14 research outputs found

    R.I.M.E.M. - RICERCHE SUGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI NELL'ENTROTERRA MARCHIGIANO

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    R.I.M.E.M. \ue8 un progetto a lungo termine finalizzato allo studio dell\u2019evoluzione del paesaggio storico, da intendersi nella sua accezione pi\uf9 lata e pertanto in una prospettiva assolutamente diacronica che, come tale, non esclude neanche i campi di indagine propri dell\u2019archeologia post-medievale. Tuttavia la totale assenza, nelle Marche, di una tradizione di studi dedicati all\u2019archeologia medievale (a fronte di una corposa bibliografia storiografica), definisce come obiettivi particolarmente sensibili del progetto: - La raccolta delle fonti archeologiche atte a lumeggiare le trasformazioni che interessarono il periodo di passaggio tra tardoantico e altomedioevo, con particolare riguardo ai fenomeni di abbandono/continuit\ue0 dei bacini insediativi e ai rapporti tra le ville tardo antiche e le curtes longobarde come quelle \u201cmagnae et spatiosae\u201d menzionate nella donazione di Faroaldo II; - La definizione su base archeologica della configurazione dell\u2019 insediamento rurale carolingio, quello cio\ue8 immediatamente precedente alla fase delle nutrite attestazioni documentarie relative alle curtes di et\ue0 ottoniana (X sec.); - Lo studio delle strutture materiali riferibili alla prima fase dei processi di incastellamento; - La classificazione degli indicatori ceramici relativi alle fasi di vita di VIII e IX sec.; - La realizzazione di un Atlante delle Tecniche Edilizie medievali

    R.i.m.e.m. - Ricerche sugli insediamenti medievali nell'entroterra marchigiano

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    R.I.M.E.M. \ue8 un progetto a lungo termine finalizzato allo studio dell\u2019evoluzione del paesaggio storico, da intendersi nella sua accezione pi\uf9 lata e pertanto in una prospettiva assolutamente diacronica che, come tale, non esclude neanche i campi di indagine propri dell\u2019archeologia post-medievale. Tuttavia la totale assenza, nelle Marche, di una tradizione di studi dedicati all\u2019archeologia medievale (a fronte di una corposa bibliografia storiografica), definisce come obiettivi particolarmente sensibili del progetto: - La raccolta delle fonti archeologiche atte a lumeggiare le trasformazioni che interessarono il periodo di passaggio tra tardoantico e altomedioevo, con particolare riguardo ai fenomeni di abbandono/continuit\ue0 dei bacini insediativi e ai rapporti tra le ville tardo antiche e le curtes longobarde come quelle \u201cmagnae et spatiosae\u201d menzionate nella donazione di Faroaldo II; - La definizione su base archeologica della configurazione dell\u2019 insediamento rurale carolingio, quello cio\ue8 immediatamente precedente alla fase delle nutrite attestazioni documentarie relative alle curtes di et\ue0 ottoniana (X sec.); - Lo studio delle strutture materiali riferibili alla prima fase dei processi di incastellamento; - La classificazione degli indicatori ceramici relativi alle fasi di vita di VIII e IX sec.; - La realizzazione di un Atlante delle Tecniche Edilizie medieval

    R.I.M.E.M. - RICERCHE SUGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI NELL'ENTROTERRA MARCHIGIANO

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    R.I.M.E.M. \ue8 un progetto a lungo termine finalizzato allo studio dell\u2019evoluzione del paesaggio storico, da intendersi nella sua accezione pi\uf9 lata e pertanto in una prospettiva assolutamente diacronica che, come tale, non esclude neanche i campi di indagine propri dell\u2019archeologia post-medievale. Tuttavia la totale assenza, nelle Marche, di una tradizione di studi dedicati all\u2019archeologia medievale (a fronte di una corposa bibliografia storiografica), definisce come obiettivi particolarmente sensibili del progetto: - La raccolta delle fonti archeologiche atte a lumeggiare le trasformazioni che interessarono il periodo di passaggio tra tardoantico e altomedioevo, con particolare riguardo ai fenomeni di abbandono/continuit\ue0 dei bacini insediativi e ai rapporti tra le ville tardo antiche e le curtes longobarde come quelle \u201cmagnae et spatiosae\u201d menzionate nella donazione di Faroaldo II; - La definizione su base archeologica della configurazione dell\u2019 insediamento rurale carolingio, quello cio\ue8 immediatamente precedente alla fase delle nutrite attestazioni documentarie relative alle curtes di et\ue0 ottoniana (X sec.); - Lo studio delle strutture materiali riferibili alla prima fase dei processi di incastellamento; - La classificazione degli indicatori ceramici relativi alle fasi di vita di VIII e IX sec.; - La realizzazione di un Atlante delle Tecniche Edilizie medieval

    R.i.m.e.m. - Ricerche sugli insediamenti medievali nell'entroterra marchigiano

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    R.I.M.E.M. \ue8 un progetto a lungo termine finalizzato allo studio dell\u2019evoluzione del paesaggio storico, da intendersi nella sua accezione pi\uf9 lata e pertanto in una prospettiva assolutamente diacronica che, come tale, non esclude neanche i campi di indagine propri dell\u2019archeologia post-medievale. Tuttavia la totale assenza, nelle Marche, di una tradizione di studi dedicati all\u2019archeologia medievale (a fronte di una corposa bibliografia storiografica), definisce come obiettivi particolarmente sensibili del progetto: - La raccolta delle fonti archeologiche atte a lumeggiare le trasformazioni che interessarono il periodo di passaggio tra tardoantico e altomedioevo, con particolare riguardo ai fenomeni di abbandono/continuit\ue0 dei bacini insediativi e ai rapporti tra le ville tardo antiche e le curtes longobarde come quelle \u201cmagnae et spatiosae\u201d menzionate nella donazione di Faroaldo II; - La definizione su base archeologica della configurazione dell\u2019 insediamento rurale carolingio, quello cio\ue8 immediatamente precedente alla fase delle nutrite attestazioni documentarie relative alle curtes di et\ue0 ottoniana (X sec.); - Lo studio delle strutture materiali riferibili alla prima fase dei processi di incastellamento; - La classificazione degli indicatori ceramici relativi alle fasi di vita di VIII e IX sec.; - La realizzazione di un Atlante delle Tecniche Edilizie medievali

    La Rocca Montis Dragonis nella Terra di Mezzo. La ricerca archeologica nel bacino tra Volturno e Garigliano tra protostoria e medioevo

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    Le ricerche di cui si dà conto in questo volume prendono le mosse dalle articolate vicende insediative del territorio compreso tra il bacino del fiume Garigliano a nord e del fiume Volturno a sud, riflesse nella ricchezza dei dati archeologici che si dispiegano in diacronia lungo un arco di secoli che va dalla preistoria all’età post-medievale. Sull’altura del Monte Petrino, che segna una cesura orografica nella parte mediana del territorio considerato, l’insediamento fortificato della Rocca Montis Dragonis ha un suo importante precedente nell’esteso villaggio di capanne sviluppatosi tra Bronzo Finale ed età del Ferro, ormai noto come “Villaggio dei Ciclamini”, da cui parte la stesura del volume. Attraverso poi un’attenta lettura delle modalità di occupazione del territorio in età romana, condotta utilizzando i dati storici, epigrafici, prosopografici ed archeologici, è stato possibile delineare l’evoluzione di alcuni importanti insediamenti rurali e l’identità di alcuni personaggi legati alle grandi famiglie dei Caedicii e dei Papii, che gestirono queste aree per tutto il periodo tardo repubblicano fino all’inizio dell’età imperiale. Proseguendo sulla scia e in piena adesione alla grande tradizione di studi sul Medioevo che va da Nicola Cilento sino a due grandi maestri, recentemente scomparsi, Riccardo Francovich e Tiziano Mannoni, cui va con affetto e debito intellettuale il nostro pensiero, presentiamo qui i risultati delle indagini archeologiche condotte sull’insediamento medievale arroccato sul Monte Petrino, in posizione dominante l’attuale Mondragone, tra il 2001 e il 2005

    Assessment of the awareness and management of sleep apnea syndrome in acromegaly. The COM.E.TA (Comorbidities Evaluation and Treatment in Acromegaly) Italian Study Group.

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    In 2007 the Italian COM.E.T.A. (COMorbidities Evaluation and Treatment in Acromegaly) study group started to assess the application in a clinical setting of the Versailles criteria for management of acromegaly complications by a first questionnaire focusing on cardiovascular co-morbidities. A further questionnaire on sleep apnea syndrome (SAS) was delivered by the COM.E.T.A. study group to 107 endocrine centers in Italy. The results of our survey suggest that SAS is a well-known comorbidity even if its estimated prevalence is lower than in the literature. Polysomnography is the preferred tool for diagnosis. Control of SAS is considered relevant both for quality of life and co-morbidities. Continuous positive airway pressure is the cornerstone of therapy, but patients' acceptance may be critical. Control of GH/IGF-I secretion is important to improve SAS. Management of SAS requires cooperation between specialists. ©2011, Editrice Kurtis
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