422 research outputs found

    Some overview on unbiased interpolation and extrapolation designs

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    This paper considers the construction of optimal designs due to Hoel and Levine and Guest. It focuses on the relation between the theory of the uniform approximation of functions and the optimality of the designs. Some application to accelerated tests is also presented. The multivariate case is also handled in some special situations.Comment: 43 page

    O uso da Ayahuasca no contexto urbano: um lugar entre o tradicional e o moderno.

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    TCC (graduação) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Filosofia e Ciências Humanas, História.O presente trabalho têm por objetivo fazer apontamentos acerca de algumas características fundamentais e atuais que envolvem as religiões ayahuasqueiras no Brasil, que são originalmente: as doutrinas da linha do CICLU, de mestre Irineu, o pioneiro da religiosidade daimista no Brasil, iniciada nos anos 30 e oficializada em estatuto em 1971; a Barquinha da Santa Cruz, fundada em 1945 por Daniel de Matos; e por último a União do Vegetal, surgida em Rondônia em 1961 através de Gabriel da Costa. Estas três religiões tem em comum em suas praticas a bebida de origem indígena denominada Ayahuasca, tendo sido rebatizada no Brasil por “Daime”, “Vegetal” ou ainda “Hoasca”. Estas religiões, ou doutrinas, sofreram todas, ao longo do tempo, inúmeras fissuras e ramificações, não sem conflitos e disputas, fazendo surgir com isso, muitas vezes, novos elementos rituais e simbólicos, recriando por assim dizer, as modalidades possíveis de comunhão desta bebida tida por esses grupos como sagrada. Vimos ocorrer também, a partir dos anos 1970 e 80, uma acelerada expansão destas religiões e suas dissidências para o resto do país e exterior. Defendemos que essa expansão contribuiu para o encontro destas religiões ditas “tradicionais” com o entorno da cultura urbana e moderna, estabelecendo novas abordagens reflexivas típicas de religiosidades pós-tradicionais da cultura Nova Era. São algumas características pertinentes destes encontros e desencontros que tentaremos aqui discutir.This study aim to make notes about some fundamental characteristics and current involving Ayahuasca religions in Brazil, which are originally: the doctrines of online CICLU, master Irineu Serra, the pioneer of religiosity Daime in Brazil, started in the 30s and official status in 1971; Barquinha da Santa Cruz, founded in 1945 by Daniel de Matos, and finally the União do Vegetal, which emerged in Rondônia in 1961 by Gabriel da Costa. These three religions have in common in their practices of indigenous drink called Ayahuasca, and was renamed in Brazil "Daime", "Vegetal" or "Hoasca". These religions or doctrines, suffered all, over time, numerous cracks and ramifications, not without conflicts and disputes, giving rise to it often, new rituals and symbolic elements, recreating so to speak, the possible ways of communion this drink taken by such groups as sacred. We saw occur also from the 1970s and '80s, an accelerated expansion of these religions and their dissent to the rest of the country and abroad. We argue that this expansion contributed to the meeting these religions called "traditional" with the surrounding urban and modern culture, establishing new approaches reflective of typical post- traditional religiosity of the New Age culture. Are some relevant characteristics of these agreements and disagreements that will try to discuss here

    La valutazione dell'efficacia interna di corsi universitari: l'impatto del contesto e dei legami relazionali tra gli studenti

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    L'obiettivo di questo lavoro è quello di fornire una panoramica su come includere gli effetti di contesto e dei legami relazionali tra gli studenti in un modello per la valutazione dell'efficacia interna di corsi universitari. In particolare, a seconda della tipologia dei dati, possono essere utilizzati diversi strumenti metodologici: un approccio basatu sui peer effects, che sviluppa l'assunzione che i comportamenti degli studenti sono influenzati da quelli dei loro pari, e un approccio basato sull'introduzione di variabili individuali legate al comportamento ed alle capacità relazionali degli studenti. Dopo una breve introduzione a questi tipi di approcci, vengono presentati i risultati di alcune applicazioni empiriche condotte sugli studenti di un Corso di laurea magistrale dell'università di Roma “Tor Vergata”. L'evidenza empirica suggerisce che sia gli effetti di contesto, sia le caratteristiche relazionali degli studenti sono predittori significativi del rendimento universitario individuale.This paper is aimed at providing an overview on how to include contextual effects and relational ties between students in a model for the evaluation of the internal effectiveness of a degree course. In particular, depending on the type of available data, different methods are proposed: an approach based on peer effects, that develops the assumption that the behaviors of students are influenced by those of their peers; and an approach based on the introduction of individual variables, related to the student relational behaviors and abilities. After a brief introduction to these techniques, we present the results of some empirical applications, conducted on the students of a second level degree course of the university of Rome Tor Vergata. Empirical evidence suggests that both contextual effects and student relational features are significant predictors of individual academic achievement

    Struttura urbana e terziario alle imprese

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    I saggi contenuti in questo volume costituiscono gli esiti di una ricerca, sviluppata dagli Autori nella seconda metà degli anni Ottanta, nell’ambito del Progetto Finalizzato “Economia Italiana”. Lo studio aveva come oggetto l’interazione esistente fra i servizi alle imprese e la struttura della rete urbana, e quindi – applicati al caso italiano – il ruolo trainante delle città e delle aree metropolitane nei processi di crescita produttiva e di sviluppo economico. Dopo un’articolata fase metodologica, il lavoro propone una complessa classificazione dei servizi e dei comuni urbani, la cui lettura è agevolata dalla presenza di un’efficace cartografia tematica. Le conclusioni dello studio consentono di ribadire il ruolo portante delle aree urbane nella crescita dei potenziali territoriali e sottolineano pure come la forza propulsiva della trama insediativa provenga dalla compresenza virtuosa di servizi avanzati a carattere innovativo, di terziario decisionale e di ricerca e sviluppo. Una anticipazione del ruolo strategico esercitato dal cosiddetto “effetto di prossimità”

    L'importanza del microcredito per le attività del turismo

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    La ricettività romana soffre di scarso posizionamento, o meglio negli anni ha sviluppato un deposizionamento dovuto al deterioramento del prodotto e quindi dell’immagine che ha portato la capitale al 14° posto come città turistica mondiale, con circa la metà degli arrivi rispetto a Parigi e Londra (8 milioni circa a fronte di 16 milioni circa, con una media nel decennio 2006 – 2015 al ribasso). La principale causa nonché principale conseguenza dello scarso posizionamento risiede nella seconda grande carenza: la necessità di ristrutturazione delle strutture ricettive. Sappiamo tutti che un albergo necessita di opere di manutenzione ordinaria costanti e di un’attività straordinaria con cadenza decennale. In mancanza di tali interventi la struttura si incammina inevitabilmente verso una fase di decadenza che ne determinerà la perdita di immagine e di quota di mercato e quindi la crisi, che da microeconomico-finanziaria, in una prima fase, si trasformerà in breve in fenomeno macroeconomico strutturale, dal quale sarà sempre più difficile uscire. Se questo è vero allora le tradizionali strutture ricettive romane sono tagliate fuori dal mercato. Non hanno una redditività tale da permettere accantonamenti necessari per gli interventi di manutenzione straordinaria; hanno grandi difficoltà ad eseguire la manutenzione ordinaria; non possono investire in innovazione di prodotto, innovazione tecnologica e ricerca della qualità, e per restare in vita, ormai da un decennio, hanno optato per l’unica strategia da loro erroneamente ritenuta possibile: una politica di bassi prezzi. Politica che se in parte (ma solo in parte) giustificabile nel brevissimo periodo, nel medio lungo è stata la principale causa della perdita di competitività di Roma. In ogni caso tutte le caratteristiche necessarie elencate dall’art. 3 comma 1 e 2 dell’avviso pubblico escludono in modo pressoché categorico la presentazione di domanda di finanziamento da parte degli alberghi, ed inoltre l’ammontare massimo del finanziamento (25.000 euro) non risulterebbe sufficiente a risolvere i suddetti problemi degli albergatori romani. È tuttavia necessario fermarsi a riflettere sulla specifica volontà di dare fiducia a nuove forme imprenditoriali, ad idee giovani e innovative, e quindi superare definitivamente forme imprenditoriali obsolete, non più in grado di competere all’interno di uno scenario globale. L’iniziativa è quindi rivolta all’extralberghiero? Certo , ma non solo. L’offerta ricettiva extralberghiera romana è ormai una realtà consolidata e in continua crescita, in grado di rappresentare almeno il 50% dei posti letto totali, offrendo servizi di qualità a prezzi inferiori. Non si deve commettere l’errore di ritenere la ricettività extralberghiera un servizio povero. Roma offre numerose soluzioni anche di estremo lusso, ma assolutamente più competitive del corrispettivo alberghiero. Nell’ambito della programmazione delle risorse disponibili sono stati individuati alcuni target prioritari: 3 milioni per i soggetti che abbiano età inferiore ai 35 anni non compiuti; 5 milioni per i soggetti che abbiano partecipato alle iniziative regionali “Torno subito”, “In studio” e “Coworking”. 5 milioni per i soggetti che abbiano reddito ISEE non superiore a 21.265,87 Euro (seconda fascia ISEE deliberata dall’INPS). Perfetto per piccoli piccolissimi imprenditori turistici, esistenti o potenziali. Si potrebbe obiettare che invece di aiutare il settore alberghiero in crisi si offre sostegno al suo principale concorrente, l’extralberghiero, ritenuto concorrente sleale poiché di sovente caratterizzato dalla componente sommersa, dal nero, e quindi da costi di gestione di gran lunga inferiori. Affermazione condivisibile; ma è anche vero che la concessione di un microfinanziamento che prevede una serie di controlli nuovi e rigorosi potrebbe essere la strada per far emergere il sommerso e premiare, giustamente gli imprenditori virtuosi (alberghieri ed extralberghieri), ponendo i meno virtuosi difronte alla triste ma necessaria realtà: chiudere l’attività. Tuttavia ho grandi dubbi anche in merito alla possibilità da parte dell’extra alberghiero di accedere al finanziamento: Vedo utilità da parte di strutture molto piccole e gestite in ottica non imprenditoriale, possibilità che si riducono fino a svanire all’aumentare delle dimensioni. Questo perché su Roma i costi fissi di gestione (affitto di un appartamento in centro storico) sono talmente elevati da rendere purtroppo irrisoria l’entità del finanziamento erogabile. E lo stesso vale, forse ancor di più, per le attività di ristorazione, con costi di gestione e manutenzione altissimi. Quindi microfinanziamenti per microimprese. con, a parer mio, la persistenza di una grande problematica: l’incapacità di riposizionarsi sul mercato. Una microimpresa, da sola, non è certamente in grado di intraprendere iniziative efficienti di promozione aziendale e tantomeno di marketing territoriale. Se non ci riescono i singoli alberghi difficilmente ci riuscirà una casa vacanze o un B&B. Più imprese, in grado di fare sistema e disposte a mettere a disposizione parte del finanziamento, possono invece raggiungere obiettivi importanti, soprattutto all’interno di un progetto comune in grado di coinvolgere privato e pubblico verso la medesima direzione, di ricostruire un’immagine degna, affidabile e vincente di Roma, tornando a primeggiare sulle principali concorrenti, e soprattutto puntando alla conquista dei nuovi bacini di domanda turistica, ad esempio i nuovi mercati asiatici, all’interno dei quali risultiamo pressoché assenti

    Futuristički manifesti

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    Holocene environmental instability in the wetland north of the Tiber delta (Rome, Italy): sea-lake-man interactions

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    Combined analyses of pollen, seeds, woods, micro-charcoal and non-pollen palynomorphs from Stagno di Maccarese, an artificially dried out coastal basin north of the Tiber delta now occupied by the Fiumicino Airport (Rome, Italy), document marked vegetation and environmental changes during the last 8300 years. Between 8300 and 5400 cal. a BP dense mixed deciduous and evergreen forests surrounded a eutrophic freshwater basin. An abrupt change around 5400 cal. a BP marks the transition to a marshy environment, due to a lowering of the water table. An increase of cereals and micro-charcoals matches the presence of a nearby Eneolithic settlement. Between 5100 and 2900 cal. a BP there is a remarkable expansion of riparian trees, indicating an increase of the water level. Between 2900 and 2000 cal. a BP, a new development of marshlands points to a progressive lowering of the lake. After 2000 cal. a BP, during the Roman exploitation of the area, an expansion of arboreal vegetation is recorded, characterized by evergreen and deciduous oak-dominated forests, while an extensive chenopods marshland matches the presence of saltworks. On the whole, the Stagno di Maccarese area appears very unstable, due to changes in lake level, introgression of marine water, eutrophic phases, flood events, desiccations and openings of the forest vegetation

    Upper bounds for the error in some interpolation and extrapolation designs

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    This paper deals with probabilistic upper bounds for the error in functional estimation defined on some interpolation and extrapolation designs, when the function to estimate is supposed to be analytic. The error pertaining to the estimate may depend on various factors: the frequency of observations on the knots, the position and number of the knots, and also on the error committed when approximating the function through its Taylor expansion. When the number of observations is fixed, then all these parameters are determined by the choice of the design and by the choice estimator of the unknown function. The scope of the paper is therefore to determine a rule for the minimal number of observation required to achieve an upper bound of the error on the estimate with a given maximal probability

    The introduction of Citrus in Italy with reference to the identification problem of seed remains

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    While some consensus exists about the roles of southwestern China and northeastern India in the origin and diversification of the genus Citrus, the scarcity of its archaeological remains, as well as some methodological limits in unequivocally identifying taxa, do not facilitate reconstruction of the tempo and mode of spread of the genus towards other areas, notably the Mediterranean. Recent discoveries of archaeobotanical macro-remains (seeds and fruits) and pollen records from some important Italian sites in the Vesuvius area and Rome can be used to shed new light on this history. However, due to their morphological variability and the changes derived from the preservation processes, Citrus seeds appear difficult to recognise. In this paper, we present criteria to facilitate their precise identification, based on the observation of the morphology of modern seeds, and most of all the seed-coat patterns. The reference material consisted of "archaic" varieties of C. medica L. (citron), C. × limon (L.) Burm. f. (lemon) and seeds of C. × aurantium L. (bitter or Seville orange), C. × aurantiifolia (Christm.) Swingle (lime) and C. reticulata Blanco (tangerine, mandarin orange). Considering the fact that the general morphology of seeds, especially when mineralised, can confuse the identification of Citrus with Maloideae types, we also add criteria for the recognition of Cydonia oblonga Mill. (quince), Malus domestica Borkh. (apple), Pyrus communis L. (pear), Sorbus aria (L.) Crantz (whitebeam) and S. domestica L. (service tree). The observation of the keels and cell patterns was mostly useful to identify new material from Pompeii and Rome dating from the 3rd/2nd century b.c. and the Augustan period around the beginning of the Common (Christian) Era as C. medica L. (citron) and C. cf. × limon (L.) Burm. f. (possible lemon). The classical Greek and Latin sources helped us to understand the use and status of citrus fruits in the ancient world and, in combination with all available archaeobotanical remains compiled in this paper, have allowed us to discuss the spread of Citrus from its regions of origin to the eastern Mediterranean and then within the Mediterranean. © 2013 Springer-Verlag Berlin Heidelberg
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