalutazione dell’altro e nel ridurre la percezione di somiglianza a sé e di rappresentatività umana del target.This contribution addresses the role of perceived humanity vs. reduced humanity of others on social judgment. Innovatively, in this study humanity of a target was manipulated on the basis of the combination of two uniquely human dimensions, that is, possessing (vs. dispossessing) prosocial values and secondary (vs. primary) emotions. Evidence confirmed the role of reduced humanity in increasing target devaluation, and reducing perceived similarity with the self and human prototypicality of the target

    Il ruolo della categorizzazione multipla nella promozione dell'inclusione nel gruppo umano di membri dell'outgroup [The role of multiple categorisation in promoting the inclusion in the human group]

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    Nelle societ\ue0 moderne fondate sul diritto e la giustizia uguali per ogni essere umano assistiamo quotidianamente a episodi di discriminazione sociale grave. La letteratura sulla deumanizzazione ha illustrato i fattori psico-sociali che spiegano questa tendenza, invece, non esistono studi sui processi che possono favorire l\u2019inclusione nell\u2019ingroup umano. Nel presente studio abbiamo ipotizzato che se l\u2019aumento del numero di categorie sociali attribuite ai membri di un outgroup attenua differenziazioni e pregiudizi intergruppi attraverso la decategorizzazione, questo stesso processo socio-cognitivo, diminuendo la salienza dell\u2019outgroup, possa aumentare l\u2019appartenenza al gruppo umano. 216 studenti universitari italiani hanno compilato un questionario cartaceo confrontando i gruppi sociali reali di italiani (ingroup) e immigrati (outgroup) nelle condizioni di categorizzazione semplice, multipla condivisa, multipla mista e multipla non condivisa dai partecipanti. Le misure rilevate comprendevano il pregiudizio sociale, la decategorizzazione e l\u2019inclusione nel gruppo umano a livello simbolico e comportamentale. Queste ultime misure sono state implementate per catturare l\u2019attribuzione di umanit\ue0 agli altri e il riconoscimento del valore della vita umana degli altri. I risultati hanno confermato la diminuzione del pregiudizio e l\u2019aumento dell\u2019inclusione nel gruppo umano degli immigrati nelle condizioni di categorizzazione sociale multipla vs semplice. Questa evidenza \ue8 stata riscontrata sia a livello simbolico che comportamentale, infatti i partecipanti sceglievano di privarsi di un maggior numero di risorse a favore della salvezza di un pi\uf9 alto numero di vite di immigrati nelle condizioni di categorizzazione multipla vs semplice. Infine, la condivisione totale, parziale o assente delle categorie sociali multiple attribuite agli immigrati non ha inciso sugli effetti pro-sociali evidenziati e il processo di decategorizzazione, rilevato in tutte le condizioni di categorizzazione sociale multipla, pu\uf2 essere considerato un buffer contro la deumanizzazione

    Outgroup projection: il caso degli stereotipi negativi attribuiti a Rom e Rumeni

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    Questo contributo considera il fenomeno dell\u2019outgroup projection, ovvero la tendenza a estendere i contenuti negativi del pregiudizio nei confronti di un sottogruppo minoritario (Rom) al gruppo sovrainclusivo (Rumeni). Lo Studio preliminare 1 esamina la rappresentazione stereotipica di Rom e Rumeni. Un secondo studio preliminare valuta la percezione dei due gruppi rispetto ai predittori del contenuto degli stereotipi. Infine, lo Studio principale considera il pi\uf9 generale processo di proiezione del sottogruppo dei Rom sui Rumeni e il suo legame con il pregiudizio verso i Rumeni. Le evidenze raccolte supportano l\u2019esistenza di tale processo di outgroup projection
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