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Gli albori della cartografia geologica italiana all’Esposizione Universale di Parigi del 1878
L’esposizione Universale di Parigi del 1878 rappresentò
un momento fondamentale per la geologia italiana. Solo pochi anni prima,
immediatamente dopo l’unificazione del Paese, erano state istituite le strutture
tecnico-scientifiche di riferimento nazionale per questa disciplina: nel 1867
venne fondato il Regio Comitato geologico e qualche anno più tardi, nel 1873,
il Regio Ufficio geologico. Il primo aveva il compito di coordinare l’attivitÃ
di realizzazione della cartografiageologica a copertura del territorio
nazionale, che doveva essere materialmente effettuata dai geologi e ingegneri
rilevatori dell’Ufficio geologico, posto allora alle dipendenze del Corpo Reale
delle Miniere del Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio. L’Ufficio
geologico presentò all’Esposizione Universale di Parigi una
serie di carte geologiche e tematiche, sia a scala di
dettaglio che di sintesi, insieme ad una serie di lavori cartografici
realizzati, in proprio, da diversi Autori. A questa serie di prodotti, che
rappresentava il meglio della produzione cartografica in ambito geologico del
nostro Paese, venne riconosciuto un elevato valore tecnico-scientifico e fu oggetto
di numerosi premi e riconoscimenti Oltre alle premiazioni ufficiali decretate
dalla giuria dell’Esposizione,un riconoscimento meno evidente, ma per la
comunità dei geologi sicuramente più importante, fu l’assegnazione all’Italia
dell’organizzazione del II Congresso Internazionale di Geologia, che si svolse
poi a Bologna nel 1881The Paris Universal Exhibition of 1878 represents a turning point for geological surveys in Italy. Just a few years earlier, that is immediately
after the Country Unification, the two national technical and scientific structures for this discipline were established: the Royal Geological
Committee in 1867 and the Royal Geological Survey in 1873. The former’s task was to coordinate the activities for the realization of the national geological mapping, which would be carried out by the geologists and engineers of the latter, at the time at the service of the Royal Corps of Mines of the Ministry of Agriculture, Industry and Commerce. During the Paris Universal Exposition, the Royal Geological Survey showed a series of geologic and thematic maps, both in detail and synthesis scale, together with a series of cartographic production realized by some other authors on their own. At that time, this wide range of works represented the best outcome in the field of geological production in our Country, to which also the Exposition Jury attached a high scientific and technical value and eventually awarded them numerous prizes. Besides the official ones, the most important recognition, at least for the community of geological scientists, was the assignment to Italy to organize the 2nd International Geological Congress, which then took place in Bologna in 1881
La cartografia geologica dell'area dolomitica degli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale nell'archivio storico del Servizio geologico d'Italia - ISPRA
Una complessa ricerca effettuata presso l’archivio cartografico del Servizio geologico d'Italia, attualmente conservato presso la Biblioteca ISPRA, ha messo in luce la presenza di molte carte geologiche ricadenti nelle aree del fronte italo-austriaco della prima Guerra Mondiale realizzate negli anni precedenti il conflitto mondiale.
Consapevoli del fatto che la conoscenza geologica e geomorfologica del territorio influenzi le strategie militari, come evidenziato in altri articoli di questo volume, riteniamo che queste carte, le uniche pubblicate in quel periodo, siano state studiate e rielaborate a fini bellici.
La cartografia presa in esame appartiene a due tipologie diverse: la prima è quella allegata a riviste e monografie di quel periodo, mentre la seconda è costituita da cartografia manoscritta, edita e inedita, la cui attribuzione bibliografica (autore, scala di rappresentazione, anno di realizzazione) è, talvolta, incerta.
Questo materiale cartografico deriva dalle acquisizioni, dalle donazioni e dagli scambi effettuati da parte dei Servizi geologici europei ed extraeuropei, da Istituzioni, Enti o Università o, perfino, da singoli scienziati, che la Biblioteca del Servizio geologico d'Italia ha raccolto e conservato a partire dalla seconda metà dell'Ottocento
L'intermittenza delle sorgenti del Torbidone nella Piana di Norcia: analisi delle fonti storiche a partire dal XIV secolo
La sequenza sismica che ha colpito l’Appennino centrale a partire dall’evento del 24 agosto del 2016 (Amatrice, M 6.0), e che ha visto il ripetersi di scosse di magnitudo anche superiori alla prima nell’ottobre dello stesso anno (Visso, M 5.9; Norcia, M 6.5) (INGV, 2016), ha dato spunto alla cronaca locale e nazionale per mettere in evidenza fenomeni idrogeologici che possono apparire straordinari, ma che straordinari non sono affatto, alla luce della ricchissima documentazione storica che interessa quest’area. Attraverso l’analisi delle fonti edite e manoscritte dal XIV secolo a oggi, in questo lavoro è stato affrontato lo studio di uno dei fenomeni cosismici più evidenti e singolari occorsi durante la crisi sismica. Si tratta della ricomparsa delle sorgenti del Torbidone, delle quali si era persa memoria dopo la loro scomparsa in seguito al terremoto della Valnerina del settembre 1979