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    The Italian Constitutional Court, the plurality of legal orders and supranational fundamental rights: a discussion in terms of interlegality

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    AbstractThis work aims to investigate the stance of the Italian Constitutional Court (ItCC) on ECHR and CFREU and their respective Courts, ECtHR and CJEU. The aim is to verify if the attitude of the ItCC could be described in terms of openness or closedness, understanding openness as an effort to practise loyal cooperation through procedural means and, substantively, as greater attention for the norms of supranational orders, and closedness as the setting aside of all forms of procedural ties with the supranational Courts and the voluntary dissociation from their outcome, with the purpose of prioritising domestic constitutional provisions. To conduct the analysis, the article refers to the theory of interlegality, questioning whether ItCC, operating 'on the borders between several normative orders', has a broader accountability to these different orders. The first part of the paper is devoted to some elements drawn from the case law indicating openness, such as the language use by the ItCC, the procedures, the legal reasoning, and the effects of judgements. Attention is given to the contextual reference to the recognition norms of both the Italian Constitution and European Union (EU) Treaties and to the increasing use of preliminary rulings to the CJEU. The second part of the paper discusses a substantive criterion created by the ItCC, the 'greatest extension of guarantees', demonstrating that it does not refer to the level of protection of individual rights, but to the balance of the entire constitutional system. Our conclusion is that the ItCC trends concerning supranational rights express a deferent and operational, but vigilant cooperation, retaining a margin to ensure the vitality of the domestic Constitution

    CittĂ  metropolitana: il quadro normativo statale e regionale

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    La citt\ue0 metropolitana di Trieste

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    Verso la fine del 2012 la Regione Friuli Venezia Giulia ha conferito l\u2019incarico all\u2019Universit\ue0 degli Studi di Trieste di effettuare uno studio su un\u2019ipotesi di \u201cCitt\ue0 metropolitana di Trieste\u201d. Il primo passo \ue8 stata la ricognizione degli ambiti disciplinari e delle competenze utili per analizzare il tema. Sono stati individuati quattro ambiti che indicheremo come: \u2022 Ambito urbanistico-territoriale \u2022 Ambito economico-trasportistico \u2022 Ambito socio-politico \u2022 Ambito giuridico-legislativo Pur non essendo esaustivo, ciascuno di questi ambiti ha un sicuro rilievo nel definire e valutare l\u2019impatto che la costituzione della citt\ue0 metropolitana potrebbe avere rispetto all\u2019assetto territoriale, economico, sociale e amministrativo esistente. Si \ue8 quindi formato un ampio gruppo di ricerca proveniente da studiosi appartenenti a quattro diversi Dipartimenti: il Dipartimento di Ingegneria e Architettura, il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche, il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell`Interpretazione e della Traduzione. Per il Dipartimento di Ingegneria e Architettura hanno partecipato Paola Di Biagi, Alessandra Marin, Claudia Marcon e Igor Ciuffarin; per il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche Romeo Danielis, Lucia Rotaris; per il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Giorgio Osti, Giovanni Carrosio e Marco Cesa; e per il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell`Interpretazione e della Traduzione Paolo Giangaspero, Alessia Ottavia Cozzi, Pietro Faraguna e Federico Gambini. La provenienza multidisciplinare del gruppo di ricerca ha permesso di evidenziare le specificit\ue0 di ciascuna disciplina nell\u2019affrontare il tema oggetto di studio e di metterle a confronto, facendole interagire, nel caso specifico dell\u2019ipotesi della Citt\ue0 Metropolitana di Trieste

    La cittĂ  metropolitana di Trieste. Analisi territoriale economica, sociologica, giuridica

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    Verso la fine del 2012 la Regione Friuli Venezia Giulia ha conferito l’incarico all’Università degli Studi di Trieste di effettuare uno studio sull’ipotesi di “Città metropolitana di Trieste”. Il volume raccoglie i materiali predisposti da un gruppo di ricerca formato da studiosi appartenenti al Dipartimento di Ingegneria e Architettura, al Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche, al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e al Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell`Interpretazione e della Traduzione. Il tema è stato analizzato da quattro punti di vista: urbanistico-territoriale, economico-trasportistico, socio-politico e giuridico-legislativo. Lo studio si è concluso nel maggio 2014. Contiene ampie sezioni analitiche e un capitolo finale in cui sono commentate, dai diversi punti di vista, tre distinte ipotesi di dimensionamento della città metropolitana di Trieste: a) una equivalente all’attuale provincia di Trieste; b) una equivalente alle attuali province di Trieste e Gorizia; c) una equivalente all’area litoranea comprendente Monfalcone, Trieste e Capodistria

    Real World Estimate of Vaccination Protection in Individuals Hospitalized for COVID-19

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    Whether vaccination confers a protective effect against progression after hospital admission for COVID-19 remains to be elucidated. Observational study including all the patients admitted to San Paolo Hospital in Milan for COVID-19 in 2021. Previous vaccination was categorized as: none, one dose, full vaccination (two or three doses >14 days before symptoms onset). Data were collected at hospital admission, including demographic and clinical variables, age-unadjusted Charlson Comorbidity index (CCI). The highest intensity of ventilation during hospitalization was registered. The endpoints were in-hospital death (primary) and mechanical ventilation/death (secondary). Survival analysis was conducted by means of Kaplan-Meier curves and Cox regression models. Effect measure modification by age was formally tested. We included 956 patients: 151 (16%) fully vaccinated (18 also third dose), 62 (7%) one dose vaccinated, 743 (78%) unvaccinated. People fully vaccinated were older and suffering from more comorbidities than unvaccinated. By 28 days, the risk of death was of 35.9% (95%CI: 30.1–41.7) in unvaccinated, 41.5% (24.5–58.5) in one dose and 28.4% (18.2–38.5) in fully vaccinated (p = 0.63). After controlling for age, ethnicity, CCI and month of admission, fully vaccinated participants showed a risk reduction of 50% for both in-hospital death, AHR 0.50 (95%CI: 0.30–0.84) and for mechanical ventilation or death, AHR 0.49 (95%CI: 0.35–0.69) compared to unvaccinated, regardless of age (interaction p > 0.56). Fully vaccinated individuals in whom vaccine failed to keep them out of hospital, appeared to be protected against critical disease or death when compared to non-vaccinated. These data support universal COVID-19 vaccination

    Comparative study on the implementation of the ECHR at the national level

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    Vezio Crisafulli. Politica e Costituzione - Scritti "militanti" (1944-1955)

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    Pur non essendo stato eletto alla Costituente, Vezio Crisafulli, che aveva partecipato ai lavori preparatori, ne seguì i lavori commentandoli su giornali e riviste non giuridiche, e poi continuò stigmatizzando la mancata attuazione della Costituzione, ormai entrata in vigore, e le conseguenze istituzionali della restaurazione conservatrice che dominò la politica italiana. In quegli anni (1944-1955) Crisafulli fu il "costituzionalista di riferimento" del Partito comunista. Il suo impegno politico, che fu anche diretto, si espresse attraverso numerosi articoli pubblicati sul quotidiano e sui periodici del partito, ma anche in alcuni pareri resi direttamente a Palmiro Togliatti, che sono stati trascritti nell'appendice documentaria all'interno del volume
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