45 research outputs found

    Strategie per (inter)comprendersi: uno studio esplorativo sull'accomodamento temporale e dialogico

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    This study explores prosodic accommodation phenomena within a Tele- tandem and Intercomprehension context, that is a language learning sce- nario in which two students interact in their own L1 by means of VoIP technologies (e.g., Skype). The analysis focusses on 3 Teletandem sessions whose participants are an Italian student and a Spanish student. Results show a gradual alignment of speakers’ articulation rate and a gradual re- duction of simultaneous turn-taking episodes and interruptions/overlaps in the 3 sessions. These trends could reflect some of the multiple strategies used by both speakers to adapt their linguistic production and to improve the effectiveness of interaction

    Italian vowel production by Arabic speakers

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    This research wants to explore the production of Italian L2 vowels by native Arabic adult speakers living in Italy. It focuses, moreover, on the weight exerted by motivation on L2 speech. Accuracy in Italian L2 production is tested on two vowel oppositions, /i e/ and /o u/. First, with the purpose of judging the magnitude of spectral differences produced between /i e/ and /o u/, Euclidean distances between each opposition are calculated and compared, both for the Arabic speakers and an Italian control group. Then, spectral distances between Italian L1 and L2 B1-B0 and B3-B2 values are computed and examined in correlation with Arabic speakers’ motivational indexes

    Prosodic accuracy and foreign accent in cultural migrants

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    La mediazione nel contesto Teletandem e il Volume Complementare al Quadro Comune Europeo: alcune riflessioni

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    Lo studio intende verificare se nello scambio comunicativo tra pari in videoconferenza emergono sequenze in cui i parlanti anticipano (mediazione non sollecitata) o affrontano problemi comunicativi (mediazione sollecitata, processi di negoziazione di significato). I dati adoperati per l’analisi sono videoregistrazioni e trascrizioni di 12 ore di teletandem, un modello di telecollaborazione praticato in coppia, in cui ogni parlante interagisce per apprendere la propria L2, ben nota alla sua partner. L’indagine si fonda su una visione dell’interazione come attività collaborativa che si realizza grazie alla capacità dell’individuo di intervenire nei vari contesti, mostrando la sua attenzione verso l’altro. L’analisi dei dati evidenzia che la parlante spiega concetti che potrebbero porre problemi comunicativi anche senza che il suo interlocutore lo richieda. Il locutore esprime, inoltre, la sua capacità di collaborare, mostrando empatia verso il/la partner in difficoltà. Il presente studio ribadisce la necessità di integrare nella pratica didattica attività comunicative orali autentiche tra pari, grazie all’uso delle tecnologie. Conferma inoltre l’importanza della riflessione sui processi comunicativi per l’educazione linguistica. L’approccio e l’analisi, ivi proposti, sono spunti utili per indagare in classe le strategie messe in atto dagli studenti nel corso di esperienze di pratica comunicativa

    Prosodic accuracy and foreign accent in cultural migrants

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    The present study examines the relationship between language learning motivation and prosodic accuracy in L2 Italian speakers. 4 Romanians and 4 Arabs are selected among cultural migrants living in Italy. Each L1 group includes learners with moderate and high motivational indexes, 2 inexperienced and 2 experienced speakers (indexed by length of residence). Non-native subjects’ prosodic accuracy is assessed on 4 declarative sentences in Italian, through acoustic measurements and a perception test. The same sentences are produced by 4 native Italians, acting as a control group. Preliminary results suggest a possible correlation among prosodic accuracy, motivation indexes and LOR levels

    CONTATTO TRA ITALIANO E SPAGNOLO IN CONTESTO MIGRATORIO: IL RUOLO DEI SEGNALI DISCORSIVI

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    Il presente lavoro propone un’indagine quali-quantitativa riguardante la funzione comunicativa dei segnali discorsivi (SD) presenti nel parlato di un gruppo italo-argentino di origine calabrese emigrato negli anni Cinquanta del secolo scorso. La ristrutturazione del loro repertorio plurilingue si manifesta in una pratica comunicativa caratterizzata da fenomeni di commutazione, enunciazione mistilingue, ricorso a prestiti e calchi che testimoniano un’erosione della lingua etnica (dialetti calabresi) e dell’italiano. Pertanto, si è ritenuto interessante verificare la resa dei SD nella produzione di quello che è stato definito il loro continuo linguistico di eredità ipotizzando che nella prassi comunicativa alcuni SD nelle varietà d’eredità culturale (italiano e dialetti) possano essere stati sostituiti o alternati con SD spagnoli con analoghe forme o funzioni. Lo studio mira dunque a verificare: a) in quali codici sono espressi i SD; b) quali funzioni questi ricoprono; c) quali sono i SD maggiormente oggetto di resa bilingue. I risultati mostrano una prevalenza globale di SD in lingua italiana e una interessante distribuzione funzionale dei SD sulla base del codice adottato con il frequente ricorso a SD del codice pragmaticamente dominante (lo spagnolo) nel caso di funzioni prevalentemente interazionali.   Italian-Spanish contact in a migratory context: the role of discourse markers This paper proposes a qualitative and quantitative investigation on the communicative function of discourse markers (DMs) in the speech of an Italian-Argentinian group of Calabrian origin, who emigrated in the 1950s. The restructuring of their multilingual repertoire reflects itself in the communicative practice characterized by code-switching and mixing phenomena, as well as loanwords and calques, that testify some kind of erosion both of informants’ ethnic varieties (Calabrian dialects) and of Italian. Therefore, it was worth focusing on DMs renderings within their heritage linguistic continuum. It was hypothesized that in the communicative practices of our speakers, some Italian and dialectal DMs may have been replaced or alternated with Spanish DMs with similar forms or functions. The study aims at verifying: a) which DMs are expressed in which language; b) what function they have; c) which DMs are most subject to turn out in bilingual outcomes. The results show an overall prevalence of Italian DMs and a striking a functional distribution of DMs related to the language. In particular, the pragmatically dominant code (Spanish) considerably prevails in interactional DMs

    MultidisciplinarietĂ  nella cura dell'obesitĂ 

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    L'obesità è una patologia multifattoriale, il cui trattamento risulta complesso. Spesso i risultati della dietoterapia e della modificazione dello stile di vita sono particolarmente deludenti a lungo termine e l'utilizzo di farmacoterapie, al momento attuale, in Italia è estremamente limitato. La chirurgia bariatrica, viceversa, è in grado di produrre non solo una notevole riduzione della massa grassa nel tempo, ma anche un miglioramento delle comorbidità e dell'aspettativa di vita. Il capitolo si propone di sottolineare l'importanza dell'approccio multidisciplinare alla cura dell'obesità in pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica, con un focus sul ruolo degli psicologi che fanno parte del team multidisciplinare.Obesity is a multifactorial disease, whose treatment is complex. Often diet and lifestyle modification are particularly disappointing in the long term period and the use of pharmacotherapy, in Italy, is extremely limited. Bariatric surgery, on the other hand, produces a significant weight loss over the time, improving comorbidities and life expectancy. The chapter emphasizes the importance of the multidisciplinary approach to obesity in patients undergoing bariatric surgery, focusing on the role of psychologists in the multidisciplinary team

    CONTATTO TRA ITALIANO E SPAGNOLO IN CONTESTO MIGRATORIO: IL RUOLO DEI SEGNALI DISCORSIVI

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    Negli ultimi anni, l’attenzione nei riguardi dei segnali discorsivi (da ora in avanti SD) ha inaugurato un filone di studi molto prolifico. L’importanza di questi segnali nella comunicazione orale è stata messa in evidenza da numerose ricerche che hanno indagato gli usi e le funzioni dei SD non solo nelle pratiche discorsive dei parlanti di una L1 (per l’italiano, cfr. Bazzanella, 1995; 2006; 2011) ma anche nel processo di acquisizione di una lingua seconda (cfr. Bardel, 2004; Jafrancesco, 2015; De Marco, 2016; Borreguero Zuloaga, De Marco, 2021), in ambito migratorio (cfr. De Fina, 2003; Scaglione, 2003; De Marco, 2017, 2018) e in generale in situazioni di contatto linguistico (cfr. Dal Negro, Fiorentini, 2016, 2017; Fiorentini, Sansò, 2016). Il presente contributo si inserisce all’interno del filone di studi sulle lingue d’eredità culturale (heritage languages) con l’intento di analizzare le funzioni pragmatiche dei SD presenti nel parlato plurilingue di un campione di persone di origine calabrese emigrate in Argentina negli anni ’50

    La mediazione nel contesto Teletandem e il Volume Complementare al Quadro Comune Europeo: alcune riflessioni

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    Lo studio intende verificare se nello scambio comunicativo tra pari in videoconferenza emergono sequenze in cui i parlanti anticipano (mediazione non sollecitata) o affrontano problemi comunicativi (mediazione sollecitata, processi di negoziazione di significato). I dati adoperati per l’analisi sono videoregistrazioni e trascrizioni di 12 ore di teletandem, un modello di telecollaborazione praticato in coppia, in cui ogni parlante interagisce per apprendere la propria L2, ben nota alla sua partner. L’indagine si fonda su una visione dell’interazione come attività collaborativa che si realizza grazie alla capacità dell’individuo di intervenire nei vari contesti, mostrando la sua attenzione verso l’altro. L’analisi dei dati evidenzia che la parlante spiega concetti che potrebbero porre problemi comunicativi anche senza che il suo interlocutore lo richieda. Il locutore esprime, inoltre, la sua capacità di collaborare, mostrando empatia verso il/la partner in difficoltà. Il presente studio ribadisce la necessità di integrare nella pratica didattica attività comunicative orali autentiche tra pari, grazie all’uso delle tecnologie. Conferma inoltre l’importanza della riflessione sui processi comunicativi per l’educazione linguistica. L’approccio e l’analisi, ivi proposti, sono spunti utili per indagare in classe le strategie messe in atto dagli studenti nel corso di esperienze di pratica comunicativa
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