2,125 research outputs found

    Is the team leading surgeon criminally liable for his collaborators’ errors? judges confirm responsibility and condemn an otorhinolaryngologist

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    In current healthcare, delivery of medical and surgical treatment takes place in a multidisciplinary manner. This raises the problem of distinguishing the conditions under which the person who has properly carried out his duties, respecting the related leges artis, can be held responsible for damages materially caused by another member of the medical team. Jurisprudence has developed the so-called “principle of trust” for which every member of the team can rely on the fact that other members are acting in compliance with the leges artis of their specialisation. The Supreme Court has limited the application of this principle. The authors examine the jurisprudence on responsibility of the team in otolaryngology and conclude that individual liability should be limited to the specific expertise of the individual specialist

    Study of the radiative effects of thin high altitude ice clouds by spectral characterisation of the radiation emitted in the thermal infrared from 100 to 1400 cm-1 (7-100 μm)

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    Il lavoro svolto durante i tre anni di dottorato di ricerca è consistito nello sviluppo di un modello di trasferimento radiativo che simula la radianza nell’infrarosso termico emessa dall’atmosfera in presenza di nubi e nell’applicazione del codice prodotto all’analisi delle misure acquisite dallo spettroradiometro a trasformata di Fourier REFIR-PAD durante diverse campagne di misura. REFIR-PAD è uno spettroradiometro che opera nel medio e lontano infrarosso, nella banda 100-1600 cm -1 dove è massimo il segnale atmosferico, con una risoluzione massima pari a 0.25 cm -1 . Lo strumento è composto da un interferometro in configurazione Mach-Zehender con due ingressi e due uscite ed è munito di corpi neri per la calibrazione radiometrica e di un laser nel vicino infrarosso per la calibrazione in frequenza. Il modello sviluppato (modello diretto) integra il codice LBLRTM (Line By Line Radiative Transfer Model), che simula il trasferimento radiativo in atmosfera utilizzando i parametri spettroscopici dei gas del database HITRAN, con un codice specifico sviluppato dallo scrivente che simula l’emissione e la propagazione, secondo i meccanismi di scattering e assorbimento, attraverso una nube in fase singola o mista, singolo strato. Per risolvere il trasferimento radiativo in atmosfera in presenza di una nube è stata utilizzata la soluzione approssimata a due flussi di Eddington in cui la radiazione verso l’alto proveniente dall’atmosfera sottostante la nube e quella discendente proveniente dagli strati superiori della nube sono simulate via LBLRTM. Allo stesso modo anche la propagazione 56122 PISA - ITALY - Via Caruso, 16 - Phone +39 - 050 2217546 - Telefax +39 - 050 2217626 attraverso lo strato sottostante fino all’osservatore, in caso di osservazione da terra allo zenith, o attraverso lo strato soprastante in caso di osservazione dall’alto al nadir, è simulata via LBLRTM. I parametri di input della nube sono le quote della base e della sommità, i diametri delle particelle di ghiaccio o di acqua, il total water path (TWP) e la frazione di ghiaccio e la temperatura efficace nel caso non venga specificata la quota, altrimenti la temperatura viene calcolata mediando tra i valori alla sommità e alla base della nube. Inoltre è possibile inserire il profilo di backscattering dato ad esempio da misure lidar ed in questo caso la temperatura è pesata su tale profilo . In alternativa ai diametri e la frazione di ghiaccio e TWP possono essere inseriti direttamente gli spessori ottici di ghiaccio e acqua. Possono essere scelti due tipi di modelli per le proprietà dei cirri, uno generico che considera le particelle aventi solo forma a colonna esagonale o uno apposito per cirri alle medie latitudini che mescola il contributo di forme diverse.Il codice permette di simulare sia la trasmittanza che la radianza a qualsiasi angolo di osservazione tenendo conto anche dell’eventuale funzione strumentale. Il software per l’analisi è stato scritto in linguaggio C e Octave e Bash. La propagazione della radiazione termica nella nube viene simulata utilizzando, come già accennato, due database per le proprietà spettroscopiche dei cristalli di ghiaccio di varia forma aventi diametri compresi tra 1 e 10000 μm e 11-130 μm a seconda che si tratti di cirri di medie latitudini (Yang et al.) o cirri generici (Fu et al.), e il database di Hu-Stamnes per le propriet`a spettroscopiche delle gocce d’acqua aventi diametro compreso tra 2.5 e 60 μm. La funzione di scattering utilizzata per riscalare i parametri ottici è data da due contributi, di cui il primo è una delta di Dirac riscalata con il momento secondo della funzione di Heyney-Greenstein, che meglio approssima la reale funzione di fase (funzione di Mie) nell’infrarosso, mentre il secondo termine è dato da uno sviluppo al primo ordine in polinomi di Legendre della funzione in questione. Il contributo dato della delta tiene conto del forte scattering in avanti e dell’interferenza distruttiva dovuta alla parziale riflessione del campo elettromagnetico tra le facce interne dei cristalli di ghiaccio e delle gocce d’acqua. I parametri ottici per i cristalli di ghiaccio, come le efficienze di estinzione, assorbimento, albedo di singolo scattering e parametro di asimmetria sono stati campionati tramite un set di coefficienti tra 3-100 μm per 49 lunghezze d’onda nel primo modello e per 36 lunghezze d’onda nel secondo. Tali parametri sono espressi sia per i cristalli di ghiaccio che per le gocce d’acqua in funzione del diametro efficace delle particelle stesse e permettono di definire lo spessore ottico della nube e di risolvere il calcolo del trasferimento radiativo all’interno di essa. E’ stato poi sviluppato il codice finalizzato all’inversione delle misure delle nubi di alta quota effettuate tramite lo spettroradiometro a trasformata diFourier REFIR-PAD (Radiation Explorer in Far Infrared – Prototype for Applications and Development) durante le campagne di misura svoltesi nel 2007/2011, alla cui ultima ho preso parte, presso il laboratorio della Testa Grigia (Cervinia) in quota a 3500 m, in Cile sul Cerro Toco (Atacama) nel 2009 a 5380 m, e la campagna tuttora in atto presso la base europea Concordia a Dome C, in Antartide. Il software permette di invertire il modello diretto partendo dalla misura al fine di ricavare i parametri relativi alla microfisica dei cirri. Il programma d’inversione opera una minimizzazione del chi quadro, tramite la routine MINUIT del CERN, simulando il trasferimento radiativo tra la tropopausa e la quota a cui sono state fatte le misure in presenza di un singolo strato intermedio composto da cristalli di ghiacci e/o gocce d’acqua. In tal modo può essere simulato lo spettro di radianza che tiene conto sia del contributo della nube, che si manifesta con un continuo, sia di quello dell’atmosfera, che si manifesta invece con delle righe. I parametri della nube che vengono fatti variare nella procedura di fit sono il TWP, il diametro efficace della particelle di ghiaccio e acqua e, nel caso delle campagne a Testa Grigia e in Cile in cui non si aveva a disposizione un supporto lidar, anche la temperatura efficace. Nel caso invece dell’Antartide la temperatura della nube `e determinata dalla posizione tramite il profilo lidar e pesata su di esso per ottenere un valore medio. Il programma `e munito di uno “switch” che introduce la fase mista quando la temperatura della nube scende sotto i -40 ° C, temperatura limitesotto la quale l’acqua non può esistere allo stato liquido ma solo in forma di ghiaccio. Quando la temperatura è compresa tra 0 e -40 ° C viene introdotta la fase mista, se invece la temperatura sale sopra 0 ° C il programma è munito di un secondo “switch” che introduce solo la fase liquida. Per quanto riguarda il contributo atmosferico i parametri che vengono fatti variare nel fit sono alcuni punti corrispondenti alle quote in cui `e massima la sensibilità dello spettro alla variazione della temperatura e del vapore acqueo. L’analisi dei punti di massima sensibilità è stata fatta operando una “singular value decomposition” (SVD) dello jacobiano della temperatura e del vapore acqueo calcolato sempre tramite LBLRTM. In questo modo si ottiene una decomposizione in autostati dello jacobiano sulla base delle frequenze ed `e possibile stimare, dagli autostati corrispondenti ai massimi autovalori, la quota dei punti di massima sensibilità. Lo studio dello jacobiano e della SVD è stato fatto utilizzando un profilo climatologico che il programma prende in input come initial guess per avviare la procedura di fit. In particolare lo studio ha permesso di verificare che 4 punti sul profilodi temperatura e 5 su quello del vapore acqueo rappresentano un buon compromesso che non sovradimensiona nè sottodimensiona il problema. Infine sono stati introdotti nella procedura di fit anche due parametri strumentali, ovvero il coefficiente della ILS (Instrument Line Shape) e lo spostamento in frequenza. Il primo è il coefficiente che quantifica il mescolamento dei due contributi di sinc e sinc 2 presenti nella ILS ed è dovuto al fatto che il taglio delle frequenze generato dal cammino finito dello specchio mobile dell’interferometro non è rappresentato esattamente da una funzione rettangolare ma manifesta una perdita di efficienza ai bordi rappresentata da una funzione triangolare. In termini di spettro ciò si traduce appunto in una convoluzione con una combinazione lineare di una sinc e na sinc 2 . L’ultimo parametro è uno “shift” sulle frequenze che deriva dal fatto che la frequenza del laser di riferimento non è perfettamente stabile nel tempo. L’inversione del modello permette quindi di ricavare simultaneamente i parametri ottici e microfisici delle nubi e i profili di temperatura e vapore acqueo. Per selezionare gli spettri in presenza di nubi da quelli di cielo sereno il software opera un confronto per ognuno di essi della radianza spettrale media nella banda si massima trasparenza, tra 820 e 960 cm -1 , con l’errore statistico medio, in modo tale da attivare la tipologia di fit adatta al caso. Il modello sviluppato è stato validato con quello sviluppato dal Prof. David Turner e la validazione è stata possibile durante il soggiorno durato un mese presso il National Severe Storm Laboratory del NOAA, a Norman, Oklahoma (USA). L’analisi ha permesso di ricavare l’andamento temporale dei parametri delle nubi di ghiaccio di alta quota, quindi IWP, diametro efficace delle particelle, temperatura efficace e spessore ottico, sia nel caso di fase singola, con ghiaccio, che è il caso prevalente data la quota elevata a cui si formano queste nubi, sia nel caso della fase mista, che si presenta sopratutto nelle atmosfere polari, e di fare un confronto dei residui con l’errore statistico. In particolare, nel caso dell’analisi dei dati rilevati nelle campagne a Testa Grigia, è stato possibile confrontare i risultati ottenuti con una statistica fatta da A. Heymsfield che correla spessori ottici e IWP per cirri di medie latitudini. E’ stata inoltre avviata l’analisi in loop su tutto il database, per ora dell’anno 2013, dei dati acquisiti in Antartide a Dome C con lo scopo di poter fare una statistica della distribuzione dei parametri microfisici delle nubi nelle atmosfere polari e possibilmente riuscire a modellare le correlazione tra vapore acqueo e nubi di ghiaccio sfruttando la capacità di caratterizzare entrambi i contributi simultaneamente. I principali risultati di questo lavoro sono: - per caratterizzare le nubi di ghiaccio è necessario estendere l'analisi al lontano infrarosso (FIR) sotto i 600 cm -1 , dove lo spettro di emissione delle nubi è fortemente sensibile alla variazione del diametro efficace delle particelle. Per effettuare il retrieval su tutta la banda spettrale tra 230 e 980 cm -1 è stato sviluppato un nuovo approccio di retrieval delle proprietà delle nubi operando un fitting simultaneo delle nubi e dell'atmosfera, in particolare dei profili di vapore acqueo e temperatura.- nel caso sia disponibile uno spettrometro ad ampia banda come REFIR-PAD, in grado di caratterizzare l'atmosfera, è possibile effettuare un retrieval altrettanto accurato limitando l'analisi a poche microfinestre di massima trasparenza distribuite su tutta la banda tra il medio e lontano infrarosso (230-980 cm -1 ). Ciò aprirebbe alla possibilità di realizzare uno strumento a immagine nell'infrarosso termico operante in poche bande strette, in grado di fornire una caratterizzazione spaziale delle nubi, che generalmente non si presentano uniformi. Infine disponendo, grazie alla campagna di misura iniziata nel 2011 e tutt'ora in atto in Antartide presso Dome-C, di un vasto database spettrale dell'atmosfera antartica in presenza di nubi di ghiaccio e in fase mista, è stato sviluppato un “tool” per effettuare l'analisi automatica su tutto il database. Tale analisi dovrebbe fornire risultati in grado di migliorare la comprensione circa il contributo termico di queste nubi e il loro impatto climatologico

    Effects of Dynamic Model Errors in Task-Priority Operational Space Control

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    Control algorithms of many Degrees Of Freedom (DOFs) systems based on Inverse Kinematics or Inverse Dynamics approaches are two well-known topics of research in robotics. The large number of DOFs allows the design of many concurrent tasks arranged in priorities, that can be solved either at kinematic or dynamic level. This paper investigates the effects of modeling errors in operational space control algorithms with respect to uncertainties affecting knowledge of the dynamic parameters. The effects on the null-space projections and the sources of steady-state errors are investigated. Numerical simulations with on-purpose injected errors are used to validate the thoughts

    Ethics and/or aesthetics? reflections on cosmetic surgery for adolescents

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    Cosmetic surgery entails various ethical issues, even more so in cases involving adolescent patients. Cosmetic surgeons need to take into account how modern societies consider physical appearance an essential component of everyday life, as well as the vulnerability of youths and adolescents. For that reason, it is imperative to thoroughly assess the psychological and emotional states, in addition to the motivations, of minor patients. That goal can be achieved through the use of the DAS-59, (the Derriford Appearance Scale)1 , an effective and dependable tool devised to evaluate the psychological difficulties and distress experienced by people living with problems of appearance. Prior to undergoing cosmetic surgery procedures, adolescents should be required to go through adequate counseling, over multiple sessions and extended to their family members as well, on account of the complex issues inherent in evaluating the risk-benefit ratio and a prospective patient's decision-making capability. A concerted effort on the part of surgeons, psychiatrists or psychologists is key in determining the real motivations behind a minor's decision to opt for cosmetic surgery in the first place. Possible psychiatric conditions may in fact prevent a minor from making a free, informed decision. From an ethical standpoint, cosmetic surgery procedures should be geared to serve the best interest of the minor patient, who may experience distress over his or her body image, from a health and psychological balance perspective and improve his or her social, affective and working life. Besides, cosmetic surgery should not be overly invasive compared to its potential benefits. Those procedures aimed at achieving ″ideal beauty″ are not desirable and ought to be banned. By virtue of such criteria, the authors have set out to evaluate the ethical admissibility of some aesthetic treatments. Thus, doctors should not consent to any request coming from their patients, but rather, intervene only in presence of an objective physical flaw or deformity, e.g. protruding ears, which have a potential to negatively affect social life and interactions

    Verifying Data Secure Flow in AUTOSAR Models by Static Analysis

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    This paper presents a method to check data secure flow in security annotated AUTOSAR models. The approach is based on information flow analysis and abstract interpretation. The analysis computes the lowest security level of data sent on a communication, according to the annotations in the model and the code of runnables. An abstract interpreter executes runnables on abstract domains that abstract from real values and consider only data dependency levels. Data secure flow is verified if data sent on a communication always satisfy the security annotation in the model. The work has been developed in the EU project Safure, where modeling extensions to AUTOSAR have been proposed to improve security in automotive communications

    Verifying data secure flow in AUTOSAR models

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    This paper presents an approach for enhancing the design phase of AUTOSAR models when security annotations are required. The approach is based on information flow analysis and abstract interpretation. The analysis evaluates the correctness of the model by assessing if the flow of data is secure with respect to causal data dependencies within the model. To find these dependencies an exhaustive search through the model would be required. Abstract interpretation is used as a trade-off between the precision and complexity of the analysis. The approach also provides annotated models without oversizing the set of annotations

    Far-Infrared Radiative Properties of Water Vapor and Clouds in Antarctica

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    Abstract Water vapor and clouds are among the most important greenhouse components whose radiative features cover all the broad spectral range of the thermal emission of the atmosphere. Typically more than 40% of the total thermal emission of Earth occurs in the far-infrared (FIR) spectral region from 100 to 667 cm−1 (wavelengths from 100 to 15 µm). Nevertheless, this spectral region has not ever been fully covered down to 100 cm−1 by space missions, and only a few ground-based experiments exist because of the difficulty of performing measurements from high altitude and very dry locations where the atmosphere is sufficiently transparent to observe the FIR emission features. To cover this lack of observations, the Italian experiment "Radiative Properties of Water Vapor and Clouds in Antarctica" has collected a 2-yr dataset of spectral measurements of the radiance emitted by the atmosphere and by clouds, such as cirrus and polar stratospheric clouds, from 100 to 1,400 cm−1 (100–7 µm of wavelength), including the underexplored FIR region, along with polarization-sensitive lidar observations, daily radiosondes, and other ancillary information to characterize the atmosphere above the site. Measurements have been performed almost continuously with a duty cycle of 6 out of 9 h, from the Italian–French base of Concordia at Dome C over the Antarctic Plateau at 3,230 m MSL, in all-sky conditions since 2012. Because of the uniqueness of the observations, this dataset will be extremely valuable for evaluating the accuracy of atmospheric absorption models (both gas and clouds) in the underexplored FIR and to detect possible daily, seasonal, and annual climate signatures

    The transposition of council directive 2013/59 into italian law

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    By the European Directive no. 2013/59 Euratom, the European Union has aimed to provide Member States with updated instructions in order to prevent damages possibly arising from radiations in health care, work and social settings. Among the most relevant amendments, the authors have found: a) the introductions of new defining criteria; b) the updating of some dosage related standards, such as the one about the threshold absorbed by the crystalline lens; c) a new set of rules for the measurement of emissions from devices and data management; d) a greater degree of clarity in ascribing liability to anyone involved in utilizing ionizing radiation-emitting devices. The paper outlines the Italian legislative state of affairs by delving into all relevant aspects of the current legislation, what has been put in place in the process of enacting the European Directive and the measures that could be suitable for future improvement

    war pensions schemes at the root of a set of medico legal criteria as current as ever

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    The following report has been devised in an attempt to address and elaborate on the medico-legal assessment criteria applicable to warrelated damages, in light of the Presidential Decree n. 915, 23rd, December 1978, by drawing comparisons among workplace-injury legislation, welfare systems, and the conventional standards within medico-legal doctrine. Among the elements herein analyzed: a) analytical criteria, expecting an overhaul and thorough implementation of injury case records; b) quality and quantity-related adjectivization such as «grave» and «remarkable»; c) the irrelevance of residual functional capabilities that do not provably affect one's capacity to successfully engage in any given type of work; d) the assessment of multiple, permanent impairment instances, whether they be homogeneous, heterogeneous, monocrone (i.e. arising from a single event), policrone (resulting from multiple events), concurrent or coexisting; e) the definition of organ; f) the concept of paired organs; g) partial loss of the left-over organ. The paper's authors ultimately highlight the enduring quality of the medico-legal criteria inherent to the legislation at hand, which, however, ought to be overhauled and updated in order to better reflect the conceptual developments that have occurred with regards to damage compensation in tort law and workplace injuries and occupational disease, which have given rise to the concept of biological damage as a basic one, worthy of redress in itself, regardless of further workrelated consequences. ---------- Il presente contributo analizza i criteri medico-legali di valutazione del danno patito a causa della guerra alla luce del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 23 dicembre 1978, operando un raffronto sia con i criteri previsti dalle leggi in materia di infortuni sul lavoro e di previdenza sociale sia con le tradizionali acquisizioni della dottrina medico-legale. In particolare, vengono analizzati: a) il criterio analogico, auspicando la revisione e l'adeguata implementazione della casistica delle menomazioni; b) le aggettivazioni qualiquantitative, come «grave» e «notevole»; c) l'irrilevanza di quelle residue capacità funzionali che non presentino alcuna utilità agli effetti della capacità a proficuo lavoro; d) la valutazione delle menomazioni plurime a carattere permanente, a seconda che siano omogenee, eterogenee, monocrone, policrone, concorrenti o coesistenti; e) il concetto di organo; f) la nozione di organo pari; g) la perdita parziale dell'organo superstite. Gli autori concludono evidenziando la perdurante qualità dei criteri medico-legali previsti dalla normativa in esame, la quale, tuttavia, dovrebbe essere aggiornata per tenere conto dell'evoluzione concettuale intervenuta in sede sia di risarcimento del danno in responsabilità civile sia di infortuni sul lavoro e di malattie professionali, che ha introdotto la nozione di danno biologico quale danno di base, già di per sé meritevole di tutela indipendentemente da ulteriori conseguenze di carattere lavorativo e lucrativo. ---------- Este trabajo analiza los criterios médico-legales para evaluar el daño sufrido como resultado de la guerra a la luz del Decreto Presidencial n. 915 del 23 de diciembre de 1978, haciendo una comparación tanto con los criterios establecidos por las leyes sobre accidentes de trabajo y seguridad social como con las adquisiciones tradicionales de doctrina médico-legal. En particular, se analizan: a) el criterio analógico, esperando la revisión y la implementación adecuada de la casuística de impedimentos; b) adjetivos cualitativo-cuantitativos, tales como "serio" y "notable"; c) la irrelevancia de las capacidades funcionales residuales que no presentan ninguna utilidad para los efectos de la capacidad de trabajo rentable; d) la evaluación de impedimentos permanentes múltiples, según sean homogéneos, heterogéneos, monocromados, policromados, concurrentes o coexistentes; e) el concepto de un órgano; f) la noción de un órgano igual; g) pérdida parcial del órgano superviviente. Los autores concluyen destacando la calidad continua de los criterios médico legales establecidos por la legislación en cuestión, que, sin embargo, deberían actualizarse teniendo en cuenta la evolución conceptual que se produce tanto en la indemnización por daños en la responsabilidad civil como en los accidentes de trabajo y enfermedades profesionales, que introdujo la noción de daño biológico como un daño básico, que ya en sí mismo merece protección, independientemente de otras consecuencias lucrativas y relacionadas con el trabajo

    Environmental Conditions along Tuna Larval Dispersion: Insights on the Spawning Habitat and Impact on Their Development Stages

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    Estimated larval backward trajectories of three Tuna species, namely, Atlantic Bluefin Tuna (Thunnus thynnus, Linnaeus, 1758), Bullet Tuna (Auxis Rochei, Risso, 1801) and Albacore Tuna (Thunnus alalunga, Bonnaterre, 1788) in the central Mediterranean Sea, were used to characterize their spawning habitats, and to assess the impact of changes due to the major environmental parameters (i.e., sea surface temperature and chlorophyll-a concentration) on larval development during their advection by surface currents. We assumed that the environmental variability experienced by larvae along their paths may have influenced their development, also affecting their survival. Our results showed that the Tuna larvae underwent an accelerated growth in favorable environmental conditions, impacting on the notochord development. In addition, further updated information on spawning and larval retention habitats of Atlantic Bluefin Tuna, Bullet and Albacore Tunas in the central Mediterranean Sea were delivered
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