3,085 research outputs found

    La cultura del dato e la teacher data literacy: un caso d’uso del linguaggio di programmazione Python.

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    In questo articolo si riflette sullo sviluppo della teacher data literacy in quanto frontiera dello sviluppo professionale degli insegnanti e si presenta un ipotetico percorso di acquisizione di competenze di analisi, trattamento e interpretazione dei dati nella formazione iniziale e in servizio dei docenti attraverso l’uso di un comune linguaggio di programmazione Python. Vi si esamina un caso d’uso, realizzato in questo specifico contesto, a supporto dell’analisi di due questioni: il ruolo attribuito alla data literacy come parte di un set di competenze professionali trasversali e le possibili metodologie di progettazione didattica dei percorsi di formazione degli insegnanti che prevedono il padroneggiare la statistica e l’analisi di dati in quanto competenze professionali utili per l’acquisizione della teacher data litera

    I laboratori remoti e virtuali nella didattica delle STEM: questioni di ergonomia didattica.

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    I laboratori scientifici sono parte integrante dei percorsi formativi STEM e rappresentano un campo di ricerca pedagogica e didattica di estremo interesse. L’integrazione dei laboratori remoti e virtuali nei curricoli scientifici, accelerata anche dall’emergenza pandemica, ha spostato l’attenzione sull’efficacia delle tecnologie e della didattica laboratoriale digitale per migliorare l’acquisizione delle competenze scientifiche. Adottare una logica ergonomica nella progettazione di laboratori scientifici significa individuare specifici mediatori[1] per migliorare il rapporto tra interfaccia digitale (remota o virtuale) del laboratorio e processi di apprendimento dello studente e per potenziare la costruzione sociale e cooperativa delle conoscenze scientifiche. [1] Mediatori intesi come dispositivi tecnici, normativi, umani o altr

    Attivismo civico e storytelling digitale

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    Il contributo approfondisce il nesso tra attivismo civico e storytelling digitale quale dispositivo attivo e di mobilitazione dei soggetti in vista di interessi comuni. I movimenti di attivismo civico agiscono nel contesto locale connettendolo con i processi socio-economici di larga scala ed agendo sui significati attribuiti ai luoghi. È in questa direzione che si colloca lo storytelling digitale, quale dispositivo produttivo di sense-making in gruppi di soggetti che stabiliscono relazioni sociali in specifici luoghi che influiscono sul modo di vivere e interpretare, in modo collettivo, i luoghi stessi

    Educazione al paesaggio, educazione alla cittadinanza e "storytelling" digitale

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    The inclusion of landscapes in the heritage field is the result of the semantic expansion of heritage that has taken place throughout the 20th Century (Choay 2001). Transmitting the knowledge of landscapes and landscape ecological approaches is a pedagogical challenge. In this article, the landscape, as a manifestation of the bond that exists between a given society and its space, includes its condition of collective space and cultural expression. By combining interactivity, narration, and audiovisual arts, digital storytelling has become the basis for pedagogical strategies that aim to describe the landscape as heritage in order to establish a valuable body of landscape-related knowledge and actively promote citizenship education.L’inclusione del paesaggio nel campo del patrimonio è il risultato del processo di espansione semantica del patrimonio avvenuto nel corso del XX secolo (Choay 2001). La trasmissione della conoscenza dei paesaggi e degli approcci ecologici al paesaggio rappresenta una sfida educativa. In questo articolo il paesaggio, in quanto manifestazione del legame che identifica ogni società con lo spazio in cui si sviluppa, include la sua condizione di spazio collettivo e di espressione culturale. Attraverso la combinazione di interattività, narrazione e arti audiovisive, lo storytelling digitale è diventato la base per percorsi educativi che mirano a comprendere il paesaggio come patrimonio, a generare un prezioso corpo di conoscenze relative al paesaggio e a promuovere l’educazione alla cittadinanza

    I laboratori remoti e virtuali nella didattica delle STEM: questioni di ergonomia didattica.

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    I laboratori scientifici sono parte integrante dei percorsi formativi STEM e rappresentano un campo di ricerca pedagogica e didattica di estremo interesse. L’integrazione dei laboratori remoti e virtuali nei curricoli scientifici, accelerata anche dall’emergenza pandemica, ha spostato l’attenzione sull’efficacia delle tecnologie e della didattica laboratoriale digitale per migliorare l’acquisizione delle competenze scientifiche. Adottare una logica ergonomica nella progettazione di laboratori scientifici significa individuare specifici mediatori[1] per migliorare il rapporto tra interfaccia digitale (remota o virtuale) del laboratorio e processi di apprendimento dello studente e per potenziare la costruzione sociale e cooperativa delle conoscenze scientifiche.Scientific laboratories are an essential part of STEM education and represent an important field of pedagogical and didactic research. The integration of remote and virtual laboratories into science curricula, also accelerated by the pandemic emergency, has shifted the focus to the effectiveness of technology and digital laboratory teaching in enhancing the acquisition of scientific skills. Adopting an ergonomic logic in the design of science laboratories means identifying specific mediators to improve the relationship between the digital laboratory interface (remote or virtual) and the student’s learning processes and to enhance the social and cooperative construction of scientific knowledge[1] Mediatori intesi come dispositivi tecnici, normativi, umani o altr

    Storytelling digitale e educazione al patrimonio immateriale: una revisione descrittiva

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    Il presente contributo intende esplorare la relazione che intercorre tra la metodologia del digital storytelling e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale nell’ambito della formazione ed educazione. Da un’attenta analisi della letteratura scientifica sull’argomento ci si aspetta di comprendere se il digital storytelling possa essere un’efficace metodologia nei contesti di apprendimento formale per sviluppare il senso di appartenenza alla comunità, portando ad un riconoscimento e alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale locale

    Hereditary pancreatic cancer: A retrospective single-center study of 5143 Italian families with history of BRCA-related malignancies

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    The identification of BRCA mutations plays a crucial role in the management of hereditary cancer prevention and treatment. Nonetheless, BRCA-testing in pancreatic cancer (PC) patients is not universally introduced in clinical practice. A retrospective analysis was conducted, firstly, to evaluate the rate of BRCA-positive families among those presenting a family history of PC besides breast and/or ovarian cancer. Secondly, the relationship between BRCA pathogenic variants and PC risk was evaluated. Finally, the characteristics of PC developed in BRCA families were described. Among 5143 family trees reporting breast and/or ovarian cancer cases, 392 showed a family history of PC. A total of 35 families (24.5% selected by the Modena Criteria and 21.3% by the NCCN Criteria) were positive to BRCA testing. Among the BRCA1 mutations, 36.8% were found within a region defined by c.3239\u2013c.3917, whilst 43.7% of BRCA2 mutations were located within c.7180\u2013c.8248. This study confirmed that an increase in the rate of positive tests in families with PC when associated to breast and/or ovarian tumors. Moreover, this analysis indicated two possible Pancreatic Cancer Cluster Regions that should be verified in future research. Finally, PC in families with breast and/or ovarian cancer history, particularly in BRCA families, were diagnosed at younger age and showed better one-year overall survival
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