52 research outputs found

    Ancient use of the knuckle-bone for rituals and gaming piece

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    In ancient times the knuckle-bone had probably both a ritual function linked to the practice of divination and a profane use as game piece for infants and adults. This bone can derive from different animal species and when found in large numbers is invariably associated with cultic, funerary or public spheres. A fair amount of worked and unmodified knuckle-bones has recently come to light in Italy from the cemeteries of Le Grotte near Populonia (4th-3th BC) and of Poggio Picenze in Abruzzo (3rd-2nd BC). Zooarchaeological analysis of these knuckle-bone groups contributes to our understanding of several aspects of the ancient use of this particular bone, such as the choice of the animal the different types of modifications and the effects and significance of the different types of deposition

    Populonia

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    Economia pastorale ed alimentazione

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    Archeozoologia. Lo studio dei resti animali in Archeologia

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    Un’introduzione alla disciplina che analizza i resti animali dei siti archeologici per ricostruire pratiche economiche, sociali e culturali delle comunità del passato e tracciare una storia del rapporto uomo-animale nel corso del tempo. L’archeozoologia studia le popolazioni animali che hanno avuto parte nelle attività economiche, rituali e sociali delle comunità umane, dalla preistoria al passato recente. Dall’esame di reperti di derivazione animale, come pelle, ossa o corna, l’archeozoologia ricava informazioni sulle metodologie di caccia, la domesticazione degli animali, l’allevamento, l’agricoltura, i trasporti, la lavorazione dei prodotti di origine animale, i riti funerari, sacrificali e le attività di culto, l’utilizzo degli animali in guerra, per compagnia o difesa, il loro legame con il prestigio sociale. Il primo capitolo del volume introduce alla disciplina, ai suoi oggetti di analisi, alla loro importanza nella ricerca archeologica e traccia una sintetica storia degli studi. Il secondo fornisce qualche cenno di anatomia e fisiologia delle ossa e dei denti, indispensabili per chi voglia avvicinarsi alla materia. Dal terzo al sesto capitolo vengono esaminate le principali metodologie di studio dei reperti archeofaunistici, dalla determinazione della specie, dell’età di morte e del sesso alla misurazione, osservazione e registrazione degli eventuali segni prodotti sul reperto stesso dall’uomo o dall’ambiente. Gli ultimi due capitoli trattano delle modalità di sfruttamento umano degli animali, e della loro evoluzione nel tempo. Il settimo capitolo esamina in particolare l’importanza della caccia e della pesca per molte comunità umane fino all’appropriazione delle pratiche di domesticazione e allevamento. L’ottavo capitolo passa in rassegna i principali usi di cui gli animali sono stati fatti oggetto

    Il riempimento di due pozzi di butto sul colle Palatino e il consumo del pollame a Roma nel Medioevo

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    ItSi analizzano in questa sede i reperti faunistici provenienti dal riempimento di due pozzi di butto, medievali, individuati sulle pendici nord-orientali del Palatino (Roma) e ricavati in gran parte dalle strutture murarie preesistenti delle Terme di Elagabalo. Questi furono colmati nel tempo in una arco cronologico inquadrabile tra una fase avanzata del XII e gli inizi del XIII secolo d.C. e sono pertinenti, con ogni probabilitĂ , ad alcune case diffuse nell'area in quel periodo. I due pozzi hanno restituito un'ingente quantitĂ  di materiale faunistico caratterizzato soprattutto da resti ossei di pollame, che da soli costituivano oltre il 50% del campione. Si presentano inoltre i dati relativi all'approvvigionamento alimentare della cittĂ  nel pieno medioevo con particolare riguardo all'utilizzazione del pollame.EnThis work aims to present the results of the study of animal remains collected from two medieval wells located on the north-eastern slope of the Palatine hill (Rome) and obtained from the previous walls of the thermal baths of Heliogabalus. These wells were likely filled-up with the refuses coming from some neighbouring houses located in this area between the second half of the 12th century and the beginning of the 13th century AD. The archaeological enquire disclosed a large amount of animal remains, mainly belonging to chicken that represents over 50% of the entire sample. Poultry exploitation is here discussed taking into account the diet of the inhabitants of Rome during the middle Ages
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