98 research outputs found

    Late Pleistocene fossils and the future distribution of Rana temporaria (Amphibia, Anura) along the Apennine Peninsula (Italy)

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    Background: The effect of past climatic changes on the distribution of organisms is a fertile field of research that has been tackled in many different ways. Because the fossil record provides direct access to the chronological and geographic dimensions of biological events occurred in the past, it can be a useful tool for assessing range contractions and expansions related to climatic changes. - Results: Here, we provide support for the 'recent' shrinkage of the range of a frigophilous anuran, the common frog, Rana temporaria Linnaeus, 1758, by analyzing the amphibian fossil assemblage coming from the Grotta di Equi, a Late Pleistocene site (about 45 ka) located in the Apuan Alps (northern Apennine chain, Massa-Carrara Province, Italy). Besides, R. temporaria, the assemblage includes cf. Salamandra salamandra Linnaeus, 1758 and Bufo bufo Linnaeus, 1758. - Conclusions: The presence of R. temporaria in the Apuan Alps during a cold interglacial phase at an elevation that is much lower than the minimum current elevation in the region (about 300 m lower) supports the previously reported hypothesis that the Pleistocene coolings favored the dispersal of this frigophilous species along the Apennine chain and that its current, locally disjointed distribution is the effect of the post Pleistocene raise in temperature. Our results concur in predicting that the current global warming will further affect, negatively, the range of this frigophilous species by further reducing its distribution in the southern sectors of its range

    FSCN1 as a new druggable target in adrenocortical carcinoma

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    Adrenocortical carcinoma (ACC) is a rare endocrine malignancy with a high risk of relapse and metastatic spread. The actin-bundling protein fascin (FSCN1) is overexpressed in aggressive ACC and represents a reliable prognostic indicator. FSCN1 has been shown to synergize with VAV2, a guanine nucleotide exchange factor for the Rho/Rac GTPase family, to enhance the invasion properties of ACC cancer cells. Based on those results, we investigated the effects of FSCN1 inactivation by CRISPR/Cas9 or pharmacological blockade on the invasive properties of ACC cells, both in vitro and in an in vivo metastatic ACC zebrafish model. Here, we showed that FSCN1 is a transcriptional target for β-catenin in H295R ACC cells and that its inactivation resulted in defects in cell attachment and proliferation. FSCN1 knock-out modulated the expression of genes involved in cytoskeleton dynamics and cell adhesion. When Steroidogenic Factor-1 (SF-1) dosage was upregulated in H295R cells, activating their invasive capacities, FSCN1 knock-out reduced the number of filopodia, lamellipodia/ruffles and focal adhesions, while decreasing cell invasion in Matrigel. Similar effects were produced by the FSCN1 inhibitor G2-044, which also diminished the invasion of other ACC cell lines expressing lower levels of FSCN1 than H295R. In the zebrafish model, metastases formation was significantly reduced in FSCN1 knock-out cells and G2-044 significantly reduced the number of metastases formed by ACC cells. Our results indicate that FSCN1 is a new druggable target for ACC and provide the rationale for future clinical trials with FSCN1 inhibitors in patients with ACC

    Combination antiretroviral therapy and the risk of myocardial infarction

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    Antineoplastic effects of rosiglitazone and PPARγ transactivation in neuroblastoma cells

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    Neuroblastoma (NB) is the most common extracranial solid tumour in infants. Unfortunately, most children present with advanced disease and have a poor prognosis. In the present study, we evaluated the role of the peroxisome proliferator-activated receptor γ (PPARγ) agonist rosiglitazone (RGZ) in two NB cell lines (SK-N-AS and SH-SY5Y), which express PPARγ. Rosiglitazone decreased cell proliferation and viability to a greater extent in SK-N-AS than in SH-SY5Y. Furthermore, 20 μM RGZ significantly inhibited cell adhesion, invasiveness and apoptosis in SK-N-AS, but not in SH-SY5Y. Because of the different response of SK-N-AS and SH-SY5Y cells to RGZ, the function of PPARγ as a transcriptional activator was assessed. Noticeably, transient transcription experiments with a PPARγ responsive element showed that RGZ induced a three-fold increase of the reporter activity in SK-N-AS, whereas no effect was observed in SH-SY5Y. The different PPARγ activity may be likely due to the markedly lower amount of phopshorylated (i.e. inactive) protein observed in SK-N-AS. To our knowledge, this is the first demonstration that the differential response of NB cells to RGZ may be related to differences in PPARγ transactivation. This finding indicates that PPARγ activity may be useful to select those patients, for whom PPARγ agonists may have a beneficial therapeutic effect

    Il rapporto PMI e Grande Distribuzione Organizzata. Il caso FAB Srl.

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    Questo lavoro approfondisce la complessità del rapporto tra grande distribuzione e piccole-medie imprese fornitrici ed indaga le condizioni organizzativo/strutturali che queste ultime dovrebbero garantire al fine di sviluppare relazioni stabili in un’ottica di maggiore efficacia ed efficienza delle attività di canale. Lo studio privilegia l’ottica dell’impresa fornitrice ed è supportato dall’approfondimento di una case-history aziendale operante nel settore del mobile: FAB S.r.l.. Dall’analisi del caso emergono, in particolare, due condizioni che una PMI dovrebbe soddisfare per poter allacciare e consolidare rapporti proficui con la GDO: la prima riguarda l’approccio strategico con cui ci si avvicina alla grande distribuzione che non può essere solo fortuito ed occasionale, ma consapevole e guidato da un’attenta analisi dei mercati e conoscenza delle regole che prevalgono nei rapporti con la grande distribuzione. La seconda condizione riguarda l’approccio manageriale adottato che dovrebbe conciliare lo spirito imprenditoriale con una visione strategico/manageriale di lungo periodo, fondamentale per crescere attraverso tappe ben definite e programmate

    E-atmosphere e centri commerciali. Come il sito web influenza la fedeltà dei consumatori al format.

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    Per un centro commerciale il sito web rappresenta molto più di una semplice vetrina informativa. Esso è un canale di comunicazione e contatto in grado di influenzare il comportamento degli utenti in rete e, soprattutto, di attrarre potenziali consumatori al punto vendita fisico. Il sito web, infatti, favorendo la condivisione dei contenuti e l’interattività, consente di enfatizzare il valore esperienziale ed intrattenitivo del format che, col passare degli anni, è divenuto sempre più importante per fronteggiare le sfide competitive del settore. Ne consegue la necessità di progettare siti web efficaci ed attraenti sia sotto il profilo comunicativo/relazionale che commerciale. A tal fine, la ricerca si focalizza sullo studio delle variabili attinenti la Web Atmosphere (WA), intesa come l’insieme degli elementi del sito particolarmente espressivi della componente esperienziale ed emotiva dell’offerta del format. Mediante l’utilizzo di metodologie di analisi qualitative e quantitative, lo studio individua, in primo luogo, un framework teorico di web atmospherics adatto alle peculiarità del centro commerciale; quindi, dimostra l’esistenza di una relazione positiva tra la web atmosphere e la fedeltà del consumatore al punto vendita fisico; infine, approfondisce il modo in cui il sito web dei centri commerciali viene effettivamente gestito in una logica di tipo esperienziale, oltre che meramente informativa

    Information Technology e imprese minori. Opportunità, impatto e limiti

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    L’interesse di questo lavoro si concentra sulla realtà delle imprese minori, analizzando le opportunità e i limiti derivanti dal crescente impiego delle nuove tecnologie dell’informazione ai fini della gestione ed organizzazione dei processi aziendali. La ricerca, preceduta da un inquadramento della letteratura sull’argomento, è stata realizzata in due fasi: una prima indagine è stata svolta su un campione ampio di imprese con il fine di comprendere il grado di diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione, l’utilizzo che ne viene fatto, i cambiamenti che tali tecnologie hanno determinato nel modo di operare; si è poi proceduto ad effettuare una seconda indagine, basata sull’analisi di casi, finalizzata ad approfondire i processi attraverso i quali è avvenuta l’introduzione delle nuove tecnologie e come la loro adozione ha condizionato, o è stata condizionata, dalla strategia e dalla struttura organizzativa dell’impresa. La ricerca evidenzia che si è ancora molto lontani da un’adeguata valorizzazione delle potenzialità strategiche offerte dalle nuove tecnologie dell’informazione, sebbene esista sotto questo profilo un’elevata eterogeneità, che rischia di accentuare le debolezze delle imprese minori nell’attuale contesto competitivo. Di fronte a questa realtà, lo studio pone in luce le iniziative che possono essere assunte per far evolvere positivamente lo scenario rilevato

    La percezione della web atmosphere tra i visitatori del centro commerciale

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    Il paper analizza le variabili della website atmosphere utilizzabili nella progettazione del sito web di un centro commerciale ed approfondisce l’importanza dei diversi attributi assumendo la prospettiva del potenziale utente ed i suoi atteggiamenti nei confronti del format. Il lavoro si basa su un’indagine empirica, condotta tramite questionario, rivolta ad un campione di 438 studenti universitari, di età compresa tra i 18 e 30 anni. L'indagine rivela l’esistenza di atteggiamenti diversi degli utenti nei confronti della web atmosphere a seconda del comportamento di shopping prevalente ed un’attenzione diffusa verso gli attributi social del sito web che favoriscono l’interattività. Investimenti online mirati a rafforzare la presenza e le promozioni sui social network ed altri strumenti di comunicazione interattiva (forum, chat…) potrebbero costituire efficaci leve per incrementare l’attrattività del sito web e rafforzare i processi di fidelizzazione
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