11 research outputs found

    La Rocca Montis Dragonis in etĂ  angioina. Ruoli e funzioni del sito fortificato da presidio militare a centro di potere

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    The fortified settlement of Rocca Montis Dragonis (Caserta) is located on the top of Mount Petrino, in the middle of an area adjoining to northwest the plain of Sessa that extends to the Liri-Garigliano, to east the slopes of Mount Massico, to south the fertile plain of the “Campania Felix”, crossed by the river Volturno and extended until the volcan Vesuvius and to west the sea. Since the year 2001, there were going on annual archaeological excavations, runned by the Civic Archaeological Museum of Mondragone. The fortified settlement, known on written sources in the early XIIth century, is a big size hilltop site, characterized by a group of interior spaces and structures rather complex and hierarchically distributed in three different nuclei. The geographical location of the fortified settlement has emphasized, from the first phase of use, recently dated to early middle age, the strategic role of territorial control and defense. Under the policy of castles, towns, counties and properties donations, committed by Charles I of Anjou on behalf of those who had supported the conquest of the Kingdom, in 1269 the fortress of Rocca Montis Dragonis, was awarded to Philip, King of Thessaly for its strategic military value, and throughout the Angevin kingdom, his possession returned to the policy of radical renewal of feudality, which included the appointment of France and Provence holders to the highest secular and ecclesiastical dignitaries. In the mid-fifteenth century, during the conflict between Angevins and Aragonese for the conquest of the kingdom, the Rocca, which was at that time one of the most important strongholds of the Duchy of Sessa, is besieged by the troops of King Ferdinand I of Aragon, and subsequently in 1461 was granted to the Carafa family. In the current state of investigations, it is possible to recognize an important restoring phase that involved the buildings of the hilltop plateau during the XIVth and XVth century, characterized by a radical reuse of architectural structures and by the new featuring of the fortifications, with the construction of a large building, known as the” residential palace”. Important finds are the potteries and the numismatic evidence, and the metal and vitreous artefacts discovered in the excavation areas; imported ceramic production, as enamelled polychrome vessels, gave evidences of significant economic exchanges between the fortified settlement and the sites of central Italy. All the buildings investigated up to now on the hilltop plateau and in the first village, were probably in use until the XVIth century, when the collapse of the roofs obliterates them, being the cause of the desertion of the entire settlement

    Rocca Montis Dragonis: topografia e fasi insediative del sito fortificato

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    La genesi di questo volume è senz’altro da ricercare nella ormai pluriennale attività di ricerca svolta nel territorio del Comune di Mondragone, finalizzata a ricostruire, attraverso un’attenta analisi del patrimonio storico, letterario, archeologico e artistico, i molteplici aspetti culturali e le vicende dell'insediamento e dell'occupazione territoriale, nonché le modalità di sfruttamento dei suoli dall'età Preistorica all'età Medievale

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    Museo Civico Archeologico “Biagio Greco”. Dieci anni di ricerche archeologiche a Mondragone e nel suo territorio (1997-2007).

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    La genesi di questo volume è senz’altro da ricercare nella ormai pluriennale attività di ricerca svolta nel territorio del Comune di Mondragone, finalizzata a ricostruire, attraverso un’attenta analisi del patrimonio storico, letterario, archeologico e artistico, i molteplici aspetti culturali e le vicende dell'insediamento e dell'occupazione territoriale, nonché le modalità di sfruttamento dei suoli dall'età Preistorica all'età Medievale. Il sistema del Monte Petrino, su cui è ubicata la Rocca medievale, e della antica via Appia costituisce di fatto una sorta di contenitore della storia umana grazie alla presenza di numerosi siti archeologici che vanno dalla preistoria all’età rinascimentale e modern

    Le sabbie per la produzione di vetro in epoca romana: una nuova prospettiva sulle fonti di approvvigionamento

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    Riassunto presentato al Congresso FIST GEOITALIA 2003, Forum Italiano di Scienze della Terra, Bellaria (Rimini, Italia), 16-18 settembre 2003

    La Rocca Montis Dragonis nella Terra di Mezzo. La ricerca archeologica nel bacino tra Volturno e Garigliano tra protostoria e medioevo

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    Le ricerche di cui si dà conto in questo volume prendono le mosse dalle articolate vicende insediative del territorio compreso tra il bacino del fiume Garigliano a nord e del fiume Volturno a sud, riflesse nella ricchezza dei dati archeologici che si dispiegano in diacronia lungo un arco di secoli che va dalla preistoria all’età post-medievale. Sull’altura del Monte Petrino, che segna una cesura orografica nella parte mediana del territorio considerato, l’insediamento fortificato della Rocca Montis Dragonis ha un suo importante precedente nell’esteso villaggio di capanne sviluppatosi tra Bronzo Finale ed età del Ferro, ormai noto come “Villaggio dei Ciclamini”, da cui parte la stesura del volume. Attraverso poi un’attenta lettura delle modalità di occupazione del territorio in età romana, condotta utilizzando i dati storici, epigrafici, prosopografici ed archeologici, è stato possibile delineare l’evoluzione di alcuni importanti insediamenti rurali e l’identità di alcuni personaggi legati alle grandi famiglie dei Caedicii e dei Papii, che gestirono queste aree per tutto il periodo tardo repubblicano fino all’inizio dell’età imperiale. Proseguendo sulla scia e in piena adesione alla grande tradizione di studi sul Medioevo che va da Nicola Cilento sino a due grandi maestri, recentemente scomparsi, Riccardo Francovich e Tiziano Mannoni, cui va con affetto e debito intellettuale il nostro pensiero, presentiamo qui i risultati delle indagini archeologiche condotte sull’insediamento medievale arroccato sul Monte Petrino, in posizione dominante l’attuale Mondragone, tra il 2001 e il 2005
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