11 research outputs found

    Immagini e pedagogia: uno sguardo internazionale sull’utilizzo della fotografia in ambito pedagogico

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    The identification of pedagogical practices can allow us to focus attentionon some aspects of pedagogical action that are often overlooked by scientificresearch and relegated to the individual professional’s responsibility and individualactivity. The aim is to highlight the methods through which the pedagogicaldisciplines base their practices oriented towards the educationalcare of the subject in training. This contribution aims to shed light on theapplications of the photographic device in the field of research and pedagogicalintervention. The pedagogical utility of using photography as an activatorand mediator of relationships has been highlighted in Italian andinternational literature. Although the application of the tool to the educationalcontext may vary according to the objectives and the contextual specificities,some areas of application can be declined here: the meeting withthe parents, the use of the sequence and the photographic story with children,educational documentation, the Philosophy for Children, the use ofphotography beyond school and intervention with adults in the clinic oftraining and clinical pedagogy.L’identificazione delle prassi pedagogiche può consentire di orientare losguardo su alcuni aspetti dell’agire pedagogico che molto spesso vengonotrascurati dalla ricerca scientifica e relegati alla responsabilità e attività individualedel singolo professionista. È uno sguardo che mira ad evidenziare imetodi attraverso i quali alcune discipline pedagogiche fondano il loro agiresempre orientato alla cura educativa del soggetto in formazione. Con il presentecontributo si intende far luce sulle applicazioni del dispositivo fotograficonell’ambito della ricerca e dell’intervento pedagogico nazionale einternazionale. Nella letteratura italiana e internazionale è già stata evidenziatal’utilità pedagogica di utilizzare la fotografia come attivatore e mediatoredi relazioni. Nonostante le applicazioni dello strumento al contestoeducativo possano variare in base agli obiettivi ed in base alle specificità contestuali,si possono declinare in questa sede alcuni ambiti di applicazionetrasversali: l’incontro con i genitori, l’utilizzo della sequenza e del raccontofotografico con i bambini, la documentazione educativa, la Philosophy forChildren, l’utilizzo della fotografia oltre la scuola e l’intervento con gli adultiin clinica della formazione e pedagogia clinica

    L’agire pedagogico e la “comunicazione formativa” per prevenire il burnout

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    Il presente contributo ha l’obiettivo di identificare come la comunicazione possa essere indirizzata in un’ottica costruttiva al fine di preservare ed arricchire le relazioni personali e fungere così da fattore protettivo rispetto alle condizioni di burnout. La comunicazione, se opportunamente gestita, ha, infatti, un ruolo essenziale nella prevenzione e nella gestione di situazioni conflittuali all’interno del contesto lavorativo, tanto che si può parlare di comunicazione preventiva. L’arte di essere con l’altro (cioè la capacità di ascoltare, di essere empatici e di dare e ricevere feedback) diviene allora un’arte di cui tutti dovremmo disporre e di cui la formazione deve farsi carico

    L’educazione familiare nei servizi educativi: L'utilizzo delle immagini per instaurare una comunicazione generativa

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    Nel corso degli anni il concetto di famiglia ha subito notevoli trasformazioni. La responsabilità, la crisi dell’autorità genitoriale e la necessità di una autonomia filiale da parte dei figli, rappresentano sicuramente le fragilità più importanti dell’educazione familiare attuale. L’educazione familiare e la pedagogia della famiglia sono due modalità attraverso cui la pedagogia può intervenire in questo campo all’interno dei servizi educativi. Per creare una cultura educativa condivisa è importante creare un’alleanza tra servizi educativi e famiglie. Attraverso il presente contributo verrà proposta una specifica metodologia per venire incontro alle esigenze delle famiglie: un’educazione familiare attraverso l’utilizzo delle fotografie. Si tratta di una metodologia che può essere applicata in una modalità laboratoriale e che permette di dare significato al proprio agire educativo

    F. Cambi, Formarsi tra le note

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    Formazione e narrazione: l’utilizzo del linguaggio metaforico nella costruzione dell’esperienza

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    Narrative thinking is the interpretative key of existence and of the mental dimension. Narration and metaphor take on the function of catalysts of mental representations and as such become valuable tools and methods of investigation and intervention of the human sciences. In fact, it is not possible to speak of education and training by neglecting the images, representations and linguistic forms through which meanings express themselves. With this contribution we mean a lot of light on the importance of metaphorical language within pedagogical action and on its possible variations related to the use of images, literature and cinema within the training contexts. Finally, ref-erence will be made to a specific pedagogical approach (the training clinic) which represents a particularly fruitful example of the use of narration and metaphor in training contextsIl pensiero narrativo è la chiave interpretativa dell’esistenza e la dimensione mentale per eccellenza. La narrazione e la metafora assumono la funzione di catalizzatori delle rappresentazioni mentali e come tali divengono preziosi strumenti e metodi di indagine e di intervento delle scienze umane. Non è possibile, infatti, parlare di educazione e di formazione trascurando le immagini, le rappresentazioni e le forme linguistiche attraverso cui i significati si esprimono. Con il presente contributo si intende far luce sull’importanza del linguaggio metaforico all’interno dell’agire pedagogico e sulle sue possibili declinazioni relative all’utilizzo delle immagini, della letteratura e del cinema all’interno dei contesti formativi. In ultimo si farà riferimento ad uno specifico approccio della pedagogia (la clinica della formazione) che rappre-senta un esempio particolarmente fecondo dell’utilizzo della narrazione e della metafora nei contesti formativi

    Il coach. Leadership, motivazione, gruppo, performance.

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    Quale cultura dell’infanzia? Riflettere sulla cura educativa nei servizi 0-6 attraverso la clinica della formazione

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    La centralità di una specifica cultura dell’infanzia diviene indispensabile nel contesto sociale attuale, in cui si fa sempre più largo una cultura dell’infanzia adultizzata. Riflettere sulla cultura dell’infanzia significa dare parola all’implicito e far emergere le teorie pedagogiche in atto all’interno dei servizi. Si tratta di stimolare un lavoro riflessivo profondo in cui l’esperienza educativa viene riletta e ripensata in un esercizio di decentramento, per permettere una riflessione critica sui modelli impliciti di riferimento. Per fare questo è indispensabile pensare a una formazione che consenta di formare professionisti riflessivi. All’interno del presente contributo si porrà l’accento su uno specifico ambito pedagogico che può rispondere a questo bisogno: la clinica della formazione

    Covid Emergency and Teaching Emergency: The Need for Formal Reflective Professionals Through Clinical Training

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    The COVID-19 emergency, in addition to representing a dramatic event, also highlighted the need to review the profile of teachers and the theories and pedagogical practices adopted in educational contexts. With the health emergency, the inadequacies of the school system and sometimes the criticalities of the pedagogical methods adopted have been highlighted. It is therefore necessary to become aware of one of the lessons of Covid cited by Morin (2020): the shortcomings of the way of thinking. Recovering this thinkability within the way of doing education represents a challenge that pedagogy cannot escape from. A particularly suitable methodology for addressing this goal is the training clinic. The training clinic is an approach developed by Riccardo Massa which aims to create an innovative methodological and cultural approach with respect to the pedagogical problems present through reflection on the theories and pedagogical practices adopted.L’emergenza COVID-19, oltre a rappresentare un evento drammatico, ha messo in luce anche la necessità di rivedere il profilo degli insegnanti e le teorie e le prassi pedagogiche adottate nei contesti educativi. Con l’emergenza sanitaria si sono evidenziate le inadeguatezze del sistema scolastico e talvolta le criticità dei metodi pedagogici adottati. Per favorire un approccio capacitante degli insegnanti e dell’intero ecosistema educativo è necessario allora prendere consapevolezza di una delle lezioni del Covid citate da Morin (2020): le carenze del modo di pensare. Recuperare questa pensabilità all’interno del modo di fare educazione rappresenta una sfida a cui la pedagogia non può sottrarsi. Una metodologia particolarmente adatta ad affrontare questo obiettivo è la clinica della formazione rivolta agli insegnanti. La clinica della formazione è un approccio elaborato da Riccardo Massa che si pone come obiettivo quello di creare un innovativo approccio metodologico e culturale rispetto ai problemi pedagogici presenti attraverso la riflessione sulle teorie e le prassi pedagogiche adottate
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