81 research outputs found

    Tireotossicosi in gravidanza e nel post-partum

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    Una donna di 32 anni, alla 11a+5 settimana di gravidanza, giungeva alla nostra attenzione per recente riscontro, agli esami ematochimici, di valori di TSH soppressi. Riferiva nell’ultimo mese iperemesi e calo ponderale di 3 kg e, in anamnesi, una storia di ipertiroidismo da Morbo di Basedow insorto all’età di 29 anni, trattato con metimazolo per 18 mesi e in remissione da un anno. Assumeva solo un integratore multivitaminico. All’esame fisico non si rilevavano alterazioni (in particolare, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca erano nella norma). Si richiedevano quindi, a completamento, esami ormonali (Tabella 1) e un’ecografia tiroidea, che evidenziava una ghiandola lievemente aumentata di volume (20 ml), con ecostruttura disomogenea e lievemente ipoecogena, normalmente vascolarizzata e priva di noduli

    Il carcinoma familiare non midollare della tiroide non sindromico

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    Il carcinoma non midollare della tiroide (non medullary thyroid cancer, NMTC) è generalmente sporadico ma può presentarsi in forma familiare (familial non medullary thyroid cancer, FNMTC) in circa il 10% dei casi. Negli anni si sono accumulate evidenze a favore di una predisposizione genetica ereditaria del FNMTC, come la scoperta di alcuni loci di suscettibilità, la presenza di alterazioni molecolari a carico del complesso telomero-telomerasi e l’evidenza di polimorfismi a singolo nucleotide (SNPs) associati statisticamente al rischio di sviluppare la malattia. Molti studi clinici concordano nell’attribuire al FNMTC un fenotipo più aggressivo rispetto alla controparte sporadica, supportando l’ipotesi che esso rappresenti una entità a sé, clinicamente distinta dalla forma sporadica. Sebbene la presenza di possibile familiarità per carcinoma tiroideo debba essere sempre valutata attraverso un’accurata anamnesi familiare, le attuali linee guida non si esprimono a favore o contro lo screening ecografico nei pazienti con FNMTC non-sindromico. Tuttavia, alla luce delle più attuali conoscenze, sembrerebbe ragionevole raccomandare uno screening ecografico almeno nelle famiglie con tre o più membri affetti

    FASTING ENHANCES TKI EFFICACY ON THYROID CANCER CELLS

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    Tyrosine kinase inhibitors (TKIs) have emerged as a novel cancer therapy for patients with poorly differentiated, anaplastic or medullary carcinomas unresponsive to conventional treatments. The association between fasting mimicking diets and TKIs has been explored with encouraging results showing a better response with less side effects due to TKI toxicity. Here we report the role of fasting in reducing cell survival and in potentiating the anticancer activity of TKIs (Lenvatinib, Sorafenib, Vandetanib and Cabozatinib) in cultured medullary, follicular, papillary and anaplastic thyroid cancer cells. In particular, fast mimicking diet reduced cell growth in all cell types but potentiated the anticancer activity of TKIs only in follicular, medullary and TPC1 thyroid cells. TKIs significantly reduced ERK1-2 activation after 1 h in all cell types. Prolonged exposure to TKIs resulted in an improvement of ERK1-2 phosphorylation which was inhibited in the presence of starvation. We demonstrated thyroid cancer cell susceptibility to fasting and validated its role in potentiating anticancer activity of TKIs by strengthening ERK1/2 signalling inhibition

    Monitoraggio del nodulo tiroideo benigno in accordo con la classe di rischio ecografica

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    L’ecografia è il principale strumento diagnostico nell’ambito della patologia nodulare tiroidea. Negli ultimi anni si sono susseguite diverse linee guida finalizzate a standardizzare la descrizione ecografica e a modulare la gestione del nodulo tiroideo sulla base delle caratteristiche ecografiche. Tra le più utilizzate a livello internazionale vi sono quelle dell’American Association of Clinical Endocrinologists/American College of Endocrinology/Associazione Medici Endocrinologi (AACE/ACE/AME) [1], le linee guida 2015 dell’American Thyroid Association (ATA) [2], le linee guida della European Thyroid Association (ETA) (European Thyroid Imaging Reporting and Data System) [3] e l’American College of Radiology (ACR) TIRADS [4]. L’obiettivo primario di queste linee guida è quello di identificare, sulla base delle caratteristiche ecografiche, i noduli a maggior rischio di malignità da sottoporre ad agoaspirato (FNAC) e di ridurre il numero di agoaspirazioni tiroidee non necessarie, senza tuttavia aumentare il numero di mancate diagnosi di cancro tiroideo. La definizione del rischio ecografico del nodulo è inoltre utilizzata per modulare il follow-up a breve e a lungo termine dei noduli tiroidei citologicamente o ecograficamente benigni [4]

    EIF1AX c.338-2A>T splice site mutation in a patient with trabecular adenoma and cytological indeterminate lesion

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    SUMMARY The EIF1AX gene mutations have been recently associated with papillary thyroid carcinoma and anaplastic thyroid cancer. According with these reports, the gene as been considered as a drive gene for thyroid cancer development. However, the occurrence of these alterations in benign thyroid lesions is not known and is still under investigation. Some authors have already reported the presence of EIF1AX variants in follicular adenomas and hyperplastic nodules. Here, we describe for the first time a case of a man with the EIF1AX c.338-2A>T splice site mutation in an indeterminate FNA lesion with trabecular adenoma at final histology in the absence of other pathogenetic mutations, demonstrating that further studies are required to better understand EIF1AX role in the tumorigenesis of thyroid carcinoma
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