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    ResponsabilitĂ  Sociale d' Impresa e modelli di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs.231/2001

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    2008/2009Nella prima parte della ricerca indagheremo, in ambito economico-aziendale, il fenomeno della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) cercando di tracciare un breve percorso per comprendere la nascita nell’impresa dell’esigenza di rendicontare le performance, non solo economiche, ma anche sociali ed ambientali, redigendo, accanto al bilancio d’esercizio anche quello sociale o di sostenibilità. Nella seconda parte cercheremo di dimostrare come l’interesse dell’impresa al controllo della regolarità e della legalità dell’operato sociale – in buona sostanza l’orientamento alla RSI – possa ridurre il rischio di incorrere nella responsabilità penale degli enti introdotta per la prima volta nel nostro ordinamento dal Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231. Inoltre, evidenzieremo che la responsabilità amministrativa degli enti rientra nel più ampio tema della responsabilità d’impresa e stimola l’adozione di regole sugli assetti di governo e organizzativi volti al controllo preventivo dei rischi ed a rafforzare la fiducia non solo degli investitori ma di tutti gli stakeholders. Infine, proporremo il percorso d’adozione dei Modelli organizzativi previsti dal Decreto/231 in un gruppo di imprese italiane che hanno comunicato il loro orientamento alla Responsabilità d’Impresa considerandolo parte integrante della visione aziendaleXXII Ciclo196

    Spunti di riflessione sulle attestazioni ex art. 67 L.F. Un esempio di applicazione del metodo Monte Carlo

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    L’art. 67, comma 3, lett. d), Legge Fallimentare, prescrive, a pena di inefficacia dell’esenzione da revocatoria e dai reati di bancarotta che il piano di risanamento sia «… idoneo a consentire il risanamento della esposizione debitoria dell’impresa e ad assicurare il riequilibrio della sua situazione finanziaria…». Il piano deve quindi essere caratterizzato da fattibilità, intesa quale ragionevole probabilità di realizzazione, e idoneità per il superamento dello stato di crisi debitoria/finanziaria. Questo contributo evidenzia i pregi di un approccio interattivo e visuale alla valutazione del piano, ove le variabili rilevanti vengono testate con metodi Monte Carlo. La discussione viene accompagnata da un caso aziendale
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