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    Rapporto 2007. Quadro degli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione sul consumo di droghe nella provincia di Rimini.

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    Report on the state of legal and illegal substances use in the territory of Rimini province.La relazione ? articolata in 3 parti. Nella prima - diffusione delle sostanze - vengono riportati gli ultimi dati relativi alla stima dei consumatori di sostanze psicotrope nella provincia di Rimini attraverso la sintesi di due indagini sulla popolazione generale (indagine Ipsad?) e sulla popolazione studentesca di et? 15-19 anni (indagine Espad-Italia?). Una seconda parte - attivit? dei servizi - in cui vengo descritte non solo le caratteristiche delle persone che accedono ai servizi per le dipendenze pubblici e privati, compresa il Carcere di Rimini, ma anche le risposte fornite in termini di cura e riabilitazione. Una terza parte - interventi sul territorio - in cui vengono descritte le attivit? sia di prevenzione sia di contrasto all\u27uso. Risulta particolarmente interessante una prima valutazione delle attivit? realizzata all\u27interno dei piani di zona dei comuni di Rimini e Riccione

    "Secondo Rapporto quinquennale sulle dipendenze patologiche in provincia di Bergamo"

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    Report on the state of legal and illegal substances use in the territory of Bergamo Province.Il Report analizza il fenomeno delle dipendenze nella provincia di Bergamo. La descrizione del fenomeno si sviluppa intorno all\u27analisi degli indicatori individuati dall\u27Osservatorio Europeo delle Dipendenze di Lisbona (OEDT): 1-uso di sostanze nella popolazione generale (questo indicatore va a rilevare i comportamenti nei confronti di alcol e sostanze psicoattive da parte della popolazione generale); 2-prevalenza d\u27uso problematico delle sostanze psicoattive; 3-domanda di trattamento degli utilizzatori di sostanze; 4-mortalit? degli utilizzatori di sostanze; 5-malattie infettive. Altri due importanti indicatori che si stanno sviluppando, e che vengono qui illustrati, sono l\u27analisi delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e gli indicatori relativi alle conseguenza sociali dell\u27uso di droghe (criminalit? droga correlata). Inoltre sono state applicate diverse metodologie standard di stima sia per quantificare la quota parte sconosciuta di utilizzatori di sostanze che non afferiscono ai servizi, sia per identificarne alcune caratteristiche

    Valutazione dell'attività antimicrobica del peptide hLF (1-11) sulla produzione di biofilm misto formato da Candida albicans e Staphylococcus spp.

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    L’80% delle infezioni causate da agenti microbici è sostenuto da biofilm. I biofilm possono essere costituiti sia da patogeni franchi che da microrganismi opportunisti, tra i quali Candida albicans, Staphylococcus epidermidis e Staphylococcus aureus. I biofilm hanno spiccata capacità di invadere altri distretti corporei e alta resistenza al trattamento antibiotico/antimicotico. Lo sviluppo di resistenza in molte specie microbiche verso i farmaci più frequentemente utilizzati, ha evidenziato la necessità di analizzare l’efficacia terapeutica di nuove molecole. Candidati promettenti per terapie alternative sono i peptidi antimicrobici. Il presente studio è volto a determinare l’efficacia del peptide antimicrobico hLF (1-11) (derivato dalla lattoferrina umana) nel contrastare la formazione di biofilm polimicrobici, costituiti da C. albicans ed una specie stafilococcica (S. aureus o S. epidermidis). È stata valutata la capacità del peptide di ridurre il biofilm in termini di biomassa, attività metabolica e vitalità delle cellule sessili. Il trattamento per 24h con hLF (1-11) riduce la vitalità sia delle cellule sessili di C. albicans che delle singole specie stafilococciche sia nei biofilm monomicrobici che polimicrobici, ha inoltre un effetto inibitorio sulla formazione della biomassa e dell’attività metabolica. Eighty percent of all microbial infections are caused by biofilms. They can be frequently produced by pathogens and opportunistic microorganisms. Among opportunistic pathogens we find the yeast Candida albicans and the Gram-positive bacteria Staphylococcus epidermidis and Staphylococcus aureus. Biofilms are characterized by high invasiveness of other body districts and by antibiotic/antimycotic resistance. The development of drug resistance in many microbial species against the most frequently used antimicrobial drugs has led to the need to analyze therapeutic efficacy of new molecules. Antimicrobial peptides are considered promising candidates for new therapeutic strategies. The present study aimed at analyzing the inhibitory activity of the hLF (1-11) (lactoferrin-derived) peptide against polymicrobial biofilms produced by C. albicans and one bacterial species (either S. aureus or S. epidermidis). It has been evaluated the peptide effectiveness to reduce biofilms in terms of decreased biomass, metabolic activity and sessile cell viability. A 24h treatment with hLF (1-11) reduced both Candida albicans and single Staphylococcus spp. sessile cells viability in monomicrobial and polymicrobial biofilms. The peptide also showed an inhibitory effect on biomass production and metabolic activity

    Medium-term dynamics of a Middle Adriatic barred beach

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    In recent years, attention has been paid to beach protection by means of soft and hard defenses. Along the Italian coast of the Adriatic Sea, sandy beaches are the most common landscape feature and around 70% of the Marche region's coast (central Adriatic) is protected by defense structures. The longest free-from-obstacle nearshore area in the region includes the beach of Senigallia, frequently monitored in the last decades and characterized by a multiple bar system, which represents a natural beach defense. The bathymetries surveyed in 2006, 2010, 2011, 2012 and 2013 show long-Term stability, confirmed by a good adaptation of an analyzed stretch of the beach to the Dean-Type equilibrium profile, though a strong short-to medium-Term variability of the wave climate has been observed during the monitored periods. The medium-Term dynamics of the beach, which deal with the evolution of submerged bars and are of the order of years or seasons, have been related to the wave climate collected, during the analyzed temporal windows, by a wave buoy located about 40ĝ€km off Senigallia. An overall interpretation of the hydrodynamics, sediment characteristics and seabed morphology suggests that the wave climate is fundamental for the morphodynamic changes of the beach in the medium term. These medium-Term time ranges during which waves mainly come from NNE/ESE are characterized by a larger/smaller steepness and by a larger/smaller relative wave height, and seem to induce seaward/shoreward bar migration as well as bar smoothing/steepening. Moving southeastward, the bar dimension increases, while the equilibrium profile shape suggests the adaptation to a decreasing sediment size in the submerged beach. This is probably due to the presence of both the harbor jetty and river mouth north of the investigated area
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